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Videomessaggio di Papa Francesco per il festival della Dottrina Sociale della Chiesa. Rispondere ai bisogni reali vincendo la tentazione di credere che non si possa fare niente per superare la crisi.…Altro
Videomessaggio di Papa Francesco per il festival della Dottrina Sociale della Chiesa.

Rispondere ai bisogni reali vincendo la tentazione di credere che non si possa fare niente per superare la crisi. Rivolgendosi ai partecipanti al Festival della Dottrina Sociale, Papa Francesco ha parole di incoraggiamento per quanti quotidianamente in famiglia, al lavoro, nelle imprese cercano di affrontare una situazione che, riconosce, “può spaventarci” e “disorientarci”. “La grande tentazione – ha avvertito – è fermarsi a curare le proprie ferite e trovare in questo una scusa per non sentire il grido dei poveri e la sofferenza di chi ha perso la dignità di portare a casa il pane perché ha perso il lavoro”:

“E quelli che cercano soltanto di curare le proprie ferite, finiscono truccandosi. Questa è la trappola. Il rischio è che l'indifferenza ci renda ciechi, sordi e muti, presenti solo a noi stessi, con lo specchio davanti, per cui tutto avviene nella nostra estraneità. Uomini e donne chiusi in sé stessi. C’era qualcuno così che si chiamava Narciso… Quella strada, no”.

Noi, ha soggiunto, “siamo chiamati ad andare oltre e rispondere ai bisogni reali. E' urgente abbandonare i luoghi comuni, che sono ritenuti sicuri e garantiti” per liberare invece le energie:

“L'etica cristiana non è una dogana alla pluralità di espressioni con le quali si manifesta il bene e la cura del prossimo. Andare oltre vuol dire allargare e non restringere, creare spazi e non limitarsi al loro controllo”.

“Andare oltre – ha ammonito – significa liberare il bene e goderne i frutti”. Ma, ha subito precisato, “per andare oltre è necessario prendere l'iniziativa”. Al riguardo, Francesco ha riconosciuto che al Festival “è dedicato un ampio spazio all'economia, agli imprenditori, alle imprese e alla cooperazione”:

“Oggi anche in ambito economico è urgente prendere l'iniziativa, perché il sistema tende ad omologare tutto e il denaro la fa da padrone. Il sistema ti porta a questa globalizzazione non buona che omologa tutto. E il padrone di questa omologazione chi è? E’ il denaro. Prendere l'iniziativa in questi ambiti significa avere il coraggio di non lasciarsi imprigionare dal denaro e dai risultati a breve termine diventandone schiavi”.

Dal Papa l’esortazione a vedere le cose in un “modo nuovo”. Oggi, ha constatato con amarezza, “si dice che tante cose non si possono fare perché manca il denaro. Eppure il denaro c'è sempre per fare alcune cose e manca per farne altre”. Ad esempio, ha detto, “il denaro per acquistare armi si trova, per fare le guerre, per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova”:

“Di questo solitamente si tace; si sottolineano molto i soldi che mancano per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo welfare, per salvaguardare l'ambiente. Il vero problema non sono i soldi, ma le persone: non possiamo chiedere ai soldi quello che solo le persone possono fare o creare. I soldi da soli non creano sviluppo, per creare sviluppo occorrono persone che hanno il coraggio di prendere l'iniziativa”.

it.radiovaticana.va/…/1111766