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Il diavolo esiste. Ma nessuno ne parla

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IL CASO

Il diavolo esiste. Ma nessuno ne parla

di Andrea Tornielli
21-12-2011


Può sembrare strano e fors’anche inopportuno parlare di un libro del genere sotto Natale, seppure in un Natale di crisi. E invece anche nel momento in cui celebriamo l’irruzione di Dio nella nostra storia, l’Onnipotente che si fa piccolo e fragile come ogni bambino, l’incarnazione del Figlio e la sua nascita nella grotta di Betlemme, non possiamo dimenticare la grande battaglia che è in atto. Quella tra il serpente e Maria, che gli schiaccerà definitivamente la testa.

Oggi il diavolo è scomparso del tutto dalla predicazione nelle nostre chiese, e finiamo spesso per ricordarlo soltanto quando gravi fatti di cronaca ci parlano dei suoi adoratori. Ma anche in quel caso non avvertiamo la sua minaccia come un pericolo che ci riguarda. A richiamarci alla drammaticità di quella minaccia è il libro L’azione del maligno. Come riconoscerla e liberarsene (Edizioni Fede e Cultura, pagg. 178, euro 10,50). L’agile volume, è stato scritto esto e altro ha scritto da padre Gabriele Amorth, l’esorcista italiano più conosciuto e più tradotto nel mondo. Il saggio contiene anche i contributi dottrinali di altri autori: don Gabriele Fabris, Presidente dell’Associazione Biblica Italiana; don Gustavo Sanchèz, esorcista; Tonino Cantelmi, Presidente dell’Associazione Psichiatri e Psicologi cattolici; Angela Musolesi, specializzata nel ministero di liberazione; Chiara Zanasi, antropologa.

Nel libro si cerca di dar risposta a queste domande: Dov’è il corpo fisico di Gesù? L’inferno è vuoto? I laici possono comandare alle legioni diaboliche? Lo yoga è consigliabile? «Mi preme molto ricordare – scrive don Amorth – che più del 90 per cento delle persone colpite dall’opera del maligno lo sono tramite un maleficio, che è stato fatto o a loro o a tutta la famiglia. Spesso è colpita tutta la famiglia. Cioè: la fattura viene fatta a un membro della famiglia, ma la finalità è di fare fallire la famiglia. Per dire: sto facendo da anni gli esorcismi a una famiglia di Livorno: hanno mali fisici, mali spirituali, e io li esorcizzo uno per uno. Stanno meglio, ma ancora non sono guariti del tutto». «Non è la caratteristica principale, ma accade spesso che un altro segno dell’opera del maligno è la sterilità. Il demonio vuole soprattutto la nostra sterilità spirituale, ma anche la nostra sterilità fisica. Esorcizzo da anni una infermiera di Arezzo. Aveva parecchi mali fisici: sta meglio, ma ne ha ancora, non è guarita del tutto. Però prima non poteva avere figli, adesso ne ha 4».

«Contro i pregiudizi sulla potenza del demonio – aggiunge il grande esorcista italiano – voglio dire che Gesù ha vinto il demonio. Contro i pregiudizi di chi dice che il demonio non esiste, che è solo nel pensiero dell’uomo, voglio dire che il demonio esiste e vuole la nostra sofferenza, vuole la nostra morte. Vuole che soffriamo le pene eterne e le pene qui: la droga, tanti incidenti, tanti fallimenti di aziende, sono procurati dal demonio. Contro i pregiudizi di chi dice che l’inferno è vuoto, dico che è Gesù stesso che ci mette in guardia, ed è molto preciso nel dirci che nell’inferno ci finisce chi si comporta contro la volontà di Dio. Contro i pregiudizi di chi pensa che la Chiesa dica che bisogna soffrire, dico che non è vero. La Chiesa non vuole che soffriamo, ma ci offre gli strumenti per accettare con rassegnazione la croce: le parole di Gesù e la fede in Lui. Se applicassimo le parole di Gesù ci sarebbe il paradiso in terra, perché con Gesù il regno di Dio è venuto tra di noi».

«Le sofferenze – scrive ancora padre Amorth – sono inevitabili nella vita, ma un cuore che si sforza di essere in comunione con Gesù affronta meglio le difficoltà. È stato tolto Cristo dalla vita della gente, è stato tolto Cristo come punto di riferimento: è questo il guaio dell’umanità».
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