signummagnum
4,4K

OPERATORI DELL'OCCULTO E GUARITORI DI CAMPAGNA - Alla larga da questi impostori, servi del demonio!

E’ molto frequente incontrare in TV, in internet, nelle riviste e nei giornali pubblicità riguardanti presunti maghi ed operatori dotati di particolari poteri ed in grado di risolvere le comuni difficoltà esistenziali quali salute, affetti, soldi, ecc. Appaiono disponibili ad aiutare chi si trova in situazioni disperate o chi non riesce a trovare la soluzione a malattie e problemi. Molti di costoro sono semplicemente dei ciarlatani che desiderano solo ingannare la gente per fini economici, ma oltre costoro esiste una certa percentuale di persone che alimentano le loro “doti” medianiche nel mondo esoterico ed occultista.

Con l’occasione è bene definire la differenza tra i due termini.

– L’esoterismo si propone di aprire un passaggio spirituale per introdurre, attraverso una o più iniziazioni, alla conoscenza di verità nascoste. Una conoscenza che pretenderebbe di essere anche illuminante e raggiungibile solo da coloro che sono in grado di percorrere un più o meno lungo percorso iniziatico.

– Si dovrebbe invece intendere per occultismo un modo di agire che mira al dominio dei poteri materiali procurati dalla magia. Ne ricerca quindi le tecniche, che vanno dall’alchimia alla stregoneria. Tali pratiche verrebbero trasmesse attraverso iniziazioni segrete e consacrazioni al Demonio.

In realtà la linea di demarcazione tra le due definizioni è alquanto confusa ed incerta, in quanto, in molte discipline e movimenti pseudo-religiosi, confluiscono entrambi i termini sia per quanto concerne la filosofia dottrinale che l’approccio pratico.

Si sente parlare di persone dotati di particolari “doni”, “fluidi” ed “energie” che utilizzerebbero per risolvere problemi di vario genere ma senza dichiarare apertamente di appartenere al filone magico. Un tipico esempio pubblicitario recapitato in un giornale è il seguente:

“Dott.ssa XX. Medium, veggente ed esorcista. Proveniente dall’ordine dei marabutti, ben noto nella sacra foresta africana. Una grande esperienza grazie ai doni ricevuti dal padre. Specialista in problemi d’amore, sesso, salute, affetto, esami o concorsi, riconciliazione, liberazione dal malocchio, protezione, affari, difficoltà finanziarie. Aiuto a risolvere tutti i problemi. Lavoro serio, rapido ed efficace. Massima riservatezza. Non si preoccupi, la fortuna le sorriderà!”

Ne risulta un messaggio ben congegnato che non accenna al ricorso diretto alla magia. Se questa signora non fosse una vera maga, per lo meno conosce molto bene le esigenze della gente; sono infatti elencati tutti i bisogni più reconditi.
Sono numerosi i ciarlatani, i truffatori che pensano solo a fare soldi ingannando la gente e che mettono in scena spettacoli scenografici privi tuttavia di ogni reale potere occulto. E’ tuttavia importante considerare che accanto a questa categoria esistono anche coloro che si dedicano alla magia in modo “professionale”. Come esiste il vecchietto di campagna che cura con le erbe, recita strane preghiere e fa particolari segni sulle persone per guarire dalle malattie (orzaiolo, fuoco di Sant’Antonio, ecc.), così troviamo l’uomo d’affari di città che opera nello studio privato con tanto di schedario per i clienti, assistente e tutti gli strumenti necessari per effettuare rituali di magia nera.

Vi sono persone di ogni categoria che si ritengono dotate di poteri fuori dall’ordinario: quelle che guariscono le ustioni toccandole con le mani e pronunciando formule spesso simili a preghiere; quelle che curano i reumatismi, i dolori ed ogni sorta di malattia attraverso il “magnetismo” (o fluido), o servendosi di piante (i “semplici”). Così come i veggenti e gli indovini, capaci di riconoscere alcuni mali e, talvolta, di indicarne la cura.

Stare alla larga da queste persone è l’unica cura preventiva realmente efficace per evitare rilevanti perdite economiche e spiacevoli coinvolgimenti con l’occulto. Evitate perciò tutti coloro che tramite ingannevoli pubblicità (o per semplice passaparola) invitano ad un incontro personale, magari gratuito, per individuare il problema e poi suggerire pratiche alternative. Questi personaggi si fanno generalmente pagare a caro prezzo per arrecare in realtà ulteriori danni. Per convincere della bontà del loro operato e delle loro intenzioni, offrono talvolta gratuitamente il primo consulto per sedurre il cliente e creare un rapporto di dipendenza che frutti nel tempo.

L’apparenza è spesso quella di persone benevole, pacifiche, comprensive, disponibili e che vogliono sinceramente aiutare gli altri, ma in realtà la loro falsità ha come unico obiettivo quello di arricchirsi alle spalle degli ingenui clienti. Al sorriso ed alla frase di conforto si oppone sovente il rituale diabolico che svolgono la notte all’insaputa dei loro frequentatori.

Viene magari detto che il cliente ha ricevuto un maleficio e che solo loro sono in grado di sfasciarlo in cambio di lauti compensi, oppure promettono di poter facilmente guarire da una malattia o da una insormontabile difficoltà della vita.
A volte, se il mago è un vero consacrato a Satana, può riuscire realmente a “sospendere” la malattia. Ciò si verifica affinché i clienti credano fermamente nei suoi poteri e siano stimolati a tornare altre volte. La malattia si presenterà tuttavia di nuovo e con maggiore forza, o comunque trasformata in qualcos’altro di peggiore (sul piano fisico, psichico o spirituale).

Tutto ciò perché, sebbene non apertamente, costoro praticano vera e propria magia (bianca, nera o rossa non fa differenza, l’origine è sempre diabolica).

Questi sedicenti fautori di bene possono facilmente giocarsi l’ingenuità delle persone rovinandole spiritualmente, fisicamente, ed economicamente. Anche semplici pratiche come versare dell’olio in una bacinella d’acqua per interpretarne i segni, l’uso del pendolino, la lettura della sfera di cristallo o dei fondi del caffè, l’uso della piramide energetica o cose simili sono veri e propri rituali che spesso coinvolgono forze occulte.

Sovente recitano frasi magiche mescolate a preghiere tradizionali per convincere della bontà delle loro azioni o consegnano strani oggetti da mettere sotto il cuscino per prendere sonno. Per loro non fa alcuna differenza invocare Dio od evocare il Diavolo, in quanto in entrambi i casi il loro approccio, puramente magico, è finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Viene spesso consigliato anche un uso improprio degli elementi religiosi come l’acqua santa, che, ad esempio, deve essere raccolta da sette chiese differenti per essere poi spruzzata in specifici punti della casa… oppure vengono consegnate candele da accendere in determinati periodi o giorni, o sacchettini ed amuleti da portare addosso per attirare la fortuna e proteggere dal male. A volte tirano in ballo nei loro discorsi anche la Madonna ed i Santi e magari espongono qualche foto e immagine sacra …

Molti dicono di essere in comunicazione diretta con qualche angelo, anima di defunto o santo (il più menzionato è Padre Pio) ma il vero filo conduttore è sempre la menzogna.

Quando hanno raggiunto l’età matura, fra i quaranta e i cinquanta anni, gli operatori dell’occulto si preoccupano di trasmettere ad un successore il segreto ed i poteri da cui essi dipendono, affinché il dono non vada perduto. Viene trasmesso ad un unico successore che è stato scelto, più raramente a due eredi, poiché il tutto rischierebbe di perdere il velo di mistero che lo ricopre. In campo occultistico, l’iniziazione misteriosa è un elemento essenziale del potere e della credibilità sociale. Colui che ha ricevuto i poteri si assume con ciò il dovere di esercitarli a sua volta affinché non si affievoliscano e di trasmetterli perché non vadano perduti.

In occasione della trasmissione dei poteri viene anche consegnato il cosiddetto “libretto del comando”, considerato come una sorta di “lampada di Aladino satanica” contestualizzata in un libro e contenente un’iniziazione alla magia cerimoniale ed all’evocazione degli spiriti. A volte, può trattarsi semplicemente di un diario segreto redatto dal mago e contenente una raccolta di formule magiche con vari consigli.

Gli operatori dell’occulto sono quindi influenzati nelle loro azioni da entità spirituali maligne (anche se non sempre si considerano veri e propri adoratori di Satana) ed i loro poteri possono potenzialmente sconvolgere ed ammaliare l’ingenuo cliente che finisce per vedere nel mago l’unico punto di riferimento. Per convincere i malcapitati vengono spesso rivelati fatti nascosti sulla vita della persona, consigliate particolari abitudini e comportamenti, o viene incitato all’odio verso parenti che dichiarano responsabili di qualche difficoltà o maleficio ricevuto.

La conseguenza non può essere che un graduale ed inesorabile distaccamento dalla vera religione e da tutto ciò che può realmente portare alla risoluzione dei propri problemi. Il mago diventa l’unica e più importante guida in grado di indirizzare l’altrui vita e risolvere ogni problematica che possa emergere.

Tra i diversi tipi di oggetti che gli operatori dell’occulto cercano di consegnare a caro prezzo al cliente, indicandoli come indispensabili per proteggere dalle negatività ed attirare la buona sorte, possiamo trovare:

– candele, spesso colorate e con significati e funzioni diverse;
– amuleti, vari oggetti di origine naturale (denti di squalo, conchiglie, malachite, ossa, cristalli, piume, vischio, ecc.);
– talismani, preparati appositamente con un preciso intento ed uso del cliente (spesso composti da più elementi messi insieme);
– pentacoli, figura simbolica che sintetizza un’intera dottrina mediante disegni, segni e lettere. Celebre è la stella a sei punte o “sigillo di Salomone” o il quadrato magico Sator.

Accettare, acquistare ed indossare oggetti di questo tipo comporta una spesa inutile (spesso molto gravosa) e spiacevoli conseguenze legate a fenomeni di disturbo ed infiltrazione spiritica (a prescindere dall’uso che ne viene fatto e dal risultato che ne consegue).

In realtà solo Gesù e la sua Chiesa possono aiutare, guidare, proteggere e liberare dagli influssi malefici che disturbano ed opprimono l’uomo nella vita quotidiana. Solo Dio nella sua onnipotenza è sovrano di tutte le cose create, visibili ed invisibili. Solo affidandosi a lui ed abbandonandosi filialmente nelle sue mani possiamo raggiungere la vera pace e la liberazione dai nostri nemici spirituali, anche se a volte il percorso può risultare lungo, faticoso e difficoltoso. E’ poco utile, anzi dannoso, impegnarsi in un’estenuante e sterile ricerca del miglior mago in grado di risolvere definitivamente e velocemente i propri problemi. Spesso questa fase segue quella della ricerca del migliore prete che non ha conquistato i risultati desiderati. Spesso infatti anche il ministro di Dio viene visto come una sorta di stregone dotato di particolari poteri.

L’affidamento a Dio, unito ad un radicale cambiamento di vita, alla rinuncia al peccato ed alla reale apertura allo Spirito Santo, rappresenta il punto di svolta, il cardine di molte vite che sono passate da una fase di disperazione ed angoscia ad un’altra di pace e di filiale speranza. Tutto ciò che è alternativo e promette risultati rapidi e infallibili è soltanto uno specchietto per le allodole.

I guaritori di campagna e la magia popolare

La medicina popolare ha sempre rappresentato, fin dall’antichità, un sistema di difesa della salute sia in senso preventivo che in senso terapeutico. La figura del guaritore coinvolge attraverso i suoi riti la comunità e la famiglia. In ambito rurale, le cause delle malattie sono spesso state ricercate in elementi esterni che l’ammalato tende a personificare, come nella possessione, negli invasamenti, nel malocchio, nelle fatture oppure attraverso una caduta delle sue difese personali.

Tra le terapie preventive più utilizzate rientrano i rituali con gli amuleti, i portafortuna, gli “abitini” (sacchetti magici con contenuto ibrido dato dai simboli legati alla religione, es. un frammento della stola del prete o un pezzo della corda di una campana, con chicchi di grano, di riso, erbe miracolose, coda di lucertola), che inducono forti suggestioni nel soggetto che li utilizza.

Le malattie curate dai guaritori sono assai specifiche: il fuoco di Sant’Antonio, gli orzaioli, i porri, le storte, le sciatiche, i vermi dei bambini, la erisipela ed i vari problemi agli animali.

A volte, il guaritore di campagna risulta essere anche un pranoterapeuta e sensitivo, aumentando ulteriormente la sua notorietà tra i suoi compaesani che si rivolgeranno a lui in maggior numero.

Rituali pagani di duemila anni fa si sovrappongono a quelli cristiani, tanto che i guaritori di campagna usano spesso immagini o medagliette raffiguranti Santi o ricorrono alla gestualità religiosa come il segno della croce ripetuto più volte (spesso tre, ritenuto numero magico) per la cosiddetta segnatura della parte malata. Il terapeuta, analogamente allo sciamano delle società primitive, racchiude insomma una duplice funzione: quella religiosa (di intermediazione tra il mondo reale e l’aldilà) e quella curativa.

La Chiesa ufficiale mostra da sempre scetticismo ed avversione per questo tipo di credenze, nonostante la fede religiosa sia un elemento essenziale presente nel guaritore e venga richiesta a chi riceverà una segnatura. Qualche sacerdote, comunque, figlio o parente di guaritori, nonostante le proibizioni ecclesiastiche, mostra tolleranza o a volte crede a questo genere di cose.

Racconta una donna, prescelta dalla nonna per tramandare quest’arte: “Quando fui battezzata dentro le fasce la nonna nascose quello che serve per segnare: un tralcio di vite per le storte, i fiori per gli occhi, i chicchi d’orzo e di riso per i porri, un filo nero infilato in un ago per l’orzaiolo. Tutti questi strumenti nascosti nelle fasce sono stati battezzati con me e penso che anche i miei fratelli li avessero”.

Se questo rituale non veniva svolto il bambino non poteva ricevere la virtù, che doveva risalire dal momento del battesimo ed essere completata quando “l’erede” era abbastanza grande da poter tenere a mente le formule segrete ed essere sicuri che non le svelasse a nessuno.

La “consegna” della formula rituale probabilmente ancora oggi, come nel passato, avviene la notte di Natale, considerata magica per eccellenza. Il guaritore sceglie la persona a cui svelare le parole segrete e quest’ultima deve ripeterle dentro di sé fino a memorizzarle; niente può essere pronunciato o messo per scritto.

Predestinati a questo tipo di sorte, erano anche coloro che “nascevano con la camicia”. Questa metafora che ancora oggi sta a significare “nascere fortunati”, deriva in realtà dal mancato distacco del sacco amniotico fetale (la camicia appunto) al momento della nascita. Nascere vestiti veniva ritenuto segno di particolare fortuna e soprattutto di particolare virtù, per esempio quella di guarire. Quando dunque un bambino nasceva vestito, si provvedeva immediatamente a rompere il sacco perché il piccolo potesse tirar fuori la testa e respirare, e poi prima ancora di vedere se era maschio o femmina lo si investiva del potere di segnare questa o quella malattia: il che avveniva a volte attraverso un piccolo rito che consisteva nel pronunciare certe formule e preghiere, dopo aver messo in mano al neonato un oggetto che simboleggiava la malattia che si voleva che curasse: un carbone per il fuoco di S. Antonio, un baco da seta per i vermi e così via. Parole e segno venivano poi insegnati al bambino appena era in grado di capire. Oggi naturalmente ciò non accade più per l’intervento ostetrico che separa il bambino dalla membrana amniotica aderente al suo piccolo corpo.

Il materiale usato per la magia di campagna è costituito da oggetti semplici: vegetali come i fiori, gli steli di grano, i rami, oppure il pane, il vino o la celebre goccia d’olio versata in una bacinella d’acqua contro il malocchio.

A tal proposito ci ricorda Sant’Agostino:

“Ecco a quali mali si lasciano trascinare i cristiani tiepidi, i quali, mentre vogliono ricevere la salute fisica, non temono di commettere sacrilegi così nefandi. Infatti chi ascolta questi tali consiglieri del Demonio, ripudiando Cristo sappia che così fa un patto con il Diavolo” (Sant’Agostino, “Sermo” 280 – PL46,2273)

Fonte:

diosalva.net/operatori-occul…