Meditazione di Padre Stefano Manelli sull'Immacolata Concezione

Tratto dalla "Novena all'Immacolata Concezione" del padre Stefano Manelli, fondatore degli FFI

Tra l'Immacolata Concezione e il peccato originale c'è opposizione radicale e totale. L'Immacolata Conce-zione, infatti, è purezza nivea, il peccato originale, invece, è macchia tenebrosa; l'Immacolata Concezione è grazia divina, il peccato originale è disgrazia diabolica; l'Immacolata Concezione è vita per un'eternità beata, il peccato originale è morte per un'eternità senza Dio.

Per capire in qualche modo l'opposizione netta fra l'Immacolata Concezione e il peccato originale può essere utile ripensare alla scena drammatica avvenuta nel giardino dell'Eden, agli albori dell'umanità.

Dopo la caduta di Adamo ed Eva, nostri progenitori, nella colpa originale, l'umanità, privata dello stato felice di grazia e del tesoro della filiazione divina, secondo l'originario piano creativo di Dio, si trovò ridotta allo stato di peccato che la rese figlia dell'ira di Dio (cf Ef 2,3).

A questo punto, il capovolgimento della situazione provocò, per i Progenitori e per la loro discendenza, la cacciata dal Paradiso terrestre, con la chiusura della porta del Paradiso celeste, con la conseguente condanna ad una vita amara e triste, destinata soltanto alla per-dizione nell'inferno eterno del «serpente».

Grazie alla sua misericordia, però, Dio presentò il suo piano di Redenzione per la povera umanità profetizzando, appunto, due nuovi Progenitori - una nuova Eva ed un nuovo Adamo - che avrebbero espiato la colpa dei primi Progenitori, in opposizione vittoriosa al serpente infernale. Fu allora che risuonarono le parole divine dirette al serpente: «Porrò inimicizia fra te e la donna, fra il tuo seme e il sito seme, essa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai al calcagno» (Gen 3,15).

L'inimicizia fra il "serpente" e la "Donna" si presenta chiara e netta. Altrettanto chiara e netta si presenta la vittoria. Tra il «serpente» e la «Donna», cioè, non vi
è solo «inimicizia», che comporta lotta e scontro, ma vi è anche la vittoria della «Donna» che, per la virtù del Figlio, «schiaccia» la testa al serpente.

La «Donna» e il «serpente» che si contrappongono rappresentano appunto la contrapposizione fra l'Immacolata Concezione e il peccato originale. Essi sono in opposizione irriducibile, ed è quella l'opposizione che si prolunga, potrebbe dirsi, e si fa presente dolorosa-mente anche in ogni uomo impegnato in quella lotta drammatica fra la «carne e lo Spirito», che è descritta così bene da san Paolo (cf Gal 5,17).

La «Donna» ha la potenza divina, il «serpente» ha la potenza satanica; la «Donna» è tutta luce di innocenza celeste, il «serpente» è il «principe» delle tenebre infernali (cf Gv 12,13); la «Donna» è «piena di grazia» (Lc 1,28), il «serpente» è pieno di peccato; la «Donna» è genitrice della vita, il «serpente» è «omicida fin dal-l'inizio» (Gv 8,44).

In conclusione, si può forse sintetizzare il tutto, dicendo che nella «Donna» si impersona l'Immacolata Concezione e ogni grazia, mentre nel «serpente» si impersonano il peccato originale ed ogni peccato.
«Ella ti schiaccerà la testa!»

Appare evidente, in realtà, la contrapposizione di-retta fra 1' Immacolata Concezione e il peccato; e la contrapposizione non riguarda soltanto il peccato originale, ma qualsiasi peccato, di ogni genere. Con l'Immacolata Concezione di Maria, infatti, inizia il piano salvi-fico di Dio ricco di misericordia (cf Ef 2,4) nei riguardi del povero genere umano ridotto a "figlio dell'ira" di Dio (Ef 2,3) per la miseranda caduta dei progenitori.

L'Immacolata Concezione, di fatto, è stata la gran-de «nemica» di satana, è stata Colei che con il suo Figlio, e per la potenza del suo Figlio, schiaccia la testa al serpente con il suo «piede immacolato», com'è det-to espressamente nell'Enciclica Ineffabilis Deus, per la definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione.

Con quale speranza e fiducia, quindi, i nostri po-veri Progenitori avranno pensato a questa vittoriosa «nemica» del serpente, Genitrice del Redentore Divino e Madre Corredentrice dell'umanità redenta? Con quanta speranza e fiducia l'avranno attesa, pregando e sospirando di giorno in giorno? La testa del serpente schiacciata dal piede dell'Immacolata Corredentrice in virtù dei meriti di Cristo Redentore - «essa ti schiaccerà la testa» - era la visione confortatrice della vitto-ria di Dio sul demonio, della vittoria della grazia sul peccato.

Nella vita del beato Guglielmo Chaminade, grande apostolo di Maria santissima, si legge che, da vecchio, diventato cieco, quando lo portavano vicino alla statua dell'Immacolata, che si trovava in fondo al viale del giardino del convento, posava ogni volta le sue mani sul piede dell'Immacolata che schiaccia la testa al serpente, e ripeteva con forza: «Questo piede ti schiaccia e ti schiaccerà sempre la testa!».

L'Immacolata Corredentrice, in virtù di Cristo Redentore, è la nostra vittoria sul demonio e sulla morte, sull'errore e su ogni male. Ricordiamolo sempre, a nostro sostegno e conforto, rinnovando ogni volta la no-stra gratitudine verso di Lei.
Tempi di Maria
BUONA SOLENNITA' A TUTTI, ANCHE SE CON UJN PIZZICO I RITARDO...