Bergoglio contro Gesù: il Papa che pensa di essere migliore del nostro Salvatore – di Antonio Socci

Bergoglio contro Gesù: il Papa che pensa di
essere migliore del nostro Salvatore – di Antonio
Socci


9 aprile, 2016
Aveva ragione il card. Kasper che un mese fa annunciò la “ grande
rivoluzione”? Con l’Esortazione apostolica “Amoris laetitia” Bergoglio ribalta il
magistero della Chiesa, ponendosi al di sopra delle parole di Cristo e dei
comandamenti di Dio? A parole no, dice che non cambia la dottrina. Ma di fatto
da oggi si apre a qualcosa che finora la Sacra Scrittura e la Chiesa proibivano.
L’operazione “doppia verità” è celata nell’ambiguità di discorsi fumosi e
fuorvianti. Perché? Per camuffare la “rivoluzione”, non essendo ammesso nella
Chiesa ribaltare la legge di Dio?
Sì, ma anzitutto per prudente gradualità: è la strategia della rana bollita quella
che si sta applicando alla Chiesa. La rana buttata di colpo in una pentola
d’acqua bollente salterebbe fuori. Se invece viene messa in una pentola d’acqua
tiepida che a poco a poco viene fatta scaldare, finisce bollita senza rendersene
conto.
Così in questi mesi si assiste a una continua demolizione della dottrina cattolica.
Ogni giorno un colpo. Alla fine la Chiesa sarà spinta a sciogliersi in una sorta di
Onu delle religioni con un tocco di Greenpeace e uno di Cgil.
Del resto – lo ripeto – era stato il cardinale Kasper a parlare di “primo passo”
della “rivoluzione” e Kasper è colui che nel febbraio 2014, al Concistoro, fu
usato da Bergoglio per lanciare la “bomba” della comunione ai divorziati
risposati.

FUORI STRADA

Questa “rivoluzione” avviene innanzitutto cancellando la nozione di “peccato
mortale”. Giustamente il card. Mueller aveva messo in guardia:

“Il più grande scandalo che può dare la Chiesa non è che in essa ci siano dei
peccatori, ma smettere di chiamare per nome la differenza tra il bene e il male e relativizzarla; smettere di spiegare che cosa è il peccato o pretendere di
giustificarlo per una presunta maggior vicinanza e misericordia verso il
peccatore”.


Giovanni Paolo II aveva spiegato che proprio il mettere in guardia dal peccato e
dal rischio della dannazione è la più grande carità materna della Chiesa.
Questo dovrebbe essere il compito fondamentale del papa: il mandato di Gesù
Cristo a Pietro è quello di “confermare nella fede” i fratelli, non quello di
confondere, destabilizzare e fuorviare.
Ma l’epoca di Bergoglio è così. Lo stesso card. Mueller, custode della fede, a una
giornalista di Die Zeit, tre mesi fa, disse che non riteneva eretico papa
Bergoglio, ma aggiunse: “Cosa completamente diversa è quando un
insegnamento della fede ufficialmente presentato viene espresso forse in modo
infelice, fuorviante o vago”.


Considerato il ruolo che riveste il cardinale, queste parole mi sembrano macigni.
Perché essere “fuorviante” vuol dire portare fuori strada. Ed è ammissibile un
papa “fuorviante”?
Oltretutto l’Esortazione dimostra che questa ambiguità fuorviante non è un
incidente involontario, ma una precisa strategia. Tanto è vero che da ieri è
scoppiata una furibonda ridda delle interpretazioni sull’Esortazione stessa,
dovuta alla fumosità del testo e alle sue clamorose contraddizioni.

DOPPIA VERITÀ

La confusione dunque è alimentata dallo stesso papa Bergoglio che invece
avrebbe il dovere – secondo il Vangelo – di parlare con assoluta chiarezza: “il
vostro parlare” comanda Gesù “sia sì (se è sì) e no (se è no). Il di più viene dal
Maligno” (Mt 5,37).
Invece oggi il doppio binario e la doppia verità sono evidenti perché il partito
bergogliano sul fronte interno cerca di rassicurare i fedeli, sostenendo che non
cambia niente (e allora perché terremotare la Chiesa per due anni e fare ora un
documento di 260 pagine?), mentre all’esterno suona la fanfara della svolta
epocale.
Infatti tutti i giornali laici ultrabergogliani festeggiano titolando: “Sinodo, le
aperture di papa Francesco: ‘Comunione possibile per i divorziati risposati’ ”
(Repubblica.it); “Sacramenti ai risposati, il Papa apre” (Corriere.it).
Perché Bergoglio non ordina a padre Lombardi di smentire questa
interpretazione dei giornali, visto che lo manda precipitosamente a smentire i
banali gossip sulla sua salute fisica? Non è più importante difendere la fede da
un’eventuale travisamento che smentire i problemi di salute?
Esempio perfetto di questa ricercata ambiguità è stata l’imbarazzante
conferenza stampa di presentazione dell’Esortazione tenuta dal card. Schonborn
che si è arrampicato sugli specchi per due ore.
È la doppia verità che domina oggi in Vaticano.

SPREZZANTE

Eccone un esempio clamoroso nel testo dell’Esortazione. Per poter affermare – a
parole – che non cambia la dottrina, Bergoglio doveva in qualche modo
ricordare a quale condizione, fino ad ora, la Chiesa ha permesso ai risposati di
accostarsi alla comunione: a patto cioè che vivessero “come fratello e sorella”.
Era il passaggio decisivo della “Familiaris consortio” di Giovanni Paolo II che
doveva essere centrale nell’Esortazione di Bergoglio, se fosse stata in continuità
col magistero di sempre.
Ma questa regola Bergoglio non la cita nemmeno nel testo, la relega a una
marginale nota, la n. 329, e subito dopo la demolisce dicendo che senza certe
“intimità” verrebbe compromessa “la fedeltà”.
Da cui si evince che per Bergoglio non c’è più differenza fra famiglie e coppie
irregolari, anzi non ci sono più le situazioni “irregolari” e “non è più possibile
dire” che si tratti di per sé di “peccato mortale”. Questo è il punto decisivo.
Infatti, anche se non si dice esplicitamente che tali coppie possono essere
ammesse alla comunione sacramentale, si lascia intendere che lo si concede
“caso per caso”.

LIQUIDAZIONE DELLA CHIESA

Di fatto l’Esortazione contraddice la lettera e lo spirito del decreto sulla
giustificazione del Concilio di Trento, della costituzione dogmatica Lumen
gentium (Vaticano II) e dell’enciclica sulla morale di Giovanni Paolo II, Veritatis
splendor.
Infatti essa non pone come bene assoluto da preservare l’essere in grazia di Dio
e quindi la salvezza delle anime (legge suprema della Chiesa), ma piuttosto
considerazioni sociali, sociologiche e sentimentali, illudendo e ingannando
gravemente i fedeli sul loro stato davanti a Dio, mettendo in grave pericolo la
loro salvezza.
Bergoglio evita di parlare della “legge morale”, che la Chiesa ha condensato da
secoli in dogmi e disposizioni canoniche, o la rappresenta sprezzantemente
come qualcosa di “astratto” che non si può applicare a situazioni “concrete”.
Arriva così a contestare Gesù stesso nel suo scontro con i farisei sulla questione
del divorzio (Mt 19, 3-12). Infatti Bergoglio sostiene che non si deve
presentare “un ideale teologico del matrimonio troppo astratto, quasi
artificiosamente costruito, lontano dalla situazione concreta e dalle effettive
possibilità delle famiglie così come sono” (36).
Sarebbe una “idealizzazione eccessiva”. Peggio ancora: “non si deve gettare
sopra due persone limitate il tremendo peso di dover riprodurre in maniera
perfetta l’unione che esiste tra Cristo e la sua Chiesa” (122).
In compenso Bergoglio istituisce nuovi peccati gravi. Quello dei cosiddetti
“rigoristi”, colpevoli di ricordare la Legge di Dio. Ma soprattutto quelli di chi
non condivide le sue idee politiche sulle questioni sociali.
Al n. 186 infatti Bergoglio ricorda finalmente il passo di San Paolo che impone di
ricevere in modo degno il Corpo di Cristo, “altrimenti si mangia e si beve la
propria condanna”. Ma per spiegare cosa significa “in modo degno” non dice “in
grazia di Dio” (come sempre la Chiesa ha insegnato).
Non mette in guardia le coppie in stato di “peccato mortale”, ma le “famiglie
che si richiudono nella loro propria comodità... che restano indifferenti davanti
alle sofferenze delle famiglie povere e più bisognose”.
I peccati morali sono così derubricati. Bergoglio istituisce i peccati sociali (o
socialisti). Quindi, par di capire, dovrebbe guardarsi dal ricevere l’eucaristia chi
non condivide le sue idee sull’immigrazione.
.
Antonio Socci
Da “Libero”, 10 aprile 2016
Sito: “Lo Straniero”
www.antoniosocci.com/bergoglio-gesu-…
solosole
@gianradi non c'è peggior cieco e sordo...............rinsavisci finchè hai tempo!!!
Maurizio Muscas
@gianradi Allora o sei acattolico od ignorante di Catechismo. Bergoglio è semplicemente contro il Vangelo. Ma secondo me non l'hai letto mai...
Francesco Federico
@gianradi
Leggi cosa pensano di Bergoglio i frati della Basilica di Sant'Antonio da Padova:

www.cantualeantonianum.com/…/senza-parole-qu…
Senti anche cosa ne pensa il primate Cattolico di Ucraina
www.youtube.com/watch
Guardati anche questo video:
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E leggiti questo articolo
Vaticano, Papa Francesco riceve un trans e la sua fidanzataAltro
@gianradi

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Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis et pro conversione Papae Francisci !
gianradi
Quante stupidaggini leggo
Sam Gamgee
Tre anni usati solo per far avanzare la rivoluzione , i danni fatti incalcolabili .
Francesco I