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gioiafelice
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Cosa accade quando il lavoro manca? Quali sono le risposte alle persone disoccupate? Prego Dio ardentemente per il bene di tutti: perché siano realizzate le vostre giuste aspirazioni; perché siano …Altro
Cosa accade quando il lavoro manca? Quali sono le risposte alle persone disoccupate?

Prego Dio ardentemente per il bene di tutti:
perché siano realizzate
le vostre giuste aspirazioni;
perché siano superati i momenti
ed i motivi di crisi;
perché il lavoro non sia mai
una alienazione per nessuno;
perché, al contrario,
esso sia da tutti onorato come merita,
così che vi trionfi la giustizia
e ancor più l’amore;
perché l’ambiente di lavoro
sia realmente a misura d’uomo,
e l’uomo possa apprezzarlo
come un prolungamento
della propria famiglia;
perché il lavoro aiuti l’uomo
ad essere più uomo;
e perché, con l’impegno di tutti,
si possa raggiungere la costruzione
di una nuova società e di un mondo nuovo,
nella piena attuazione della giustizia,
della libertà e della pace.


www.vatican.va/…/hf_jp-ii_spe_19…

Progetto FMP "Formazione per la Mobilità Professionale"
Finalità


Il Programma FMP è stato avviato, in forma sperimentale, nel novembre 2009 dalla Fondazione Don Mario Operti, su impulso della Pastorale Sociale e del Lavoro.
L’intento del progetto era quello di cercare di dare una risposta concreta alla pesante crisi occupazionale, attraverso la qualificazione professionale di coloro che non hanno un posto di lavoro, favorendone l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Con il termine “mobilità professionale” si intende, infatti, la capacità di muoversi nelle professioni e nei mestieri, attraverso l’acquisizione di nuove competenze professionali. Concluso il periodo sperimentale, e considerato il suo esito positivo, a partire da settembre 2010 la Fondazione Don Mario Operti ha ampliato i confini del Programma, con l’obiettivo di “traghettare” i beneficiari dal percorso formativo a un’effettiva ricerca di occupazione. Per fare ciò si é costituito un gruppo di soggetti partner: la Fondazione stessa, la Compagnia di San Paolo, l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo e la Compagnia delle Opere Piemonte.
I partner intendono individuare e coinvolgere un insieme di aziende, realmente interessate al Programma, con cui instaurare una proficua e costante collaborazione nell’interesse del raggiungimento degli
obiettivi. Questa collaborazione non è finalizzata solamente alla realizzazione di possibili inserimenti lavorativi, ma anche a un continuo scambio di competenze, informazioni e indicazioni con professionisti di vari settori.

fondazioneoperti.it/index.php

Ho sentito alcuni giovani operai che sono senza lavoro, e m’hanno detto questo: “Padre, noi a casa – mia moglie, i miei figli – mangiamo tutti i giorni, perché alla parrocchia, o al club, o alla Croce Rossa ci danno da mangiare. Ma, Padre, io non so cosa significa portare il pane a casa, e io ho bisogno di mangiare, ma ho bisogno di avere la dignità di portare il pane a casa”. E questo è il lavoro! E se manca il lavoro questa dignità viene ferita! Chi è disoccupato o sottoccupato rischia, infatti, di essere posto ai margini della società, di diventare una vittima dell’esclusione sociale. Tante volte capita che le persone senza lavoro – penso soprattutto ai tanti giovani oggi disoccupati – scivolano nello scoraggiamento cronico o peggio nell’apatia.

Che cosa possiamo dire di fronte al gravissimo problema della disoccupazione che interessa diversi Paesi europei? È la conseguenza di un sistema economico che non è più capace di creare lavoro, perché ha messo al centro un idolo, che si chiama denaro! Pertanto, i diversi soggetti politici, sociali ed economici sono chiamati a favorire un’impostazione diversa, basata sulla giustizia e sulla solidarietà. Questa parola, in questo momento, rischia di essere esclusa dal dizionario. Solidarietà: sembra come una parolaccia! No! E’ importante la solidarietà, ma questo sistema non le vuole tanto bene, preferisce escluderla. Questa solidarietà umana che assicura a tutti la possibilità di svolgere un’attività lavorativa dignitosa. Il lavoro è un bene di tutti, che deve essere disponibile per tutti. La fase di grave difficoltà e di disoccupazione richiede di essere affrontata con gli strumenti della creatività e della solidarietà. La creatività di imprenditori e artigiani coraggiosi, che guardano al futuro con fiducia e speranza. E la solidarietà fra tutte le componenti della società, che rinunciano a qualcosa, adottano uno stile di vita più sobrio, per aiutare quanti si trovano in una condizione di necessità.


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