Francesco I
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L’ordine sovietico dei giornalisti imbavaglia pure i preti. Dopo le assurde sanzioni a Senaldi e Facci di «Libero», sospeso per sei mesi don Livio

La libertà di stampa e di pensiero in Italia è stata cancellata. Chi esprime una opinione diversa da quelle in voga viene sanzionato dall’Ordine dei giornalisti, come se non bastassero le condanne della cosiddetta Giustizia, sempre pronta a minacciare con la galera i cronisti che descrivono, bene o male, la realtà nazionale. Persino Radio Maria, popolare emittente cattolica, è stata zittita dalla commissione disciplinare dell’albo, in primo grado, e da quella romana in secondo. Padre Livio Fanzaga, direttore bergamasco della citata antenna, è stato sospeso dalla professione per sei mesi, durante i quali dovrà tapparsi la bocca nonostante che la Costituzione garantisca a ogni cittadino il diritto di dire ciò che gli garba, ovviamente nel rispetto della legge che vieta calunnie e diffamazioni.
Vittorio Feltri, autore di questo articolo

La libertà di stampa e di pensiero in Italia è stata cancellata. Chi esprime una opinione diversa da quelle in voga viene sanzionato dall’Ordine dei giornalisti, come se non bastassero le condanne della cosiddetta Giustizia, sempre pronta a minacciare con la galera i cronisti che descrivono, bene o male, la realtà nazionale. Persino Radio Maria, popolare emittente cattolica, è stata zittita dalla commissione disciplinare dell’albo, in primo grado, e da quella romana in secondo. Padre Livio Fanzaga, direttore bergamasco della citata antenna, è stato sospeso dalla professione per sei mesi, durante i quali dovrà tapparsi la bocca nonostante che la Costituzione garantisca a ogni cittadino il diritto di dire ciò che gli garba, ovviamente nel rispetto della legge che vieta calunnie e diffamazioni.
Il motivo della punizione non sta in piedi. Il prete criticò aspramente la onorevole del Pd Monica Cirinnà, promotrice del riconoscimento ufficiale delle unioni civili. Per contestarla egli ricorse alla Bibbia, dicendo che la signora, la quale si definisce cattolica, avrebbe dovuto rispondere del suo operato al Padreterno dopo la propria morte. Cosa che per un credente dovrebbe essere scontata. Le parole del sacerdote, prelevate dal testo sacro, non potevano essere offensive per un soggetto che pratica la religione. Da quando in qua il testamento, vecchio o nuovo che sia, può essere interpretato in alcune sue parti quale serbatoio di insulti?
Il motivo della punizione non sta in piedi. Il prete criticò aspramente la onorevole del Pd Monica Cirinnà, promotrice del riconoscimento ufficiale delle unioni civili. Per contestarla egli ricorse alla Bibbia, dicendo che la signora, la quale si definisce cattolica, avrebbe dovuto rispondere del suo operato al Padreterno dopo la propria morte. Cosa che per un credente dovrebbe essere scontata. Le parole del sacerdote, prelevate dal testo sacro, non potevano essere offensive per un soggetto che pratica la religione. Da quando in qua il testamento, vecchio o nuovo che sia, può essere interpretato in alcune sue parti quale serbatoio di insulti?
Il motivo della punizione non sta in piedi. Il prete criticò aspramente la onorevole del Pd Monica Cirinnà, promotrice del riconoscimento ufficiale delle unioni civili. Per contestarla egli ricorse alla Bibbia, dicendo che la signora, la quale si definisce cattolica, avrebbe dovuto rispondere del suo operato al Padreterno dopo la propria morte. Cosa che per un credente dovrebbe essere scontata. Le parole del sacerdote, prelevate dal testo sacro, non potevano essere offensive per un soggetto che pratica la religione. Da quando in qua il testamento, vecchio o nuovo che sia, può essere interpretato in alcune sue parti quale serbatoio di insulti?
Il motivo della punizione non sta in piedi. Il prete criticò aspramente la onorevole del Pd Monica Cirinnà, promotrice del riconoscimento ufficiale delle unioni civili. Per contestarla egli ricorse alla Bibbia, dicendo che la signora, la quale si definisce cattolica, avrebbe dovuto rispondere del suo operato al Padreterno dopo la propria morte. Cosa che per un credente dovrebbe essere scontata. Le parole del sacerdote, prelevate dal testo sacro, non potevano essere offensive per un soggetto che pratica la religione. Da quando in qua il testamento, vecchio o nuovo che sia, può essere interpretato in alcune sue parti quale serbatoio di insulti?
Comunque, don Livio è stato incolpato, come se fosse concepibile che un sacerdote non sia autorizzato ad articolare (...)
(...) un ragionamento a favore o contro qualcuno sulla scorta della Bibbia. Con tutta la buona volontà non riusciamo a capire il senso di un castigo tanto grave inflitto a un prete che predica da prete. Il problema è che l’Ordine è influenzato dalla ideologia conformistica della sinistra ed è rappresentato prevalentemente da progressisti impegnati a rispettare il politicamente corretto, che per loro è una sorta di Bibbia laica. Trattasi di una organizzazione corporativa - medievale - sopravvissuta al fascismo e modificata in peggio dal regime democristiano, il quale nel 1963 burocratizzò gli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti in modo tanto rigido da renderli conventicole simili a cosa nostra nei metodi e nella sostanza. Ai vertici dell’Albo, come avviene in altre categorie, non si trovano nomi di giornalisti importanti, ma di mezze figure che poi si ergono con libidine a giudici di colleghi più importanti, godendo se riescono a incastrarli. Chi non sta in alto cerca di diminuire chi svetta. Se non posso mettermi al tuo livello, ti abbasso al mio.
(...) un ragionamento a favore o contro qualcuno sulla scorta della Bibbia. Con tutta la buona volontà non riusciamo a capire il senso di un castigo tanto grave inflitto a un prete che predica da prete. Il problema è che l’Ordine è influenzato dalla ideologia conformistica della sinistra ed è rappresentato prevalentemente da progressisti impegnati a rispettare il politicamente corretto, che per loro è una sorta di Bibbia laica. Trattasi di una organizzazione corporativa - medievale - sopravvissuta al fascismo e modificata in peggio dal regime democristiano, il quale nel 1963 burocratizzò gli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti in modo tanto rigido da renderli conventicole simili a cosa nostra nei metodi e nella sostanza. Ai vertici dell’Albo, come avviene in altre categorie, non si trovano nomi di giornalisti importanti, ma di mezze figure che poi si ergono con libidine a giudici di colleghi più importanti, godendo se riescono a incastrarli. Chi non sta in alto cerca di diminuire chi svetta. Se non posso mettermi al tuo livello, ti abbasso al mio.
Questa è la logica imperante. Un uomo come don Livio, che ha trasformato una radiolina parrocchiale in una potenza capace di raggiungere ogni angolo della penisola, è una preda che ingolosisce chi dal mestiere ha ricevuto soltanto frustrazioni e nessun successo appagante. Questo mio discorso non è teso ad aumentare la simpatia che suscito nei signori dell’Ordine, ma sono convinto che sia lecito.
Mons. Galantino non corre nessun rischio: egli modifica anche la Bibbia , pur di essere dalla parte dei sodomiti !

Debbo ricordare di essere stato perseguitato nel 2000 allorché non mi presentai a un processo per aver pubblicato su Libero le foto (pecettate) di ragazzi insidiati dai pedofili, e per ritorsione il consiglio disciplinare propose la mia radiazione che, in secondo grado, fu ridotta a semplice censura. Ciò per dire quale fosse l’animo verso di me. Venni processato anche perché ero presidente degli ippodromi milanesi, e assolto avendo fatto presente che Biagi e Montanelli erano stati rispettivamente consiglieri del Bologna calcio e della Fiorentina. Sorvolo sul caso Boffo, che mi costò tre mesi di sospensione. Acqua torbida passata.
La commissione poi se la prese ancora con me - illegittimamente - per la storia della patata bollente, e si accanì sul direttore responsabile di Libero, Pietro Senaldi, censurato. Infine, ma l’elenco sarebbe lungo, Filippo Facci è stato sospeso per due mesi (privato dello stipendio) in quanto gli sta sul gozzo l’islam. Paradossale. Cancellata la libertà d’espressione.
La commissione poi se la prese ancora con me - illegittimamente - per la storia della patata bollente, e si accanì sul direttore responsabile di Libero, Pietro Senaldi, censurato. Infine, ma l’elenco sarebbe lungo, Filippo Facci è stato sospeso per due mesi (privato dello stipendio) in quanto gli sta sul gozzo l’islam. Paradossale. Cancellata la libertà d’espressione.
L’Ordine non fa la guerra solamente alle parole, ma anche alle idee che non digerisce. Andrebbe abolito subito. Ma la politica lo tiene buono perché lo usa come strumento di pressione e di oppressione.
Coloro che non si adeguano siano bastonati.
L'ordine dei giornalisti è una lobby, tra l'altro non serve a nulla ma solo ai giochi di potere dei politici, quindi bisogna abolirlo definitivamente.

Vittorio Feltri