Sabato 26 settembre 2020 si è tenuta la presentazione del libro di Silvia Pascale: “Guareschi e il Natale nel Lager” (Ciesse Edizioni) presso il Museo nazionale dell’internamento a Padova. L’AMPIL, rappresentata dal Presidente e dal Tesoriere Elio Scalmana ha fatto omaggio ai relatori del convegno di un volume su Letterkenny e ha presentato l’Associazione per la Memoria dei Prigionieri Italiani a Letterkenny davanti al folto pubblico presente che, nonostante le misure anti Covid, è accorso per assistere a questo importante evento. Dopo una breve presentazione del Generale Maurizio Lenzi, Presidente provinciale ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager nazisti), ha preso la parola il Presidente Nazionale ANEI Orlando Materassi, che ha accennato alla storia, poco conosciuta, degli Internati Militari Italiani (IMI), che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 furono deportati nei Lager nazisti.

Furono più di 600.00 gli italiani deportati, di cui più di 50.000 perirono. Giovannino Guareschi (1908-1968), il celebre autore della saga di Don Camillo e Peppone, fu uno degli IMI che sopravvissero, donandoci due opere straordinarie: “Diario clandestino” e “La favola di Natale”. Quest’ultima opera, su cui era incentrato il convegno, fu scritta e rappresentata nelle baracche dei Lager nel Natale del 1944, musicata dal M° Arturo Coppola e letta dal grande attore Gianrico Tedeschi, recentemente scomparso, entrambi compagni di prigionia di Guareschi. L’autrice del libro, Silvia Pascale, ha raccontato non senza commozione la sofferenza personale e familiare vissuta, attraverso l’esperienza del nonno, testimone del genocidio armeno e, da parte della madre, quella della deportazione ebraica. Scrittrice e docente all’Istituto “Stefanini” di Treviso (dove è stato insegnante di musica lo stesso Arturo Coppola, che musicò la Favola di Natale), la Pascale è stata selezionata e invitata a presentare la sua opera e la sua ricerca con la Didattica a Distanza in prestigiosi Istituti europei, uno su tutti la Sorbonne di Parigi. Nel libro da lei curato in onore di Guareschi ha voluto coinvolgere e rendere protagonisti gli stessi studenti, invitandoli a elaborare i contenuti della Favola di Natale attraverso disegni, poesie, commenti originali e recite.

Infatti i ragazzi hanno portato in scena l’opera guareschiana con l’adattamento teatrale di Marco Crepet e le musiche del M° Gioele Gusberti. Quest’ultimo, presente al convegno con altre due musiciste, ha allietato il pubblico con musiche per violoncello e viole da gamba che si intervallavano alle interessanti relazioni dei congressisti. Il M° Gusberti ha anche ricordato che, oltre alle Muse ispiratrici di Guareschi: fame, freddo e nostalgia, il messaggio principale della Favola di Natale sia stato ed è ancora la speranza. Il convegno ha visto la ricostruzione storica della vicenda degli IMI da parte del Presidente ANEI di Padova Maurizio Lenzi e si è concluso con la visita guidata dallo stesso Lenzi al Museo nazionale dell’internamento. All’esterno si è potuto visitare, oltre al Giardino dei Giusti, il Tempio nazionale dell’Internato ignoto. Ricordo infine che l’AMPIL aveva un duplice motivo per essere presente a questo convegno patavino: da una parte la reciproca conoscenza e l’eventuale collaborazione con l’ANEI e, dall’altra, l’interesse verso l’opera di Guareschi testimoniata dall’impegno culturale dell’attuale Presidente AMPIL e dello storico-amico Alan Perry, studioso delle opere guareschiane.

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