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Contro le truffe ai danni di anziani. Ecco come difendersi, grazie al vademecum delle Associazioni dei Consumatori. ROMA - Confartigianato e ministero dell’Interno lanciano laseconda campagna nazionale …Altro
Contro le truffe ai danni di anziani. Ecco come difendersi, grazie al vademecum delle Associazioni dei Consumatori.

ROMA - Confartigianato e ministero dell’Interno lanciano laseconda campagna nazionale contro le truffe ai danni di anziani. Seguendo qualche piccolo accorgimento, anche le forze dell’ordine sostengono che gli over 65, le vittime predilette, possano evitare di essere raggirati.

I truffatori – si legge nel documento – possono essere uomini o donne, ma anche anziani, soprattutto chi si occupa di informare o controllare le spalle ai truffatori. Se operano in borghese,generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e portare guanti.

Di norma, i truffatori usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con un fiume di parole. Potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti. Possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici per dividersi i compiti. Chi interviene per offrire “aiuto” alla vittima può essere un loro complice.

Per quanto riguarda la sicurezza in casa, il vademecum suggerisce di non aprire mai la porta e non dare ascolto, quindi, ad eventuali sconosciuti che si spacciano per funzionari o ispettori dell’Inps o della propria Asl per accertamenti o conferme di esenzioni del ticket sanitario; annunci di rimborsi o di arretrati, spesso presentando una finta pratica che richiede il versamento immediato di somme di denaro e la conclusione della pratica presso uno sportello dell’ente; controlli di documenti; pacchi regalo; offerte dei più disparati servizi a fronte di un compenso; proposte di vendita di apparecchi medicali.

In strada, i truffatori scelgono la propria vittima quando è: meno attenta, perché sta osservando prodotti, prezzi o sta chiacchierando; in affanno, perché sta maneggiando soldi oppure sta controllando i risultati di una visita medica o di esami clinici; distratta con un sotterfugio, come una spinta o una moneta lanciata a terra; in un momento di relax, perché seduta al tavolo di un bar, ai giardini pubblici o in qualsiasi luogo dove l’incontro può diventare tanto cordiale da indurre la vittima ad invitare il malvivente a casa.

All’uscita della banca o dell’ufficio postale, è opportuno non distrarsi, non fermarsi con sconosciuti, camminare sul lato più sicuro del marciapiede, quello più lontano dalla strada, così da evitare di prestare la borsa a possibili scippi con automobili o motorini. Se la truffa dovesse arrivare fino alla porta di casa, senza che il cittadino se ne sia accorto, i malviventi potrebbero fingersi dipendenti della banca in cui abbiamo fatto il prelievo, inventando possibili modi per controllare le banconote, oppure convincere la vittima a recarsi in banca o alla posta per prelevare altro denaro.

Infine, per evitare truffe su Internet, è opportuno scegliere una password complessa, che contenga numeri, lettere e, possibilmente, anche il maiuscolo e il minuscolo; non mettere a disposizione i propri dati di accesso a social network o caselle postali; non aprire mai le email e gli allegati che arrivano da sconosciuti; non farsi ingannare da finti annunci di vincite in denaro o di offerte di lavoro. Un computer che non ha un programma antivirus aggiornato è più vulnerabile. Se il nostro computer ha una videocamera integrata, è opportuno controllare che si accenda al nostro comando e che non sia sempre attiva.

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