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Francesco I
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San Serafino, il santo che , cent'anni prima, profetizzò gli orrori del comunismo. Da "La Voce della Russia" Nella località di Deevo, regione di Nizhny Novgorod della Russia, si sono radunati migliaia …Altro
San Serafino, il santo che , cent'anni prima, profetizzò gli orrori del comunismo.

Da "La Voce della Russia"

Nella località di Deevo, regione di Nizhny Novgorod della Russia, si sono radunati migliaia di pellegrini ortodossi. Il fatto è che il 29 Luglio qui iniziano i festeggiamenti in occasione del 110 anniversario della canonizzazione del Venerabile Serafino di Sarov, uno dei Santi ortodossi più amati in Russia e oltre i suoi confini.
Messe, confessioni e l’amministrazione dei Santi Sacramenti proseguiranno tre giorni. I festeggiamenti in onore del 110 anniversario della canonizzazione del Venerabile Serafino di Sarov si svolgeranno nel Monastero della Santissima Trinità “Serafimo-Diveevsky” dove sono tumulati i resti mortali del Santo. La mattina del 29 Luglio è iniziata una precessione con le sante reliquie di San Serafino di Sarov provenienti dal Monastero femminile della Santissima Trinità “Serafimo-Diveevsky” verso la città di Sarov,- ci ha detto il vescovo Vitaly Grudanov, capo del Servizio stampa della Diocesi di Nizhny Novgorod:
Il 31 Luglio prima dell’inizio della messa serale di festa, alla vigilia del giorno di commemorazione del Venerabile Serafino di Sarov, la processione con le sante reliquie del Santo tornerà nel complesso religioso Serafimo-Deevsky. La mattina del 1 Agosto, nel giorno di commemorazione del Venerabile Serafino di Sarov, sulla Piazza delle Cattedrali del Monastero, sull’altare allestito sarà celebrata una liturgia divina. Sempre il 1 Agosto, al termine della liturgia solenne, si svolgerà la cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione di una cattedrale in onore dell’Annunciazione della Santissima Vergine. La costruzione del tempio era stata benedetto ancora dal Venerabile Serafino di Sarov.
I festeggiamenti raggiungeranno il loro culmine con l’inaugurazione del Museo del patriarcato russo sulla Piazza delle Cattedrali nella città di Arzamas. La sua esposizione sui generis potrà narrare la vita e il servizio di ognuno dei patriarchi della Chiesa Ortodossa Russa.
Sefafino di Sarov, al secolo Prokhor Moshnin, era nato nel 1754 a Kursk, nella famiglia di un ricco mercante. A 19 anni andò a compiere il noviziato al Monastero di Sarovskaya Pustyn dove salì tutti i gradini del servizio conventuale e dove fu ordinato monaco minore. Ma desiderando condurre una vita più solitaria e più austera, si ritirò per sedici anni nell’eremo in un bosco folto. Vi si recavano persone da tutte le parti della Russia per ottenere dal santo eremita la guarigione e un santo consiglio. Per alcuni anni l’asceta si nutriva solo di decotti di erbe. Per mille giorni e notti Serafino pregava stando in piedi su una pietra. Nel 1810 fece rientro nel Monastero Sarovsky.
Serafino cessò di vivere nel 1833 nella sua cella conventuale mentre stava pregando. Nel 1903, a distanza di 70 anni dalla morte, Serafino di Sarov fu beatificato. È l’ultimo Santo canonizzato in Russia prima del 1917. Nel periodo sovietico le sue sante reliquie sono andate smarrite, e sono state scoperte nel 1991 in uno dei musei di Pietroburgo. Nello stesso anno esse sono state ospitate dal complesso religioso di Deevo. Da allora migliaia di credenti si recano nel Monastero per chinarsi di fronte alle spoglie mortali del Santo Serafino di Sarov e per chiedergli aiuto e santo consiglio.