Fatima.
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BISOGNA RICORRERE A CHI HA GIA' AVUTO IL PREMIO DA DIO PER SENTIRE "UN PASTORE" CHE PARLI ...

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Nella presente circostanza che, attraverso l’imminente chiamata all’espressione del voto, coinvolge il futuro civile del Paese, l’Arcivescovo S. Em. il Card. Carlo Caffarra offre questa riflessione e criteri di orientamento.
Cari fedeli, solo dopo lunga riflessione ho deciso di dirvi parole di orientamento per il prossimo appuntamento elettorale. Di parole ne avete sentite tante in queste settimane; di promesse ne sono state fatte molte. Io non ho nessuna promessa da farvi. Spero solo che le mie parole non siano confuse con altre, perché non nascono da preoccupazioni politiche.
E’ come pastore della Chiesa che vi parlo.
1. La vicenda culturale dell’Occidente è giunta al suo capolinea: una grande promessa largamente non mantenuta.
I fondamenti sui quali è stata costruita vacillano, perché il paradigma antropologico secondo cui ha voluto coniugare i grandi vissuti umani [per esempio l’organizzazione del lavoro, il sistema educativo, il matrimonio e la famiglia …] è fallito, e ci ha portato dove oggi ci troviamo.
Non è più questione di restaurare un edificio gravemente leso. E’ un nuovo edificio ciò di cui abbiamo bisogno. Non sarà mai perdonato ai cristiani di continuare a essere culturalmente irrilevanti.
2. E’ necessario avere ben chiaro quali sono le linee architettoniche del nuovo edificio; e quindi anche quale profilo intendiamo dare alla nostra comunità nazionale. Ve lo indico, alla luce del grande Magistero di Benedetto XVI.
٭ La vita di ogni persona umana, dal concepimento alla sua morte naturale, è un bene intangibile di cui nessuno può disporre. Nessuna persona può essere considerata un peso di cui potersi disfare, oppure un oggetto – ottenuto mediante procedimenti tecnici [procreazione artificiale] – il cui possesso è un’esigenza della propria felicità.
٭ La dicotomia Stato–Individuo è falsa perché astratta. Non esiste l’individuo, ma la persona che fin dalla nascita si trova dentro relazioni che la definiscono. Esiste pertanto una società civile che deve essere riconosciuta.
Lo Stato è un bene umano fondamentale, purché rispetti i suoi confini: troppo Stato e niente Stato sono ugualmente e gravemente dannosi.
٭ Nessuna civiltà, nessuna comunità nazionale fiorisce se non viene riconosciuto al matrimonio e alla famiglia la loro incomparabile dignità, necessità e funzione. Incomparabile significa che nel loro genere non hanno uguali. Equipararle a realtà che sono naturalmente diverse, non significa allargare i diritti, ma istituzionalizzare il falso. «Non parlare come conviene non costituisce solo una mancanza verso ciò che si deve dire, ma anche mettere in pericolo l’essenza stessa dell’uomo» [Platone].
٭ Il sistema economico deve avere come priorità il lavoro: l’accesso al e il mantenimento del medesimo. Esso non può essere considerato una semplice variabile del sistema.
Il mercato, bene umano fondamentale, deve configurarsi sempre più come cooperazione per il mutuo vantaggio e non semplicemente come competizione di individui privi di legami comunitari.
٭ Tutto quanto detto sopra è irrealizzabile senza libertà di educazione, che esige un vero pluralismo dell’offerta scolastica pubblica, statale e non statale, pluralismo che consenta alle famiglie una reale possibilità di scelta.
3. Non possiamo astenerci dal prendere posizione su tali questioni anche mediante lo strumento democratico fondamentale del voto. La scelta sia guidata dai criteri sopraindicati, che sintetizzo: rispetto assoluto di ogni vita umana; costruzione di un rapporto giusto fra Stato, società civile, persona; salvaguardia dell’incomparabilità del matrimonio – famiglia e loro promozione; priorità del lavoro in un mercato non di competizione, ma di mutuo vantaggio; affermazione di una vera libertà di educazione.
Se con giudizio maturo riteniamo che nessun programma politico rispetti tutti e singoli i suddetti beni umani, diamo la nostra preferenza a chi secondo coscienza riteniamo meno lontano da essi, considerati nel loro insieme e secondo la loro oggettiva gerarchia.
4. Raccomando ai sacerdoti e ai diaconi permanenti di rimanere completamente fuori dal pubblico dibattito partitico, come richiesto dalla natura stessa del ministero sacro e da precise norme canoniche.
5. Invochiamo infine con perseveranza e fede i santi patroni d’Italia Francesco e Caterina da Siena affinché, per loro intercessione, la nostra preghiera per il Paese trovi ascolto presso il Padre nostro che ‘ci libera dal male’.
Bologna, 16 febbraio 2013
+ Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo

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In risposta ad una richiesta fattami da una iscritta ad un gruppo (L. C.) faccio presente che l’ideale “MORALE” per un Cattolico sarebbe dare il voto al nuovo partito PDF (il Partito della Famiglia), che ha nel programma l’applicazione della DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA (in specie, sul RISPETTO VITA, FAMIGLIA, LIBERTA’ EDUCATIVA, “i valori NON NEGOZIABILI indicati da Benedetto XVI).
L’unico problema riguarda però la nuova Legge Elettorale, che è stata concepita per gli “apparentamenti”, stabilendo una soglia del 3% per i partiti che invece si presentano “da soli”, come il PDF. Cioè se non raggiunge il 3% dei voti il PDF non entra in Parlamento ed i voti andrebbero “sprecati”.
Se tutti i cattolici convogliassero i voti verso questo solo partito il problema della soglia del 3% sarebbe facilmente superato. L’unica incognita riguarda proprio la dispersione dei “cattolici”, che non dovessero convogliare i voti verso questo solo partito.
Il dubbio al riguardo potrà essere sciolto solo nel mese di febbraio, quando si potranno avere delle verifiche oggettive sulle “INTENZIONI DI VOTO” degli italiani, attraverso i sondaggi che vengono fatti periodicamente.
Qualora risultasse con sicurezza alla vigilia delle votazioni che il PDF supererà il 3% (come i promotori ne sono sicuri), allora senz’altro il voto dovrebbe andare a questo solo partito. Se invece risultasse alla vigilia delle votazioni che questo partito sicuramente non supererà la soglia del 3%, allora bisogna scegliere – come “MALE MINORE” - tra quei partiti del CentroDestra che presentano dei candidati cattolici al loro interno, secondo le varie circoscrizioni. Ma per sapere questo bisogna attendere anche la pubblicazione delle Liste, che avverrà alla fine di questo mese di gennaio. Perciò in questo momento è prematuro dare una indicazione sicura.
Ciò che invece è veramente SICURO, dal punto di vista MORALE, è che MAI e in NESSUN CASO si deve dare il voto ai partiti del CentroSinistra, o ai 5 Stelle (che hanno accettato, divorzio, aborto, unioni civili, eutanasia) neppure a quei candidati che in quei partiti si presentassero come “cattolici”, per i motivi già spiegati in altro "post" in www.facebook.com/…/102151390133795…
Se i “pastori” (Vescovi e Preti) e i mass-media cattolici (AVVENIRE, L'OSSERVATORE ROMANO, RADIO MARIA, ecc.) uscissero dal loro PAVIDO SILENZIO e parlassero con chiarezza sugli OBBLIGHI MORALI DEI CATTOLICI ed indicassero nel Partito della Famiglia (PDF) il migliore referente delle istanze dei valori cristiani, in specie in difesa della VITA e della FAMIGLIA, quella soglia del 3% verrebbe abbondantemente superata e potrebbe entrare in Parlamento un gruppo di cattolici che si impegnerebbero con forza a promuovere e a far rispettare la DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA. Ma purtroppo “il silenzio” rimane ancora “silenzio”, rischiando di divenire “colpevole” e “grave” PECCATO DI OMISSIONE dei “Pastori” nel non dare alcun indirizzo MORALE certo e NON RICHIAMANDO ai cattolici confusi e smarriti – come sarebbe loro dovere - quelle INDICAZIONI CHE GIA’ ERANO STATE DATE NEGLI ANNI PASSATI da Benedetto XVI e Congregazioni Vaticane… Bisogna perciò pregare anche per questo.

Prof. GIORGIO NICOLINI.
www.lavocecattolica.it/santacasa.htm