Francesco I
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Da quel momento, i fedeli hanno disertato le chiese

Papa Francesco: «L’avvenire della Chiesa è più intorno alla parola di Dio che intorno all’eucarestia». Una " Messa" celebrata da Bergoglio [VIDEO] Quest’anno che ha visto celebrare il triste 500° …Altro
Papa Francesco: «L’avvenire della Chiesa è più intorno alla parola di Dio che intorno all’eucarestia».
Una " Messa" celebrata da Bergoglio [VIDEO]
Quest’anno che ha visto celebrare il triste 500° anniversario della nascita della Riforma protestante, vedrà anche la definitiva consumazione della vittoria del protestantesimo, dello spirito protestante, sullo spirito cattolico, in seno alla Roma attuale che Mons. Lefebvre qualificava già a suo tempo come «neo-modernista e neo-protestante»?
Infiltrare la Chiesa cattolica è stato il principale obiettivo del protestantesimo fin dalla sua creazione nel XVI secolo. Se la Santa Sede ha saputo neutralizzare la sua influenza fino alla metà del XX secolo, il concilio Vaticano II ha spalancato le porte della Chiesa romana. Si sarebbe potuto sperare, come nella parabola del Vangelo, nel ritorno del figliuol prodigo pentito, ed invece fin troppi padri conciliari hanno finito col piegarsi alle rivendicazioni di questo figliastro emancipato e liberale; …Altro
Francesco I
@Diodoro
Non comprendo il suo odio razzista per i Piemontesi. In ogni caso Bergoglio, fautore dello Jus soli, può essere considerato esclusivamente argentino.
E ribadisco: l'unico papa Piemontese è san Pio V
Purtroppo l'attacco alla Tradizione cattolica, ed alla Messa di San Pio V è proprio partita prima dal concilio Vaticano II e, soprattutto dalla scellerata riforma liturgica di Paolo VI.
Un …Altro
@Diodoro

Non comprendo il suo odio razzista per i Piemontesi. In ogni caso Bergoglio, fautore dello Jus soli, può essere considerato esclusivamente argentino.

E ribadisco: l'unico papa Piemontese è san Pio V

Purtroppo l'attacco alla Tradizione cattolica, ed alla Messa di San Pio V è proprio partita prima dal concilio Vaticano II e, soprattutto dalla scellerata riforma liturgica di Paolo VI.
Un esempio per tutti: Nel canone della Messa di sempre la frase esatta è : "qui pro vobis et pro multis effundetur in remissionem peccatorum" .

Per mera demagogia il Montini fece tradurre quel "pro multis" in "per tutti" ed è proprio di lì che è iniziato il tracollo di Santa Romana Chiesa.
Tra l'altro la formula "pro multis" era già una esegesi estensiva rispetto al Vangelo secondo San Matteo 20,16 :"multi sunt vocati, pauci vero electi"

Non solo, ma per ammissione dello stesso padre Amorth il nuovo rituale degli esorcismi voluto da Montini "......si è trasformato in una beffa. Un incredibile legaccio che rischia di impedirci di operare contro il demonio."

Paolo VI alla fine della sua vita incominciò a capire il terribile errore commesso, ma non fece nulla per porvi rimedio.

Il fumo di Satana nella casa del Signore.
Sua Santità Benedetto XVI fece di tutto per porvi rimedio, ma fu sopraffatto dalla cricca pluto-massonica
Papa Benedetto celebra ad Dominum nella Cappella Sistina
Come Bergoglio arrivò al potere fece nuovamente girare (come già aveva fatto Montini) l'altare della Cappella Sistina verso il popolo trasformandolo nuovamente un un tavolo delle merende.

L'attacco alla Chiesa è iniziato con l'attacco alla Santa Messa di San Pio V e tutte le aberrazioni che ne sono seguite vanno attribuite alla riforma liturgica di Montini.
Vedi anche:Cinquant'anni fa Paolo VI cedeva al ricatto massonico ed all'Islam. Così si indeboliva la Chiesa Una, Santa, Cattolica ed Apostolica
....
“L’Anticristo- il principe delle tenebre opera nella storia da piccole fessure…”. La dissacrazione della Liturgia

Laudetur Jesus Christus
MariaRosaMystica
Ah ecco il mio rifiuto a comprendere da dove deriva...
Diodoro
Il Biancovestito non è un alieno piombato a Roma per caso: è il Gesuita continuatore morale del gesuita Martini. Entrambi di ambiente piemontese - entrambi radicati nel sentire Torino come "un faro di una nuova e finalmente Libera e Aperta Chiesa, inserita nell'organizzazione della Modernità Laico/liberale", secondo l' "altissima lezione" dello scomunicato Cavour e grazie al "prezioso contributo …Altro
Il Biancovestito non è un alieno piombato a Roma per caso: è il Gesuita continuatore morale del gesuita Martini. Entrambi di ambiente piemontese - entrambi radicati nel sentire Torino come "un faro di una nuova e finalmente Libera e Aperta Chiesa, inserita nell'organizzazione della Modernità Laico/liberale", secondo l' "altissima lezione" dello scomunicato Cavour e grazie al "prezioso contributo" dei Calvinisti ginevrini e dei Valdesi piemontesi (poi sbarcati a Roma, in Piazza CAVOUR, replica illuministica della vicinissima Piazza San Pietro).

Pieno, totale disaccordo dai lefevrian-piemontesi Francesco I e Francesco Federico.
Segnalo ai non lefevriani e non piemontesi che ricondurre la contesa a "Lefebvre-Paolo VI" significa negare qualcosa che è grande come una casa: l'aggressione plurisecolare dell'imperialismo nord-atlantico (Parigi, Londra, poi America) all'Impero di Roma (mediterraneo e mondiale), che non è mai morto grazie alla Chiesa. In altre parole: la Chiesa Cattolica e Roma tendono a identificarsi, e proprio per questo il ribellismo occidentale esplode contro di Lei.

Saluti da uno che conosce direttamente il Piemonte (fin dal tempo della mia Scuola Media in Piemonte, presso i Salesiani "rinnovati": non certo corrotti dal Concilio, ma lieti di fare outing sulle varie eresie che coltivavano da decenni), e perciò lo evita.
Mi asterrò da altri commenti ai loro commenti, perché sarebbero inutili
Francesco Federico
@MariaRosaMystica
Questo è uno dei cavalli di battaglia dei protestanti. Per loro l'eucarestia non è che un mero ricordo dell'ultima cena, non avviene la Transustanziazione (né potrebbe avvenire in quanto i luterani sono privi della continuità apostolica,a differenza degli ortodossi), per i luterani ha molta importanza la liturgia della parola: Bergoglio è su questa linea egli si è sempre dimostrato …Altro
@MariaRosaMystica

Questo è uno dei cavalli di battaglia dei protestanti. Per loro l'eucarestia non è che un mero ricordo dell'ultima cena, non avviene la Transustanziazione (né potrebbe avvenire in quanto i luterani sono privi della continuità apostolica,a differenza degli ortodossi), per i luterani ha molta importanza la liturgia della parola: Bergoglio è su questa linea egli si è sempre dimostrato molto negligente nei confronti dell'Eucarestia basti guardare queste immagini:

Senza parole: quando fare la comunione non ha più nulla di sacro !
ed anche la Messa per Bergoglio non è che uno spettacolo:

Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" N.8 : Messa tango alla presenza di un cardinale
Cosa ancor più grave per un personaggio come Bergoglio in quanto assistette ad uno straordinario miracolo eucaristico

Il miracolo eucaristico di Buenos Aires e le analisi scientifiche

Si stanno verificando le profezie della beata Anna Catrina Emmerick che parlava di una "strana messa, senza il secondo Vangelo" e della "protestantizzazione della Chiesa", ma fortunatamente aggiunge: "Ma Dio aveva altri progetti" il che fa il paio con l'affermazione della Madonna di Fatima "alla fine il mio cuore immacolato trionferà"

Alcune profezie della beata Anna Catrina Emmerick
MariaRosaMystica
No no, lui dice che la Chiesa in futuro starà più attorno alla Parola che all'Eucaristia. Non capisco che cosa dice.
Francesco Federico
@MariaRosaMystica
Significa che Bergoglio non è un alieno piombato qui per caso, ma purtroppo è da cinquant'anni che gradino, dopo gradino la Chiesa sta scendendo verso l'abisso. Ecco una parabola di don Luigi Moncalero:
"C’era una volta…
…un ingegnere che aveva progettato un tronco di ferrovia lungo 5 chilometri. Aveva calcolato tutto molto bene: da X a Y, 5 chilometri esatti di binari, 5 pezzi …
Altro
@MariaRosaMystica
Significa che Bergoglio non è un alieno piombato qui per caso, ma purtroppo è da cinquant'anni che gradino, dopo gradino la Chiesa sta scendendo verso l'abisso. Ecco una parabola di don Luigi Moncalero:
"C’era una volta…
…un ingegnere che aveva progettato un tronco di ferrovia lungo 5 chilometri. Aveva calcolato tutto molto bene: da X a Y, 5 chilometri esatti di binari, 5 pezzi da un chilometro ciascuno. La ditta appaltatrice dei lavori non doveva che eseguire alla perfezione il disegno, e tutto sarebbe andato per il meglio. Così fu fatto. Il progetto fu eseguito con molta cura, i piani rispettati in modo maniacale.
Sennonché il valentuomo aveva commesso un piccolo errore di calcolo. Piccolo piccolo: i due binari non erano proprio paralleli. Un’inezia, certo. Per i primi due chilometri praticamente non ci si accorgeva del divario, se non misurando accuratamente. Ma via via questo aumentava. Arrivati all’ultimo tratto, all’ultimo chilometro di tronco ferroviario, l’errore era talmente palese che anche Nando, il manovale che sapeva sì e no leggere i numeri grossi sul suo metro da muratore, si accorse che qualcosa non andava: tra i due binari vi era uno scarto esagerato. «Di qui il treno non passa!», ripeteva scuotendo il testone. E nessuno poteva dargli torto. Ma i disegni sono disegni: si eseguono e basta.
Alla fine, come aveva previsto Nando, il treno non poteva passare: il divario tra i due binari era enorme!
Solo l’ingegnere si ostinava a ripetere: «È colpa dell’ultimo chilometro! Tolto quello, tutto andrà a posto!».
L’errore non era evidentemente in quegli ultimi metri di binario, ma all’inizio. L’errore era nel progetto. Però ammettere questo voleva dire accettare il fatto di aver sbagliato qualcosa. Voleva dire ricominciare da capo. Ma proprio da capo!
«Me lo diceva sempre mio nonno - sentenziava il buon Nando davanti al suo quartino, al Bar dello Sport - le due parole più difficili da dire per un uomo sono: “ho sbagliato”. Va là, gliele farei cavare a lui le rotaie…», disse accennando all’ingegnere che, progetto alla mano, continuava a prendere a calci quegli ultimi metri di binario…"
ed ecco l'articolo da cui è tratta:
Una risposta a Socci (di don Luigi Moncalero)

Ricordiamo poi il Vangelo secondo san Luca 6:


43 Non est enim arbor bona, quæ facit fructus malos: neque arbor mala, faciens fructum bonum.
44 Unaquæque enim arbor de fructu suo cognoscitur. Neque enim de spinis colligunt ficus: neque de rubo vindemiant uvam.
Ed ecco un video che affronta l'argomento:

"Un albero si giudica dai frutti. Le conseguenze del Concilio Vaticano II" di Alessandro Fiore
MariaRosaMystica
Cosa significa? Scusate non ho capito!
Walter
Sancte Joseph
L'Avvenire è fin troppo presente e chi andrà al meeting prossimo se lo troverà in mano entrando alla fiera.
L'altro avvenire è già fin troppo presente dal secolo scorso
Diodoro
Quindi il "povero giovane" (50 anni fa) J.M. Bergoglio sarebbe stato "...deviato da un pensiero conciliare che ha riabilitato il protestantesimo".
Non commento... già ampiamente l'ho fatto. Mi limito a riaffermare la mia valutazione negativa del "pensiero lefevriano"Altro
Quindi il "povero giovane" (50 anni fa) J.M. Bergoglio sarebbe stato "...deviato da un pensiero conciliare che ha riabilitato il protestantesimo".

Non commento... già ampiamente l'ho fatto. Mi limito a riaffermare la mia valutazione negativa del "pensiero lefevriano"
Walter
È un eretico manifesto! Stata alla larga da questi soggetti...
PalmerioCattolico
Parla come un protestante, di nuovo.