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gioiafelice
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Benedetto XVI: San Giovanni della Croce - 14 dicembre. BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE Aula Paolo VI Mercoledì, 16 febbraio 2011 Cari fratelli e sorelle, alla fine rimane la questione: questo santo con …Altro
Benedetto XVI: San Giovanni della Croce - 14 dicembre.

BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE
Aula Paolo VI
Mercoledì, 16 febbraio 2011

Cari fratelli e sorelle, alla fine rimane la questione: questo santo con la sua alta mistica,
con questo arduo cammino verso la cima della perfezione ha da dire qualcosa anche a noi,
al cristiano normale che vive nelle circostanze di questa vita di oggi, o è un esempio,
un modello solo per poche anime elette che possono realmente intraprendere questa via
della purificazione, dell'ascesa mistica? Per trovare la risposta dobbiamo innanzitutto
tenere presente che la vita di san Giovanni della Croce non è stata un “volare sulle nuvole
mistiche”, ma è stata una vita molto dura, molto pratica e concreta, sia da riformatore dell'ordine,
dove incontrò tante opposizioni, sia da superiore provinciale, sia nel carcere dei suoi confratelli,
dove era esposto a insulti incredibili e a maltrattamenti fisici. E’ stata una vita dura, ma proprio nei
mesi passati in carcere egli ha scritto una delle sue opere più belle. E così possiamo capire che
il cammino con Cristo, l'andare con Cristo, “la Via”, non è un peso aggiunto al già sufficientemente
duro fardello della nostra vita, non è qualcosa che renderebbe ancora più pesante questo fardello,
ma è una cosa del tutto diversa, è una luce, una forza, che ci aiuta a portare questo fardello.
Se un uomo reca in sé un grande amore, questo amore gli dà quasi ali, e sopporta più facilmente
tutte le molestie della vita, perché porta in sé questa grande luce; questa è la fede: essere amato
da Dio e lasciarsi amare da Dio in Cristo Gesù. Questo lasciarsi amare è la luce che ci aiuta a portare
il fardello di ogni giorno. E la santità non è un'opera nostra, molto difficile, ma è proprio questa
“apertura”: aprire e finestre della nostra anima perché la luce di Dio possa entrare, non dimenticare Dio
perché proprio nell'apertura alla sua luce si trova forza, si trova la gioia dei redenti. Preghiamo
il Signore perché ci aiuti a trovare questa santità, lasciarsi amare da Dio, che è la vocazione di noi
tutti e la vera redenzione. Grazie.

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