gentile
@padrepasquale lei ha dei seri problemi e non sto giudicando la sua fede personale, ma da quello che dice lei è in pieno sincretismo religioso e sta riconoscendo che si tratta di un IDOLO ma che va bene, perché lì si prega così....
quindi è normale per lei che si adori buddha (qui suore di
Myanmar per PARCONDICIO vanno una volta alla settimana a curare un altare idolatrico) .... e già, anche queste sono manifestazioni DI DEVOZIONE... e a chi, se ci è lecito sapere?? Per lei la Paha-Mana sarebbe, dunque, la Beata Vergine Maria, da portare in processione come si portano i SANTI cattolici???
Se è sì, fossi in lei, qualche domandina me la farei.... se è no, allora si sta contraddicendo e di brutto...
Le lascio le parole del domenicano Padre Riccardo Barile espresse proprio per condannare quanto sta accadendo con questa dea-madre della fertilità... :È vero, si cita spesso una lettera di san Gregorio Magno († 604) sulla evangelizzazione degli Angli (XI,56 del 18.7.601), che permette di continuare l’uso festivo di costruire capanne di frasche e consumare banchetti presso i luoghi sacri, però Papa Gregorio: a) se raccomanda di non abbattere i templi, prescrive di abbattere gli idoli; b) è preoccupato che tutte le usanze cultuali siano cristianizzate in modo esplicito; c)
almeno per tre volte dice che quanto si praticava prima da parte di quelle popolazioni era culto dei demoni.
L’INELIMINABILE CATEGORIA DELLA PRESENZA DEL DEMONIONei testi precedenti – cfr san Gregorio Magno e CCC 844 – per ben due volte è comparso un convitato di pietra: il demonio! È comparso anche a me il giorno dopo, sabato, quando ho trovato nelle letture della Messa le parole: «Avete irritato il vostro creatore, sacrificando a demoni e non a Dio» (Bar 4,7), cfr anche gli israeliti che «hanno sacrificato a demoni che non sono Dio» (Dt 32,17). Nel NT un idolo e la carne a lui sacrificata valgono qualcosa? «No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demoni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demoni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni» (1Cor 10,20-21).
Dunque un culto diverso e segni cultuali diversi sono opera e vittoria del demonio. L’antichità cristiana talvolta ha parlato nello stesso senso: i demoni sponsorizzarono uomini divinizzandoli (gli dèi greco romani ma perché no gli antenati dei primitivi?), usarono parole delle Scritture e di Gesù Cristo per ingannare, scimmiottarono i sacramenti cristiani: così san Giustino († 165) in
Apologia I 26,1; 54; 62,1. Taziano il Siro († 180) confessa: «Ho esaminato ogni sorta di riti religiosi istituiti da effeminati e da androgini, ho trovato (…) altrove altri demoni che fomentano eruzioni di cattiveria» (
Orazione 29) e Origene († 253) scrive che i demoni usano nomi divini «per essere adorati come lo è il sommo Dio» (
Esortazione al martirio 46). (..)
quando si prendono riti e simboli al di fuori del cristianesimo, quando ci si inginocchia o quasi davanti alla terra, quando si porta in processione una statua di donna incinta e nuda si scherza… con il fuoco. Inutile negarlo.....
Ciò che mi preme sottolineare è che la verità è sinfonica e, a prescindere da quanto accaduto nei giardini vaticani e in Basilica, l’influsso diabolico sui culti non cristiani non può essere azzerato e da questo libera l’evangelizzazione: «Vi siete convertiti dagli idoli a Dio» (1Ts 1,9).....