Il premier Conte, il «Nuovo Umanesimo», la Massoneria: San Pio X aveva già condannato l'inganno

Il 29 agosto 2019 la Presidenza della Repubblica Italiana – Quirinale ha postato su YouTube il discorso tenuto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo aver accettato l’incarico di formare un nuovo Governo. Il premier annuncia un «governo nel segno della novità», un’«ampia stagione riformatrice», l’Italia dovrà essere «un Paese che rimuova le disuguaglianze di ogni tipo», comprese le disuguaglianze «di genere». Conte vuole con coerenza seguire «princìpi non negoziabili», «princìpi scritti nella nostra Costituzione», e ne cita alcuni: «il primato della persona», «il lavoro, come supremo valore sociale», «l’uguaglianza nelle sue varie declinazioni, formale ma anche sostanziale», «il principio di laicità e nel contempo di libertà religiosa». La laicità di Conte è la stessa laicità della UE che difende il Gender?

Conte ribadisce «la nostra collocazione euro-atlantica». Poi, quasi al termine, aggiunge: «Molto spesso, negli interventi pubblici sin qui pronunciati ho evocato la formula di un nuovo umanesimo, non ho mai pensato fosse lo slogan di un governo ma l’orizzonte ideale del Paese». Il «nuovo umanesimo» del premier è lo stesso di Edgar Morin? Il 21 novembre 2018 al CNR, il premier Conte ha definito il filosofo Edgar Morin «un raffinato pensatore a me molto caro». La passione filosofica del premier Conte risalta anche dal colloquio che ha avuto domenica 14 aprile 2019 con il filosofo Emanuele Severino definendolo addirittura «un punto di riferimento della filosofia teoretica a livello internazionale». Nell’intervista Severino (filosofo neo-parmenideo) presenta il cristianesimo come una ideologia insieme con la democrazia, il comunismo, l’islam, l’umanesimo…

Severino, propriamente parlando, non è un filosofo cristiano. Nel 1969 fu allontanato dall’Università Cattolica del S. Cuore di Milano poiché nella sua filosofia c’era la negazione radicale di tutta la tradizione metafisica occidentale. La carriera dell’umanista Conte è maturata all’ombra di ambienti ecclesiastici liberali legati al Card. Achille Silvestrini, ambienti che sembrano remissivi o persino fiancheggiatori e complici verso il laicismo europeista. È noto che il Card. Silvestrini fu il regista, o almeno uno dei protagonisti, di quella che il Card. Danneels definì la «mafia di San Gallo», la lobby cardinalizia che portò all’elezione di Bergoglio Papa.

Conte si dichiara devoto di Padre Pio eppure sorge il dubbio che il suo «Nuovo Umanesimo» sia affine a quello del centro-sinistra promotore di immigrazionismo illimitato, europeismo, diritti-gay, utero in affitto, adozioni gay, Gender nelle scuole. C’è sintonia tra il nuovo umanesimo del centro-sinistra (e di Conte) con quello della Massoneria italiana? Oltre la retorica e le belle parole, il Nuovo Umanesimo, per i massoni, vuol dire antropocentrismo: l’Uomo-Mago, centro e misura del tutto, che filosoficamente e ritualmente “emula” il Dio-Creatore fino a rimpiazzarlo nel discernimento del bene e del male. Nella Massoneria ci sono due tipi di antropocentrismo: a) l’uno, apparentemente devoto e religioso, ma esoterico, come l’Umanesimo di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola; b) l’altro, più radicale e laicista, come l’Illuminismo.

Il Grande Oriente d’Italia, la Massoneria maggioritaria italiana, è laicista ed esoterico.

Il 15 aprile 2007 alla Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia (GOI), il Gran Maestro Gustavo Raffi dichiara che la sua Massoneria «si propone l’elaborazione di un progetto di un nuovo umanesimo per il rinascimento dei valori». Belle parole. Non dimentichiamo però che il GOI segue «l’esoterismo nell’Arte Reale» (Costituzione GOI, Art. 5). Il 9 settembre 2012 il website del Grande Oriente d’Italia, ancora al tempo della Gran Maestranza Raffi, posta un articolo de Il Sole 24 Ore di Mario Ceruti e Edgar Morin, “Un nuovo umanesimo ci salverà”. Gli autori incensano l’Umanesimo e il Rinascimento dei secoli XV-XVI come fattore per «un nuovo modello di umanità». Reputano necessario «un principio di coesione e di governo comune». Guardano con troppa fiducia all’Unione Europea contro «egoismi nazionali», «localismi unilaterali», «chiusura culturale»…

Secondo Ceruti e Morin, senza l’Umanesimo e senza l’Europeismo nessun futuro per l’Italia: «Oggi i destini di tutti sono indissociabili». «Il cammino antropologico» dell’Umanesimo ci dice che «ormai la riforma politica è indissociabile da una riforma di civiltà, da una riforma di vita, da una riforma del pensiero, da una riforma spirituale, nella prospettiva di un nuovo umanesimo planetario». «L’antico Umanesimo aveva prodotto un universalismo astratto, ideale e culturale. Il nuovo Umanesimo planetario non può che nascere da un universalismo concreto, reso tale dalla comunità di destino irreversibile che lega ormai tutti gli individui e tutti i popoli dell’umanità, e l’umanità intera all’ecosistema globale, alla Terra». Riassumo in termini più semplici il filosofare dei due autori: per essere liberi e salvi, l’Italia e gli Italiani dovranno essere sempre più servi del pensiero UE di Bruxelles (e della Massoneria).

Nel 2013, in un discorso per una loggia di Imola del Rito Simbolico Italiano del GOI, il massone Ivan Nanni afferma: «La Massoneria è l’habitat naturale di coloro che amano mettersi in discussione, degli uomini che cercano la Verità, uomini che cercano di perfezionarsi per riformulare un nuovo umanesimo, ove l’Uomo è e deve essere posto al “centro di tutto”, contribuendo anche, ciascuno secondo le sue capacità, al miglioramento degli altri».

Un cenno anche ad altre Massonerie italiane. La Gran Loggia Regolare d’Italia è una Massoneria filoinglese, iniziatica, esoterica, apparentemente non laicista come il GOI. Nel 2002 il nuovo Gran Maestro Fabio Venzi nella sua prima allocuzione, “Per un nuovo umanesimo”, dichiara che «le radici del pensiero massonico» sono «nella filosofia umanistica e rinascimentale». Anche tra gli «Antichi Massoni d’Italia Gran Loggia Nazionale» si parla di «Nuovo Umanesimo». Il «nuovo umanesimo» è parola sacra anche per i massoni della Gran Loggia d’Italia – Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi. Già nel 2002 i massoni di Rito Scozzese Rosae Crucis Ordo, annunciavano «un processo di Nuovo Umanesimo» che raccoglie gli insegnamenti di antichi Indiani, Egizi, Greci, Cristiani, Templari, Ermete Trismegisto, Rosacroce, Umanesimo, Ermetismo, Alchimia. Tutto ciò in opposizione «al forte dogmatismo della Chiesa». Ci auguriamo che Padre Pio vegli dal Cielo affinché il premier Conte, suo devoto figlio spirituale, non consegni l’Italia e gli Italiani ai custodi dell’Umanesimo massonico.

Fonte:

www.corrispondenzaromana.it/il-premier-cont…

Trai vari articoli usciti, in questi giorni, sulle agenzie di informazione on line cattoliche sul tema del "nuovo umanesimo" invocato dal premier Conte, ho trovato interessante e chiarificatorio anche questo intervento di Gianfranco Amato che integra bene le idee espresse da Fabio Cancelli nell'articolo che ho caricato:

www.sabinopaciolla.com/il-laicismo-pro…

* * *

Ebbene, raccogliendo i vari spunti sul tema e sintetizzando concettualmente il tutto, mi ha fatto impressione leggere (provvidenzialmente) alcuni brani di un documento scritto poco più di 100 anni fa da quel santo immenso che fu papa San Pio X. Nella Lettera Apostolica
Notre charge apostolique (Roma, 25 agosto 1910) il santo pontefice sembra precorrere le idee di questo nuovo falso e massonico umanesimo condannando i tentativi che si andavano già a quel tempo facendo da falsi cattolici militanti in realtà per un piano non cattolico ma demoniaco di perversione ideale e morale del mondo. Fine ultimo: la distruzione della Chiesa cattolica come struttura non più necessaria, in quanto il nuovo umanesimo ingloberebbe ogni necessità ed ansia restauratrice e renderebbe inutile la missione e la funzione nel mondo della Chiesa cattolica, a meno non aderisse anch'Essa al progetto mondialista in cui tutto, ormai, deve rientrare. Un piano che oggi vediamo realizzato quasi del tutto e tuttavia ancora invocato dai leader politici e religiosi chiaramente militanti per il progetto di una nuova religione umanistica planetaria e con l'audace missione di spazzar via Cristo, il Cristianesimo cattolico con i suoi dogmi e il suo culto.

Amici, leggete queste parole di San Pio X dopo ciò che vi ho proposto circa il nuovo
umanesimo contiano e, non ho dubbi, sentirete un brivido scuotervi da cima a fondo: San Pio X stava condannando ciò che gli amici del falsario stanno proponendo all'umanità per consumare in modo definitivo l'APOSTASIA e il rinnegamento di Gesù Signore e della santa Fede cattolica:

«Ma sono ancora più strane, nello stesso tempo spaventose e rattristanti, l’audacia e la leggerezza di spirito di uomini che si dicono cattolici, che sognano di rifare la società in simili condizioni e di stabilire sulla terra, al di sopra della Chiesa cattolica, “il regno della giustizia e dell’amore”, con operai venuti da ogni parte, di tutte le religioni oppure senza religione, con o senza credenze, purché dimentichino quanto li divide, le loro convinzioni religiose e filosofiche, e mettano in comune quanto li unisce, un “generoso idealismo” e forze morali prese “dove possono”.

Quando si pensa a tutto quanto è necessario in forze, in scienza, in virtù soprannaturali per istituire la città cristiana, e alle sofferenze di milioni di martiri, e alle illuminazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa, e alla dedizione di tutti gli eroi della carità, e a una potente gerarchia nata dal Cielo, e ai fiumi di grazia divina, e il tutto edificato, collegato, compenetrato dalla Vita e dallo Spirito di Gesù Cristo, la Sapienza di Dio, il Verbo fatto uomo; quando si pensa, diciamo, a tutto questo, si è spaventati nel vedere nuovi apostoli intestardirsi a fare di meglio mettendo in comune un vago idealismo e virtù civiche.

Che cosa produrranno? Che cosa sta per uscire da questa collaborazione? Una costruzione puramente verbale e chimerica, in cui si vedranno luccicare alla rinfusa e in una confusione seducente le parole di libertà, di giustizia, di fraternità e di amore, di uguaglianza e di umana esaltazione, il tutto basato su una dignità umana male intesa.

Si tratterà di un’agitazione tumultuosa, sterile per il fine proposto e che avvantaggerà gli agitatori delle masse meno utopisti (...). Temiamo che vi sia ancora di peggio. Il risultato di questa promiscuità nel lavoro, il beneficiario di quest'azione sociale cosmopolitica, può essere soltanto una democrazia che non sarà né cattolica, né protestante, né ebraica; una religione (...) più universale della Chiesa Cattolica, che riunirà tutti gli uomini divenuti finalmente fratelli e compagni, nel “regno di Dio”. (...) L'instaurazione di una chiesa universale, che non avrà né dogmi, né gerarchia, né regole per lo spirito, né freno per le passioni, e che, con il pretesto della libertà e della dignità umana, ristabilirebbe nel mondo, qualora potesse trionfare, il regno legale dell'astuzia e della forza, e l'oppressione dei deboli, di quelli che soffrono e che lavorano».
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Avvenimenti e documenti Chiesa.
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