L'angelo custode esorta Santa Gemma a offrire ogni patimento al Signore per le anime del purgatorio

t.me/IstruzioneCattolica
Eccomi giunta al 6 agosto. I giorni passano, e io eccomi sempre nell'abisso del mondo.
Stasera, l'angelo custode, mentre facevo le preghiere del-la sera, mi si è avvicinato, e battendomi sopra una spalla mi ha detto: « Gemma, come mai tanta svogliatezza per la pre-ghiera? A Gesù gli dispiace». «No», ho risposto, «non è svogliatezza: sono due giorni che non mi sento bene». Ha soggiunto: « Fai il tuo dovere con applicazione, e vedrai che Gesù ti amerà ancora di più ». è stato un momento zitto, poi mi ha dimandato: « E confratel Gabriele? ». « E non lo so ». « Quanto tempo è che non l'hai veduto? ». « è tanto tanto tanto ». « Ma stanotte Gesù te lo manda ». « Come? Stanotte no, disubbidirei: di notte non vuole il confessore». O con quanto desiderio l'avrei voluto! Ma volevo obbedire. Lo pregai che me lo mandasse di giorno e presto, affinché po-tessi scrivere quella lettera a P.G. [Padre Germano]. Mi rac-comandai all'angelo custode che andasse da Gesù a dirgli se gli permetteva di passare la notte insieme con me. Sparì subito.
Avevo terminato le preghiere: andai a letto. Quando eb-be avuto da Gesù il permesso di venire, ritornò; mi di-mandò: «Quanto tempo è che non hai pregato per 1'anime del purgatorio? O figlia mia, ci pensi così poco! Madre Ma-ria Teresa soffre sempre, sai?». Era dalla mattina che non avevo pregato per loro. Mi disse che avrebbe piacere che ogni cosetta piccola che soffro la regalassi alle anime del pur-gatorio. « Ognì piccola pena, loro le solleva; anche ieri e og-gi, se tu avevi offerto per loro quel poco ». Ma risposi un po' meravigliata: «Mi sentiva il corpo; e che i dolori di corpo sollevano le anime del purgatorio? ». « Sì », mi disse; « sì, fi-glia: ogni più piccolo patimento le solleva». Gli promisi al-lora che da quel momento ogni cosa avrei offerto per esse. Soggiungeva: «Quanto soffrono quelle anime! Vuoi fare qualche cosa stanotte per esse? Vuoi soffrire?». «E che co-sa? », gli dissi; « è lo stesso soffrire di Gesù nel giorno di ve-nerdì? ». « No », rispose. « Di Gesù non sono; saranno dolo-ri corporali». Io dissi di no, perché fuori di giovedì e di venerdì Gesù non vuole; le altre notti vuole che dorma. Ma siccome le anime del purgatorio, e in particolare madre Ma-ria Teresa, mi sta molto a cuore, gli dissi che un'ora volentie-ri avrei patito.
Gli bastarono queste parole, ma vedeva bene che facen-do questo avrei disobbedito; mi ha lasciata dormire. Stamattina, quando mi sono svegliata, era sempre presso di me; mi ha benedetto ed è andato via.

Dal suo Diario spirituale