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San Giuseppe Freinademetz-La chiesa di Santa Croce a Badia.

La chiesa di Santa Croce a Badia, ai piedi dell'omonimo monte, è meta di pellegrinaggio in particolare durante la stagione estiva. San Giuseppe Freinademetz è il primo Santo della Val Badia e dell'Alto Adige. La sua casa natale a Oies/Badia è visitata ogni anno da moltissimi pellegrini.
www.altabadiatv.it/…/l-ospizio-santa…
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Josef Freinademetz, noto anche come Giuseppe Freinademetz (Oies (Alto Adige), 15 aprile 1852 – Taikia (Cina), 28 gennaio 1908), religioso, membro della Società del Verbo Divino, fu missionario in Cina; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Biografia [modifica]
Nato ad Oies, piccolo insediamento della Val Badia, in una famiglia molto religiosa, Freinademetz studiò teologia presso il …Altro
Josef Freinademetz, noto anche come Giuseppe Freinademetz (Oies (Alto Adige), 15 aprile 1852 – Taikia (Cina), 28 gennaio 1908), religioso, membro della Società del Verbo Divino, fu missionario in Cina; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Biografia [modifica]
Nato ad Oies, piccolo insediamento della Val Badia, in una famiglia molto religiosa, Freinademetz studiò teologia presso il Seminario Maggiore di Bressanone; fu ordinato sacerdote il 25 luglio 1875, gli fu subito affidata la comunità di San Martino in Badia, nella sua terra d'origine. Durante gli studi e la sua permanenza a San Martino, Freinademetz maturò la scelta di diventare missionario. Con l'assenso del vescovo e della famiglia nell'agosto 1878 si trasferì a Steyl, nei Paesi Bassi presso la sede centrale della Società del Verbo Divino, fondata pochi anni prima da Arnold Janssen.
Il 2 marzo 1879 Josef ricevette la croce missionaria e insieme a Padre Giovanni Battista Anzer, i due partirono alla volta della Cina. Dopo un viaggio di ben 5 settimane, arrivarono ad Hong Kong, dove prepararono la loro missione per i successivi 2 anni. La missione riguardava la zona di Shantung del Sud, una provincia cinese, con oltre 12 milioni di abitanti ed appena un centinaio di fedeli battezzati.
Attività missionaria [modifica]

Finestra di Martin Häusle nella chiesa parrocchiale di Liesing.
Appena egli incominciava a vedere i primi frutti del suo lavoro, il vescovo lo chiamava per trasferirlo e fargli ricominciare da capo in un altro luogo.
Josef iniziò a formare dei laici che potessero aiutarlo nel ruolo di catechisti. Scrisse anche un libro di catechismo in cinese. Iniziò a formare sacerdoti cinesi. I suoi cinesi lo chiamavano padre Fu Shenfu[1], cioè padre della fortuna.
Nel 1898 si ammalò alla laringe, oltre ad un principio di tisi, che lo costrinsero ad un periodo forzato in Giappone. Successivamente tornò nuovamente in Cina, ma non con la salute di prima.
Nel 1907, in concomitanza con un viaggio del vescovo in Europa, in cui Josef assunse l'amministrazione della diocesi, scoppiò un'epidemia di tifo, di cui anch'egli si ammalò.
Morì il 28 gennaio 1908, a Taika, attuale Dai Jia Zuang.
Il culto [modifica]
Papa Paolo VI lo proclamò beato nel 1975.
Nel 1995 accanto alla casa è stata edificata una chiesetta dedicata al santo.
Il 5 ottobre 2003 padre Josef Freinademetz è stato proclamato santo da papa Giovanni Paolo II.
La sua casa natale di Oies oggi è diventata una meta per molti pellegrini ed ospita diverse reliquie, indumenti della sua Cina e alcune sue lettere. Al piano inferiore si trova invece una cappella, nella quale quotidianamente si celebra la Santa Messa. Il 5 agosto 2008 anche Papa Benedetto XVI si è recato da Bressanone a Oies in pellegrinaggio, da dove ha lanciato un messaggio di apertura al Vangelo alla Cina.[2]

A Millan, presso Bressanone, gli è stata dedicata la nuova chiesa parrocchiale. Nel Duomo di Bressanone invece è stata affissa una lapide raffigurante il Santo in abiti cinesi con il Vangelo e la croce in mano.
Note [modifica]
^ Udo Haltermann, Fu Shenfu, un cinese del Tirolo. Profilo biografico del beato Josef Freinademetz SVD primo missionario verbita in Cina, Bologna EMI, 1985
^ storico.radiovaticana.org/…/222929_il_papa_…
Bibliografia [modifica]
Udo Haltermann, Fu Shenfu, un cinese del Tirolo. Profilo biografico del beato Josef Freinademetz SVD primo missionario verbita in Cina, Bologna EMI, 1985
Sepp Holleweck, Il cinese dal Tirolo: padre Giuseppe Freinademetz: 1852-1908, Bolzano, Athesia, 2003
Gelmi Josef, Il santo Giuseppe Freinademetz SVD (1852-1908), Weger, 2004
Voci correlate [modifica]
Santuario di Santa Croce, a Badia
Altri progetti [modifica]

Wikimedia Commons contiene file multimediali su Josef Freinademetz
Collegamenti esterni [modifica]
Scheda su San Giuseppe Freinademetz, da Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei Santi, SantieBeati.it
Vaticano
Su Cesnur, San Giuseppe Freinademetz: Il montanaro che voleva convertire la Cina
Agenzia Fides, La cattedrale dell'Immacolata Concezione di Pechino ricorda i 100 anni dalla morte del missionario verbita San Giuseppe Freinademtez
it.wikipedia.org/wiki/Josef_Freinademetz
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IL SANTO GIUSEPPE FREINADEMETZ
Per chi conosce Badia non è sicuramente sconosciuto il nome del Santo Giuseppe Freinademetz. Nato a Oies - Badia il 15 aprile 1852, fu ordinato sacerdote della diocesi di Bressanone il 25 luglio 1875. Dopo due anni di ministero a San Martino in Badia, si congedò dalla popolazione della Val Badia che tanto amava per andare a Steyl - Olanda per prepararsi ad una vita …Altro
IL SANTO GIUSEPPE FREINADEMETZ
Per chi conosce Badia non è sicuramente sconosciuto il nome del Santo Giuseppe Freinademetz. Nato a Oies - Badia il 15 aprile 1852, fu ordinato sacerdote della diocesi di Bressanone il 25 luglio 1875. Dopo due anni di ministero a San Martino in Badia, si congedò dalla popolazione della Val Badia che tanto amava per andare a Steyl - Olanda per prepararsi ad una vita missionaria. Un anno dopo, nel 1879 partiva per Hong Kong in Cina per svolgere la sua attività.
Da quel giorno fino alla sua morte dedicò tutto il suo tempo al popolo cinese.
Non si fece mai intimorire dalle grosse difficoltà che incontrava per strada, dalle persecuzioni e dalla morte vista da vicino più volte. All'inizio della missione la sua comunità cristiana contava circa centosessanta cattolici, alla sua morte ne contava quarantamila. Vent'anni dopo la sua morte il numero era di duecentomila cristiani suddivisi in cinque diocesi.

Durante il suo periodo missionario il Santo Freinademetz scrisse molte lettere ai genitori, ai fratelli, agli amici ed anche ai benefattori. Nelle sue lettere dichiarava sempre di essere ancora molto attaccato alla sua terra e di ringraziare comunque Dio per la missione affidatagli.
Tutte le sue lettere sono la testimonianza di una sola paura: egli viveva l'angoscia di vedere tante anime che si perdono, il timore che qualcuno dei suoi medesimi cari andasse perduto. Un'ansia dolorosa lo spingeva a pregare continuamente per tutti, a lavorare senza pausa, ad essere sempre in cammino per visitare i gruppi cristiani, per portare a tutti l'annuncio della salvezza, il conforto della fede.
Tutti coloro che lo hanno conosciuto hanno detto di lui che era una incarnazione della bontà, ma la sua bontà, al contrario di nascondergli il male, gli scopriva il peccato del mondo.

Il Santo Giuseppe Freinademetz morì il 28 gennaio del 1908 all'età di 56 anni, dopo essersi ammalato di tifo.
Papa Paolo VI lo proclamò Beato nel 1975 e Papa Paolo II lo ha proclamato Santo il 5 di ottobre 2003.
La sua casa natale a Oies è visitata ogni anno da moltissimi pellegrini. In una camera al primo piano vi sono esposte diverse reliquie, indumenti cinesi e molte lettere scritte a mano dal Santo. Nel piano terra c'è la cappella nella quale viene celebrata almeno una volta al giorno la Santa Messa.

Nell'anno 1995 è stata costruita vicino la chiesa nuova dedicata al Santo Giuseppe Freinademetz, la quale è divenuta centro di preghiera per molti pellegrini.
www.santa-croce.it/san_giuseppe_freinademetz_i.htm
Un altro commento da Irapuato
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La chiesa di Santa Croce a Badia, ai piedi dell'omonimo monte, è meta di pellegrinaggio in particolare durante la stagione estiva. San Giuseppe Freinademetz è il primo Santo della Val Badia e dell'Alto Adige. La sua casa natale a Oies/Badia è visitata ogni anno da moltissimi pellegrini www.altabadiatv.it/…/l-ospizio-santa…