ESORCISMI E MAGIA - Intervista a Padre Gabriele Amorth

Ci sono esorcisti più forti ed esorcisti più deboli, o l'uno vale l'altro?
La differenza tra un esorcista e un altro c'è, è innegabile. Dipende da fattori d'indole spirituale (l'intensità di preghiera, di unione con Dio, di sacrifici; oso dire: la santità) e da fattori umani quali l'esperienza, l'intelligenza, la cultura specifica, l'intuizione... Non è però facile valutare questi fattori e ogni confronto sarebbe errato perché solo Dio è giudice. Giustamente un esorcista francese, rispondendo al suo vescovo che gli aveva posto questa domanda, gli ha fatto l'elenco delle cose nuove che aveva imparato, anno dopo anno, durante l'esercizio di questo ministero; in sostanza ha voluto dire: posso solo confrontarmi con me stesso, e ho visto che ho sempre da imparare, ma ho anche visto i vantaggi dell' esperienza.
Non dimentichiamo inoltre che, in questo settore, giocano molto anche altri fattori: l'impegno di fede e di preghiera della persona colpita e dei suoi cari; la fede nell'intercessione della Chiesa e quindi l'accostarsi all'esorcista come ad uno strumento di Dio, attraverso l'incarico ricevuto dal suo vescovo. Ho anche notato che certi esorcisti sono più efficaci con un certo tipo di mali malefici, altri lo sono con un altro tipo di mali. Ma è poi sempre il Signore che decide e che concede la grazia del risultato all'uno o all' altro, come lui vuole, perché si debba a lui solo ogni rendimento di grazie.

Che differenza c'è tra un mago e un esorcista?
Il mago, quando è un vero mago e non un semplice imbroglione, agisce con la forza di Satana; l'esorcista agisce con la forza del nome di Gesù e l'intercessione della Chiesa.

Come dobbiamo regolarci di fronte a tanti non esorcisti che benedicono: sacerdoti, suore, laici?
Tutte le preghiere sono efficaci, purché fatte con fede, con umiltà, con carità (quindi senza nessun interesse materiale), senza stranezze. Pregare gli uni per gli altri è certamente una raccomandazione che ci viene da Dio. Ognuno può farlo conforme al suo sacerdozio: derivante dal battesimo o più ancora se si tratta di sacerdozio ministeriale. È ottima cosa che i sacerdoti benedicano; dovrebbero farlo molto di più.
È evidente che si tratta in questi casi di preghiere private, che niente hanno a che fare col sacramentale dell'esorcismo. Poi bisogna guardare ai frutti. Conosco tanti che pregano o benedicono con efficacia; conosco anche tanti che si sono fatti una fama da san toni, mentre non sono altro che imbroglioni o ipocriti, quando non sono addirittura dei maghi. Non possiamo pretendere che sia 1'autorità ecclesiastica a pronunciarsi in tutti i casi; sono troppi e neppure meritano una considerazione di carattere ufficiale. Dobbiamo essere noi ad avere buon senso e a saperci regolare; dovrebbero i parroci essere in grado di dare i consigli appropriati ai singoli casi che prendono piede nelle loro parrocchie.

Il fatto di non trovare esorcisti o esorcisti validi spinge ad andare dai maghi. È peccato? E se si viene davvero guariti?
Purtroppo la difficoltà è reale; ma c'è anche la tendenza, da parte di molti, a voler ricorrere ad un esorcista quando non ce n'è nessun bisogno, perché bastano i mezzi comuni di grazia. In ogni caso ricorrere ai maghi è un peccato di superstizione, che trasgredisce il primo comandamento, ed è espressamente condannato dalla Bibbia. E se il mago guarisce davvero? L'esperienza m'insegna che si tratta, il più delle volte, di guarigioni provvisorie, che lasciano poi il posto a mali maggiori. In ogni caso: disgraziata quella persona che viène guarita da un mago, ossia da uno collegato con Satana. Essa contrae a sua volta un legame sia col demonio sia col mago. E si tratta di legami con dure conseguenze, per cui è poi molto faticoso spezzarli.

È peccato andare da cartomanti?
È peccato di superstizione, che può essere più o meno grave, secondo i casi. Ad esempio, uno va a farsi fare le carte per la pura curiosità di sapere che cosa gli viene detto; è una venialità; e si espone a rischi di continuità, di aggravamento. Sono solito dividere i cartomanti in tre categorie: gli imbroglioni, che fanno soldi alle spalle degli ingenui; coloro che hanno un qualche potere paranormale e si servono delle carte per fame uso, come un rabdomante fa uso della bacchetta per trovare l'acqua; in questo caso non c'è né colpa né danno, purché si stia nei limiti dovuti (ad esempio, è impossibile predire il futuro); ci sono infine i cartomanti che praticano con le carte magia unitamente a divinazione, e allora c'è da ripetere quanto si è detto sopra, circa la magia.

Si può fare un esorcismo a una persona lontana, a sua insaputa?
Si può farlo. Ho già detto che spesso esorcizzo per telefono e con efficacia; altre volte faccio esorcismi (ossia preghiere!) per quelle persone più colpite che si rivolgono a me, anche a loro insaputa, soprattutto alla sera. Quello che non si può fare è esorcizzare contro la volontà di una persona: i suoi doni il Signore li offre, mai li impone. Ad esempio, mi è capitato spesso di sentirmi raccomandare persone che i familiari ritengono indemoniate; ma non pregano, non vanno mai in chiesa, I non credono e mai accetterebbero di farsi benedire da un sacerdote. In questi casi si può solo pregare.

Un esorcista si può sbagliare? Ho portato un mio parente da un esorcista che non gli ha trovato niente. Ma il suo comportamento è tale da far supporre una presenza malefica e un sensitivo afferma che è vittima di una fattura.
È possibile che un esorcista si sbagli. In un caso come quello esposto consiglierei di sentire il parere di un altro esorcista. Non dimentichiamo però che ci sono dei maniaci, ci sono di quelli che vanno da un esorcista all'altro, finché non trovano qualcuno che dica ciò che vogliono loro. Qui ci vuole un bravo medico; oppure una serie di preghiere di liberazione dalle manie specifiche, se il soggetto si presta a collaborare.

Quali sono i principali ostacoli che incontra un esorcista?
Sono tanti. Ostacoli per fare una diagnosi, anche con l'aiuto di medici specialisti. E se si riscontra un male malefico, molti ostacoli derivano dalla scarsa collaborazione del paziente: occorre una sincera conversione a Dio, una vita di grazia, tanta preghiera e frequenza ai sacramenti. La gente è pigra; ha spesso la tendenza alla passività: "Padre, mi liberi dal demonio"; "No. Sei tu che ti devi liberare. lo posso solo aiutarti e indicarti i mezzi". Talvolta ci sono impedimenti alla grazia: difficoltà a un sincero perdono di cuore, a cambiare vita se si è radicati in uno stato di peccato; difficoltà a spezzare certi legami col maligno che richiedono di spezzare
certi legami umani: amicizie peccaminose, vizi radicati... Il compito dell'esorcista è fondamentalmente quello di portare le anime a Cristo: è lui il liberatore. Tutto ciò che ostacola una vita di unione con Dio è di ostacolo per l'opera degli esorcisti.
Diodoro
@berghy Si chiama Naturalismo Massonico: "Bene e Male sono due facce della STESSA MEDAGLIA". Chiedo scusa per la bestemmia
berghy
I nostri vescovi dovrebbero regalarci esorcisti ,ne abbiamo veramente bisogno ! Mi pare che del demonio se ne parli poco , anzi ! Tutto viene riposto con " cura " dentro la culla della Misericordia !