«Mi chiedeva anche diciassettenni»L’orgia tra preti finisce in procura

diNazareno Dinoi

Baldon, accusatore di don Antonio, denuncia rapporti con minorenni
«Li voleva magri e ben dotati promettendomi un lavoro a Taranto»

Dopo il Tribunale ecclesiastico della Puglia, il caso del sacerdote dell’ordine dei carmelitani di Taranto, don Antonio Calvieri, rimosso dalla curia jonica per «condotta moralmente riprovevole», è ora di competenza della Procura della Repubblica di Rovigo dove ieri il trentaduenne rovighese, Andrea Baldon, ha depositato una denuncia querela nei confronti del parroco destituito ritenuto presunto autore di vessazioni e abusi sessuali virtuali. Non soddisfatto dell’allontanamento di padre Calvieri, parroco della chiesa del Santissimo Crocefisso di Taranto e priore provinciale dei carmelitani, l’ex aiuto cuoco chiede un giudizio penale per il suo presunto aguzzino e un risarcimento in denaro che devolverà alla Caritas diocesana di Taranto. «Mi ha fatto cambiare stile di vita, mi ha stravolto, ho perso tutte le abitudini che avevo e ogni volta che vedo un prete ho paura», scrive Baldon nella denuncia riservandosi di presentare «elementi di prova video e fotografiche». Nella denuncia in cui si fa cenno a rapporti con minori («mi chiedeva se conosco ragazzi giovani anche diciassettenni magri ben dotati»), sono descritti tre mesi di rapporti via web con particolari imbarazzanti che descrivono veri e propri rapporti sessuali a distanza. «Don Antonio era sempre collegato 24 ore su 24 – si legge nell’esposto - e mi prometteva un lavoro a Taranto».

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7 aprile 2015 2015 ( modifica il 8 aprile 2015 2015 | 10:14)