Gli immigrati musulmani e le sfide per il diritto europeo. La presenza nel Vecchio Continente di un numero crescente di famiglie immigrate, provenienti per lo più da Paesi le cui legislazioni si fondano …Altro
Gli immigrati musulmani e le sfide per il diritto europeo.
La presenza nel Vecchio Continente di un numero crescente di famiglie immigrate, provenienti per lo più da Paesi le cui legislazioni si fondano sul diritto islamico, così come l’aumento dei matrimoni misti pongono l'Europa di fronte a importanti e gravi problemi che possono nascere dall’incontro e dal confronto di tradizioni giuridiche sostanzialmente diverse.
E' questo in sintesi quanto è emerso il 14 aprile dalla conferenza-dibattito sul tema “Sharî‘a e diritto in Europa” tenuta dalla prof.ssa Roberta Aluffi presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI).
La docente, che insegna sistemi giuridici comparati, diritto islamico e diritto africano all'Università di Torino, ha parlato del ruolo che la sharî‘a occupa nell'esperienza di un giurista di un Paese europeo?
Prof.ssa Roberta Aluffi: “E' un ruolo molteplice determinato da un lato dal crescere delle immigrazioni e dall'altro anche dall'allargamento dell'Unione Europea a dei Paesi in cui le minoranze islamiche sono importanti o addirittura dove l'islam rappresenta la maggioranza della popolazione”.
La docente ha spiegato che la sharî‘a, cioè la legge sacra dell’islam, contiene dei dettami che divergono fortemente dalle legislazioni dei Paesi europei per quanto concerne ad esempio il matrimonio, i rapporti personali e patrimoniali tra i coniugi, oppure gli obblighi verso i figli.
Diversi quindi i casi di possibile conflitto e di difficile soluzione.
Prof.ssa Roberta Aluffi: “...La sharî‘a come il diritto nazionale dello straniero che si trova in Europa, ma anche come il diritto legato alla religione dei nuovi cittadini europei con riflessi, ovviamente, nei rapporti familiari ma anche nei rapporti economici, di diritto civile e con i fenomeni di pluralizzazione dell'ambiente giuridico che la sharî‘a comporta... La presenza della sharî‘a comporta della sfide nuove che vengono inserite in alcune grandi tendenze del diritto europeo come ad esempio quela della degiuridicizzazione della risoluzione dei conflitti o la rilevanza dei rapporti di fatto”.
Per quanto riguarda invece le misure da prendere di fronte al crescente fenomeno dell'immigrazione determinato dai conflitti che hanno incendiato il Nord Africa, la prof.ssa Aluffi ha affermato:
Prof.ssa Roberta Aluffi: “Da un lato questa immigrazione può essere, penso, governata con gli strumenti a disposizione. Sì: ha dei tratti di eccezionalità, ma nulla che non possa essere gestito ordinariamente. Ma vorrei sottolineare come, in fondo, questi flussi siano l'effetto di grandi cambiamenti a cui noi dovremmo partecipare in senso emotivo, intellettuale, forse più di quanto facciamo perché questi possano essere un'opportunità”.
La presenza nel Vecchio Continente di un numero crescente di famiglie immigrate, provenienti per lo più da Paesi le cui legislazioni si fondano sul diritto islamico, così come l’aumento dei matrimoni misti pongono l'Europa di fronte a importanti e gravi problemi che possono nascere dall’incontro e dal confronto di tradizioni giuridiche sostanzialmente diverse.
E' questo in sintesi quanto è emerso il 14 aprile dalla conferenza-dibattito sul tema “Sharî‘a e diritto in Europa” tenuta dalla prof.ssa Roberta Aluffi presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI).
La docente, che insegna sistemi giuridici comparati, diritto islamico e diritto africano all'Università di Torino, ha parlato del ruolo che la sharî‘a occupa nell'esperienza di un giurista di un Paese europeo?
Prof.ssa Roberta Aluffi: “E' un ruolo molteplice determinato da un lato dal crescere delle immigrazioni e dall'altro anche dall'allargamento dell'Unione Europea a dei Paesi in cui le minoranze islamiche sono importanti o addirittura dove l'islam rappresenta la maggioranza della popolazione”.
La docente ha spiegato che la sharî‘a, cioè la legge sacra dell’islam, contiene dei dettami che divergono fortemente dalle legislazioni dei Paesi europei per quanto concerne ad esempio il matrimonio, i rapporti personali e patrimoniali tra i coniugi, oppure gli obblighi verso i figli.
Diversi quindi i casi di possibile conflitto e di difficile soluzione.
Prof.ssa Roberta Aluffi: “...La sharî‘a come il diritto nazionale dello straniero che si trova in Europa, ma anche come il diritto legato alla religione dei nuovi cittadini europei con riflessi, ovviamente, nei rapporti familiari ma anche nei rapporti economici, di diritto civile e con i fenomeni di pluralizzazione dell'ambiente giuridico che la sharî‘a comporta... La presenza della sharî‘a comporta della sfide nuove che vengono inserite in alcune grandi tendenze del diritto europeo come ad esempio quela della degiuridicizzazione della risoluzione dei conflitti o la rilevanza dei rapporti di fatto”.
Per quanto riguarda invece le misure da prendere di fronte al crescente fenomeno dell'immigrazione determinato dai conflitti che hanno incendiato il Nord Africa, la prof.ssa Aluffi ha affermato:
Prof.ssa Roberta Aluffi: “Da un lato questa immigrazione può essere, penso, governata con gli strumenti a disposizione. Sì: ha dei tratti di eccezionalità, ma nulla che non possa essere gestito ordinariamente. Ma vorrei sottolineare come, in fondo, questi flussi siano l'effetto di grandi cambiamenti a cui noi dovremmo partecipare in senso emotivo, intellettuale, forse più di quanto facciamo perché questi possano essere un'opportunità”.