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Processione “aux flambeaux” Uno scenario suggestivo, che squarcia il silenzio della notte con la luce della speranza e della fede. Ieri i viali di Lourdes si sono infiammati di compassione e tenerezza …Altro
Processione “aux flambeaux”

Uno scenario suggestivo, che squarcia il silenzio della notte con la luce della speranza e della fede. Ieri i viali di Lourdes si sono infiammati di compassione e tenerezza, un roveto ardente di preghiere che ha indicato, ancora una volta, al mondo la vera sorgente dell’amore. “Questo è un momento di grande gioia ecclesiale, ma anche un tempo di riflessione austera”: ha detto Benedetto XVI alla fine della processione “aux flambeaux”. Il Papa, in modo particolare, ha voluto ricordare le ferite dell’umanità: le “vittime innocenti che subiscono la violenza, la guerra, il terrorismo, la carestia, o che portano le conseguenze delle ingiustizie, dei flagelli e delle calamità, dell’odio e dell’oppressione, degli attentati alla loro dignità umana e ai loro diritti fondamentali, alla loro libertà d’azione e di pensiero”. Dinanzi ad un mare di luce orante, il Santo Padre ha ricordato, infine, la condizione di ogni cristiano. “Abbiamo bisogno di luce – ha detto – e, allo stesso tempo, siamo chiamati a divenire luce”.