Giosuè
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Il Regno di Dio e la vigna del Signore

Il Vangelo di questa domenica ci offre la riflessione sul Regno di Dio, in questo mondo. E’ un Regno che non si basa sulla giustizia dell’uomo, ma sulla giustizia di Dio, che naturalmente si fonda su i Dieci Comandamenti, che ci offrono un metro di giudizio efficace sulla giustizia secondo la volontà di Dio, che è anche misericordia per l’uomo. Perché più si mettono in pratica le leggi di Dio, più l’uomo trova la sua salvezza, e in questa egli vede la misericordia di Dio. Il fatto che i Dieci Comandamenti siano i pilastri dell’insegnamento di Dio ce lo dice Gesù stesso: «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; Io sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento»[1].

Il Regno di Dio in questo mondo si attua attraverso la nostra obbedienza alla chiamata che il Signore ci fa a corrispondere al suo progetto di redenzione dell’umanità dal peccato. Nella sua Prima lettera Pietro afferma: «Esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime»[2]. Quando durante la nostra vita comprendiamo ciò che Dio ci ha chiamato a fare attraverso i nostri talenti per il suo Regno di amore, ecco che il nostro cuore deve esultare per questo e muoversi subito come quel mercante che trova quel tesoro prezioso ed è disposto a vendere tutto, a lasciare tutto per andare dietro al Signore Gesù. Gesù disse a quelli che diverranno i suoi apostoli: “Venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini”[3], in concreto diverrete miei discepoli e con me salverete anime secondo il mio insegnamento, ma non con un linguaggio sapiente, perché «non venga resa vana la croce di Cristo»[4] con tale linguaggio (così riferiva S. Paolo), linguaggio che confonde allontana dalla vera sapienza del Vangelo. Inoltre, non si deve confondere la chiamata di Gesù a sviluppare i propri talenti con quelli della nostra vocazione a essere chi sposato, chi religioso o sacerdote, o chi celibe, impegnato ad alleviare le sofferenze altrui. Si tratta quella del Regno di Dio, di una chiamata ulteriore rispetto alla nostra vocazione. Questa chiamata è importante, perché ritengo che anche in questa saremo giudicati. Diceva Gesù: «molti sono i chiamati, ma pochi eletti»[5]. Perciò fratelli ricercate il Regno di Dio, cercate questa “perla preziosa”[6], che è il vero senso della vostra vita, affinché anche voi siate gli operai della vigna del Signore[7]. Perciò dice Gesù: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta»[8]. Non vogliate esser giudicati come inoperosi, perché sapete che noi dobbiamo essere uniti alla vite che è Gesù e come tralcio dobbiamo portare frutto. Dice Gesù: «Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me»[9]. Perché chi non è unito a Lui disperde tutto quello che fa e ha progettato, perché non è secondo i piani di Dio. Gesù afferma: «chi non raccoglie con me, disperde».[10]

Vangelo di questa Domenica – Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

by Giosuè

[1] Mt 5,17-18
[2] 1Pt 1,9
[3] Mt 4, 19
[4] 1Cor1, 17 « predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo».
[5] Mt 20, 16
[6] Mt 13, 46
[7] Mt 20, 6-7: «Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna».
[8] Mt 6, 33
[9] Gv 15, 4
[10] Mt 12, 30