Il 13 luglio 1917, l'apparizione più importante della Madonna a Fatima

Tutti pensiamo sempre alla ricorrenza del 13 maggio (1917, ndr) o, al massimo, a quella del 13 ottobre, l’ultima, quando avvenne il celeberrimo miracolo della danza del sole dinanzi a 70.000 persone. Ma, in realtà, di quelle sei apparizioni la più importante, la più decisiva, fu quella del 13 luglio, quando ai tre pastorelli la Madre di Dio volle rivelare il grande segreto, suddiviso in tre distinte parti: la visione fisica, materiale, dell’inferno, descrittoci in maniera terribile da suor Lucia come oceano di fuoco dove nuotano le anime dei dannati; l’annuncio delle catastrofi del XX secolo; e quello che è rimasto nella memoria collettiva come il celeberrimo “terzo segreto di Fatima”.

Anzitutto, andando contro ogni pur minimale logica pedagogica moderna, la Vergine fece vedere di colpo, “senza preavviso”, l’inferno a tre poveri bambini piccoli. Mostrando così di avere zero rispetto umano, zero interesse per le moderne teorie pedagogiche, ma immenso amore per le anime dei bambini e di tutta l’umanità. Quindi, rivelò la prossima fine della Grande Guerra, la futura guerra mondiale e i castighi correlati se gli uomini non fossero tornati a Dio. E aggiunse che sarebbe stata la Russia a spargere nel mondo i suoi errori, chiedendo per questo la consacrazione della stessa al suo Cuore Immacolato da effettuarsi dal papa in unione con tutti i vescovi del mondo e concludendo però con l’annuncio della futura conversione della Russia medesima. Ovvio quindi il riferimento al comunismo incipiente e questo proprio in contemporanea con l’affermazione del bolscevismo nel 1917; e la misteriosa speranza sulla Russia stessa, che evidentemente ha giocato e giocherà un ruolo speciale nella storia degli ultimi tempi, nel male e nel bene. Infine, il cosiddetto terzo segreto.

Come tutti sappiamo, questo testo è stato rivelato il 26 giugno 2000 a Fatima, presenti le quattro cariche più importanti della Chiesa di allora: il pontefice Giovanni Paolo II – che volle far credere che il segreto si fosse compiuto con l’attentato del 13 maggio 1981, sebbene in nulla corrispondesse al quadro tragico descritto da suor Lucia, a partire dal fatto che egli non morì in quell’attentato; il Prefetto della Congregazione della Santa Fede cardinale Ratzinger, che si prestò a questa interpretazione svolgendo una lunghissima e complicatissima prolusione che aveva come scopo quello appunto di dare solidità teologica alla improponibile versione del pontefice; il Segretario di Stato Angelo Sodano e il cardinale Tarcisio Bertone. Una volta divenuto pontefice, Ratzinger smentì se stesso, affermando pubblicamente che “sbaglierebbe chi credesse che Fatima sia conclusa”. Ovvero, esattamente il contrario di quanto lui e Wojtyla avevano sostenuto quel 26 giugno 2000.

Fin subito dopo la rivelazione del Terzo Segreto, molti furono coloro che non crederono alla veridicità del testo, in quanto, da sempre, era evidente che questa terza parte riguardasse la crisi della Chiesa e non semplicemente una catena di sciagure. Del resto, il fatto stesso che invece il pontefice istitutore del Concilio e i suoi successori per ben 40 anni – ovvero, l’intera epoca del postconcilio – si fossero guardati bene dal rivelarlo; ma, soprattutto, il disastro quotidiano della fede, della teologia, della liturgia, della morale, all’interno della Chiesa stessa; dimostravano chiaramente che il segreto non poteva non concernere la crisi della Chiesa. Inoltre, quella frase fatidica, “Il Portogallo non perderà il dogma della fede”, non può essere messa lì a casaccio: era troppo invitante verso tale interpretazione. Così, vi fu chi non credé al testo e vi fu chi disse che il testo è vero, parte integrante del segreto, che però certamente non fu rivelato appieno. Ovvero, fu omessa volutamente la parte riguardante la crisi della Chiesa, terminante appunto con il riferimento al Portogallo. E, ovviamente, con la promessa del trionfo del Cuore Immacolato nella storia umana.

Chi scrive, fin da subito, aderì a questa seconda interpretazione. La parte nota del segreto è a mia opinione vera perché, parlando comunque di sciagure, guerre, morti, stragi,vesecovi uccisi (di cui uno “vestito di bianco”: interessante e inquietante notazione, vero?), penitenza, sangue raccolto dall’angelo, ecc. ecc., è chiaro segno dell’apocalittica tradizionale, perfettamente in linea con tutte le rivelazioni celesti classiche. Insomma, per essere più chiari: se l’avessero inventato di sana pianta, lo avrebbero inventato differente, più adatto alla Chiesa conciliare e al cristianesimo beota odierno. Inoltre, quella croce di sughero, le frecce, ecc., sono elementi molto strani, che non fanno pensare a un’invenzione umana. Ma proprio per questo resta il fatto imperdonabile che ancora oggi il segreto non sia stato interamente rivelato. Del resto, come il lettore saprà, in questi anni sono stati scritti libri importanti che sostengono e chiariscono questa visione delle cose. Né è mai stata fatta la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato da parte del papa in unione con tutti i vescovi del mondo. Sono state fatte varie consacrazioni, ma sempre e solo dal papa o da un gruppo di vescovi. E comunque del mondo, ma mai della Russia nello specifico.

D’altro canto, è fuori di dubbio che la Russia di oggi non è più la Russia bolscevica. Ma non è solo questo il punto. Il punto più grave è che quelli che ieri erano ritenuti i “buoni” sono i cattivi di oggi, e la Russia non rientra più, oggi, in questa categoria, ma anzi è da essa odiata. Che siano gli USA (specie quelli liberal), che sia la UE, che sia la finanza internazionale. Troppo è cambiato oggi nel quadro della politica internazionale.

Il terzo segreto, insomma, terror panico del clero odierno, deve ancora avverarsi, come è ovvio che sia e come perfino Benedetto XVI ha ammesso. Sia nel suo aspetto tragico come descritto da suor Lucia, sia nel suo aspetto ancora occultato, ovvero nella crisi della Chiesa. Non nel senso che questa debba ancora cominciare: non solo è ormai vecchia di almeno 50 anni (ma chi si intende di queste cose sa bene che è ancor più vecchia), ma ha raggiunto, oggi, livelli di parossismo dissolutorio inimmaginabili, che si aggravano progressivamente e lasciano già capire quali saranno gli esiti ultimi se Dio non interviene. Stiamo insomma vivendo, a poco più di cento anni esatti da quel 13 luglio 1917, la follia generale della morte di un intero mondo e di un’intera società. Perfino, ovviamente apparentemente, della Chiesa come è stata per duemila anni e come l’ha voluta il suo Fondatore. Sarà un caso?

La Madonna, contro ogni teoria moderna, fece vedere l’inferno, per ricordarci che esista la condanna eterna. La Madonna, nell’ultima apparizione, mostrò – mentre il sole danzava dinanzi a tutti – ai veggenti Gesù Bambino che benediva l’umanità intera, a ricordarci che esiste il premio eterno. E che la nostra vita si gioca in una scelta che in tutti i casi ha il valore dell’eternità. La Madonna ci ha descritto anche gli esiti della storia contemporanea, sia facendoci intravedere le immani tragedie che ci sono state e ci saranno, sia promettendoci il suo finale trionfo nell’epocale scontro con il serpente. Ci ha fatto insomma capire l’immenso valore metastorico dei nostri giorni. A noi non resta che accettare o rifiutare tutto questo e compiere così la nostra scelta di campo, senza titubanze, ripensamenti, compromessi, patetiche furbizie.

Fatima non è conclusa. Manca l’apparizione finale del trionfo del Cuore Immacolato di Maria, ovvero la resa dei conti di tutta la storia dei nostri miseri tempi. E per questo, come soleva dire Padre Pio, Maria è la ragione di tutta la mia speranza!

Di Massimo Viglione

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PS_Per correttezza indico ai lettori che all'articolo originale (rinvenibile qui: vexillaregisblog.wordpress.com/…/13-luglio-a-cen…) ho apportato delle modifiche che consistono nell'aggiornamento di date e riferimenti temporali (l'articolo risale all'anno scorso) e in piccoli tagli di passaggi che non condivido e quindi non ho voluto inserire nell'articolo perchè ai lettori sia chiaro il mio pensiero che dovrebbe logicamente risultare dalle mie pubblicazioni.
Acchiappaladri
Evidenzio, perché mi sembra importante, una delle frasi omesse dall'articolo originale del prof. Viglione:
"... Tenendo presente ciò che nessuno quasi mai ricorda: ovvero, che nella prima apparizione del 13 maggio, la Madre di Dio concluse il suo primo messaggio con le testuali parole: “Poi tornerò una settima volta”. Ecco, anche in che senso, Fatima non è conclusa. ..."
Non sono in grado di …Altro
Evidenzio, perché mi sembra importante, una delle frasi omesse dall'articolo originale del prof. Viglione:

"... Tenendo presente ciò che nessuno quasi mai ricorda: ovvero, che nella prima apparizione del 13 maggio, la Madre di Dio concluse il suo primo messaggio con le testuali parole: “Poi tornerò una settima volta”. Ecco, anche in che senso, Fatima non è conclusa. ..."

Non sono in grado di fare a memoria citazioni esatte ma mi sembra di ricordare che in suoi scritti Suor Lucia abbia sostenuto che quella settima apparizione ci sia poi già stata, a lei sola, anni dopo il 1917.

Quindi apparirebbe arbitrario dire che quella settima apparizione debba ancora avvenire e che avverrà in occasione del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Fra l'altro ricordo che in un libro (mi sembra quello compilato post-mortem dalle sue consorelle di Coimbra) Suor Lucia sostenga che, come le era stato promesso dalla Madonna, il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria ci sia già stato con Suor Lucia ancora vivente: io avevo interpretato che fosse già iniziato (forse il crollo del Comunismo sovietico? Oppure la salvezza di G.P. II dall'attentato che doveva essere letale?), così come a don Gobbi decenni fa era stato rivelato che l'Abominio della Desolazione era già iniziato.

Sembrerebbe quindi, se i veggenti ben compresero e riferirono, che tramite la Theotokos l'Onnipotente abbia voluto indicarci che i due fenomeni apocalittici, uno malvagio e uno buono che alla fine avrà il sopravvento sul primo, abbiano un lungo sviluppo storico in contemporanea.
Acchiappaladri
@Tempi di Maria Un'osservazione "tecnica" : ben fatto ad evidenziare che lei ha apportato qualche modifica dell'articolo del 2017 del prof. Viglione dando il link all'originale. Poteva però, per comodità del lettore, evidenziare in qualche modo (con omissis o con colorazione o con altro accorgimento grafico) le posizioni dei tagli e delle correzioni.
Comunque grazie per aver riportato l'attenzione …Altro
@Tempi di Maria Un'osservazione "tecnica" : ben fatto ad evidenziare che lei ha apportato qualche modifica dell'articolo del 2017 del prof. Viglione dando il link all'originale. Poteva però, per comodità del lettore, evidenziare in qualche modo (con omissis o con colorazione o con altro accorgimento grafico) le posizioni dei tagli e delle correzioni.
Comunque grazie per aver riportato l'attenzione su questo articolo ben scritto e ancora attualissimo del prof. Viglione.
Tempi di Maria
Invito anche alle lettura di questo articolo su Fatima molto bello ed interessante del prof. Corrado Gnerre: lectiobrevis.blogspot.com/…/a-quasi-cento-a…