Stat Crux
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LACRIME DI COCCODRILLO

Così, a caldo, mentre ho davanti le sconvolgenti immagini di Notre-Dame che brucia, con vari commentatori nello studio televisivo che si avvicendano ad esprimere tutta la loro afflizione (c'è anche Monsignor Vincenzo Paglia), vado a ripescare un episodio avvenuto nella stessa Cattedrale pochi anni or sono. Veniamo al fatto: il 12 febbraio del 2013, per festeggiare la rinuncia di Benedetto XVI, nove Femen (il famigerato gruppo femminista ucraino) fanno irruzione come mamma le ha fatte (ça va sans dire!) nella quasi millenaria Chiesa, prendendo a bastonate "un’antica campana coperta di lamina d’oro, esposta in occasione degli ottocentocinquant’anni della cattedrale. In compenso, i guardiani della cattedrale che avevano tentato di fermarle sono stati condannati a varie ammende, dai trecento ai mille euro, perché avrebbero usato modi troppo spicci. Qualcuno penserà che alle Femen sia stato contestato, per quella performance di fronte a centinaia di fedeli annichiliti, qualcosa di simile all’oltraggio, alla profanazione, all’incitamento all’odio religioso o anche solo agli atti osceni in luogo pubblico. Ingenui. Nella patria dei Lumi, le esuberanti ragazzacce hanno dovuto solo rispondere di danneggiamento di beni materiali – unica accusa formulata dal comprensivo pubblico ministero – e alla fine nessuno se l’è sentita di attribuire alle loro bastonate i segni visibili sulla preziosa campana".
Di fronte a tale inqualificabile episodio, che io ricordi, nessuno degli odierni soloni che esprimono oggi "viva costernazione" s'è reso conto che quel gesto feriva profondamente la pietà, l'arte, la cultura, l'anima, non solo francesi ed europee, ma universali che si erano fatte ricami di pietra, marmi, bronzi, vetrate, legni venerandi in due secoli di lavoro.
Ora che la malasorte o un gesto criminale (saranno le indagini a dircelo) hanno portato materialmente a compimento l'auspicio delle sciagurate ragazzotte dell'est, dobbiamo sorbirci le ipocriti geremiadi di chi, forse allora, non fu troppo dispiaciuto della spacconata.
Un'ultima considerazione: si doveva proprio invitare nello studio televisivo il committente dell'osceno e sacrilego affresco sodomitico nella Cattedrale di Terni per commentare la triste sorte di una delle più alte espressioni dell'arte e della pietà cristiana?
(Le parti in neretto corsivo sono state estratte da un articolo di Nicoletta Tiliacos per "Il Foglio")
ricgiu
✍️ Il pensiero dominante che ha voluto nel 1960 nascondere all'Umanità il terzo Segreto di Fatima riterrà opportuno anche non rivelare l'eventuale matrice terroristica se questa sarà ritenuta interferenza con i propositi mondialisti della globalizzazione.
alda luisa corsini
😡 👏