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Vangelo di San Giovanni 9,17-41 con commento a cura di Marco Lucchesi. Testo con audio. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli …Altro
Vangelo di San Giovanni 9,17-41 con commento a cura di Marco Lucchesi. Testo con audio.

Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?».
Egli rispose: «È un profeta!».
Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista.
E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?».
I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo.
Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé».
Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga.
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero:
«Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo».
Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?».
Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?».
Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia».
Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi.
Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?».
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?».
Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?».
Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te».
Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi».
Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?».
Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

COMMENTO

Dove sono i genitori di quest'uomo? Vengono chiamati. Allibiti e intimoriti : "SÌ, È NOSTRO FIGLIO,DICONO; È NATO CIECO ",ma non possono dire niente di più, come se il loro figlio si fosse reso colpevole del delitto di essere stato guarito e si fanno seri e quasi non lo guardano nemmeno. E allora bisogna di nuovo parlare con lui, con questo cieco che si è fatto guarire in giorno di Sabato. Ma è pieno di saggezza quest'uomo e dice cose grandi e si meraviglia che proprio loro, i sapienti della LEGGE, non sappiano nulla di un uomo che sa fare opere simili :"DA CHE MONDO È MONDO, NON SI È MAI SENTITO DIRE CHE UNO ABBIA APERTO GLI OCCHI AD UN CIECO NATO.
NON VI BASTA?
SE COSTUI NON FOSSE DA DIO ,NON AVREBBE POTUTO FARE NULLA. Sembra li voglia indurre ad una logica stringente. No,invece. Lo insultano cinicamente, impietosamente, mentendo. ...e lo scacciano via. Quale sconquasso spirituale, quale scandalo per tutti!
Perché lo scacciano? Che cosa ha fatto? È per causa di GESÙ che lo ha guarito di Sabato. Non si può far nulla di Sabato. Ma che lavoro ha fatto GESÙ?
Ha impastato la terra con la sua saliva. Ma lo ha fatto per ridargli la vista ! Si stringono nelle spalle. ..Si disperdono. Guardano quell'uomo che è stato cacciato cacciato fuori dal tempio (o dalla Sinagoga! )come uno che è reo di non si sa quale colpa, ma è pur sempre cacciato fuori da quei dottori della LEGGE. Quel pover'uomo, dopo la gioia immensa del miracolo, deve aver provato l'amarezza di quello scontro del tutto imprevedibile proprio con le autorità religiose. Ma ecco GESÙ gli si fa incontro. Non l'aveva ancora potuto vedere. E a lui GESÙ si manifesta come il "FIGLIO DELL'UOMO ",il Messia che doveva venire. Egli certamente lo riconosce alla voce e gli si prosta dinanzi : "IO CREDO SIGNORE ! Ancora una volta GESÙ proclama la SUA missione ed il grande significato della SUA venuta : "EGLI È QUI PER LA ROVINA E LA RISURREZIONE DI MOLTI IN ISRAELE, SEGNO DI CONTRADDIZIONE PERCHÉ SIANO SVELATI I PENSIERI DI MOLTI CUORI"(Luca 2,34-35 ),aveva detto il vecchio SIMEONE. "IO SONO VENUTO IN QUESTO MONDO PER GIUDICARE, PERCHÉ COLORO CHE NON VEDONO VEDANO E QUELLI CHE VEDONO DIVENTINO CIECHI. E questa capacità di vedere o questa cecità sono frutto di un giudizio. Sono venuto per un giudizio, è la traduzione letterale, cioè per compiere una cernita, perché siano separati quelli che sono degni di vedere da quelli che non ne sono degni. Il non voler ammettere che il ridare la vista ad un cieco nato sia opera della potenza di DIO è un voler negare l'evidenza della verità, è il peccato contro lo SPIRITO SANTO ed è frutto di una malizia Satanica, di odio alla stessa potenza di DIO che Satana non può uguagliare. Ancora una volta la luce si scontra con le tenebre. Perché questa luce si manifestasse non solo in Israele, ma nel mondo intero e fino alla fine dei tempi, quell'uomo povero fu fatto nascere cieco. Fu mendicante per molti anni. Poi divenne strumento prezioso per la manifestazione della potenza di DIO, per la Conversione di molte anime al CRISTO .
Per la sua fede nel FIGLIO DI DIO, egli ebbe il dono della luce degli occhi e della luce dell'anima. Chi e che cosa avrebbero mai potuto allontanarlo dal suo SALVATORE? Le mani di GESÙ avevano sfiorato le sue palpebre, le mani di COLUI che crea la vita, l'amore ,la gioia ed ogni cosa. La' ,sullo sfondo di questo trionfo di splendore, vi è una striscia opaca, impenetrabile alla luce. ... Proprio senza volerlo, quella striscia nera, opaca da' un particolare risalto allo splendore che la sovrasta, nello spazio infinito! Un ultima considerazione : PERCHÉ GESÙ CHE POTEVA ALL'ISTANTE, CON UNA PAROLA, COME AVEVA FATTO CON BARTIMEO, RIDARE LA VISTA AL CIECO NATO, QUESTA VOLTA LO FA SCENDERE ALLA PISCINA DI SILOE? Proprio perché intorno a questo miracolo si faccia molto scalpore. Infatti è verosimile che il motivo per il quale GESÙ ha agito così sia stato proprio quello di attirare a sé tante anime, di portarle alla SALVEZZA mediante la fede in LUI e proprio compiendo opere tanto grandi. .....Qui siamo a GERUSALEMME; siamo nel cuore della terra D'ISRAELE, di quella città di cui GESÙ dirà un giorno : "QUANTE VOLTE HO VOLUTO RACCOGLIERE I TUOI FIGLI COME UNA GALLINA LA SUA COVATA SOTTO LE ALI E VOI NON AVETE VOLUTO (LUCA 13,34 ). Non a caso, per questo miracolo, GESÙ scelse un mendicante cieco,un uomo conosciuto da tutti perché da tanti anni, sempre nello stesso luogo, stendeva la mano ai passanti. La Sapienza di DIO è grande. La stessa Sapienza ispirò ELISEO a guarire dalla lebbra NAAMAN, il SIRO, mandandolo a lavarsi nel Giordano per sette volte. Così, anche intorno a quel miracolo si fece molto rumore e NAAMAN, il ,che era idolatria, vedendosi guarito esclamò : "...ORA SO CHE NON C'È DIO SU TUTTA LA TERRA SE NON IN ISRAELE "(2 RE 5,15 ). E infine, chi prese in mano il cieco e lo condusse alla piscina di SILOE? Ci verrebbe da pensare che subito qualche discepolo di GESÙ si sia offerto di accompagnarlo, forse lo stesso GIOVANNI che voleva essere testimone fedele di ogni fatto compiuto dal SIGNORE e di ogni sua parola. GIOVANNI che rimane col cieco quando è guarito, che lo conduce ai farisei e che infine lo riconduce a GESÙ. Chissà ,se le cose andarono proprio così!
Simona Serafini
Informo che ho creato una cartella su Google Plus proprio dedicata al Vangelo di San Giovanni per chi desidera ascoltare o leggere i testi precedenti:
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