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Le attese della comunità cristiana di Terra Santa. Quello che si vivrà a Roma dal 10 al 24 ottobre sarà un momento ecclesiale storico e un’occasione unica per la Chiesa Cattolica che vive in Medio …Altro
Le attese della comunità cristiana di Terra Santa.

Quello che si vivrà a Roma dal 10 al 24 ottobre sarà un momento ecclesiale storico e un’occasione unica per la Chiesa Cattolica che vive in Medio Oriente e dunque anche per la piccola comunità cristiana di Terra Santa, che dall'Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, attende una vitalità nuova...Ecco gli auspici e le speranze dei Patriarchi, Vescovi, pastori che porteranno al Sinodo tutte le sfide, le difficoltà, le attese del "piccolo gregge" che vive nella Terra di Cristo.
Mons. Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme: “Dobbiamo avere un cuore grande grande. Un cuore che respira con i polmoni della Chiesa Universale”.
Mons. Elias Shakour, Arcivescovo Melchita di Galilea: “Credo che il Sinodo sia una grazia, un regalo di Dio. Sarà buono, sarà forte, sarà un momento di riflessione e preghiera. E sono sicuro che i nostri Vescovi sono tutti pronti con umiltà a ricevere il Santo Spirito, per una nuova era nella Chiesa”.
Mons. Youssef Jules Zreyi, Vicario Patriarcale Chiesa Melchita – Gerusalemme: “Sarà un tempo di preghiera, prima di tutto. E anche un tempo di incontro di comunione e unità”.
Mons. Raphael Minassian, Esarca Patriarcale Chiesa Armena di Gerusalemme e Amman: “Le aspettative non sono per la Chiesa Armena, quanto per la Chiesa Cattolica in Medio Oriente. Quello che ci manca e quello più insistente, per me, è la comunione”.
Mons. Michael Sabbah, Patriarca Latino Emerito di Gerusalemme: “È un momento atteso, bisogna dirlo. Perché abbiamo bisogno di fermarci, pregare e pensare alla nostra situazione”.
Mons. Paul Nabil Sayah, Arcivescovo Maronita di Terra Santa: “Ogni evento che unisce insieme tutta la Chiesa è un evento che avrà una grande influenza sulla vita della Chiesa stessa in avvenire. Sentiamo che questo Sinodo farà sentire i suoi effetti sulla nostra presenza cristiana qui, ma diciamo subito che quello che farà la differenza sarà ciò che noi decidiamo di fare dopo il Sinodo”.
Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa: “Ai tanti che chiedono quali saranno i risultati concreti del Sinodo, io dirò 'non ci saranno risultati concreti' ma sicuramente uno spirito nuovo sì. Il fatto stesso di stare insieme così a lungo è un'esperienza unica è la prima volta, il conoscersi, il fare e scambiare esperienza, non porterà sicuramente nulla di nuovo perché non c'e' nulla di nuovo da cercare c'e' già tutto, abbiamo già tutto quello che serve, ma cambierà il modo in cui noi vivremo questa realtà. E sarà sicuramente una esperienza di condivisione che porteremo poi nelle realtà dove siamo chiamati ad operare”.