mercoledì 29 gennaio 2020

L'Epidemia vera è da Panico, non da virus!




Sebirblu, 28 gennaio 2020

Ecco un articolo dedicato alla paura del contagio, un balsamo offerto a tutti coloro che si lasciano "influenzare" (nessun verbo può essere più azzeccato di questo...) dalle notizie allarmanti di TV, giornali e web che arrivano per il coronavirus.

Il titolo, infatti, esprime molto bene la situazione, ma pochi conoscono quanto corrisponda al vero. Bisogna dire che i "Poteri Occulti" al comando del mondo e diretti da Satana, hanno la necessità assoluta di "nutrirsi" in continuazione di energie quali il terrore, l'odio, l'ansia, l'agitazione, il timore di ammalarsi e di morire.

Pertanto, cosa c'è di meglio che scatenare ad ogni piè sospinto la paura di una epidemia globale, di una guerra catastrofica oppure il rilascio ‒ a fini "terapeutici" ‒ di alcuni milioni di zanzare OGM in Brasile (450.000 maschi a settimana, ved. QUI) solo per fare qualche esempio?

Oltre a questa "esigenza famelica", l'obbiettivo principale delle Forze Oscure è quello di bloccare o rallentare l'evoluzione animica dell'uomo, impedendogli di pensare e di "risvegliarsi" prendendo coscienza della propria identità spirituale e sfuggendo in tal modo al loro dominio. (Cfr. QUI).

Allora, l'unico rimedio veramente efficace per non lasciarsi condizionare dagli eventi consiste nell'attivare la "Ricerca" interiore e scoprire, improvvisamente, la "PERLA" meravigliosa che alberga dentro l'ostrica, ossia il corpo fisico, come ha insegnato la splendida parabola di Nostro Signore in Matteo 13, 45-46.

Ma andiamo per ordine, prima di parlare della "profilassi" è meglio focalizzare con più chiarezza la potenzialità insidiosa della "malattia" da curare per non soccombere al suo manifestarsi.

Mi avvalgo, per questo, della "diagnosi" perfetta condotta e scritta da un autore molto conosciuto nell'ambito degli operatori spirituali di altissimo profilo, ossia Amadeus Voldben (Amedeo Rotondi; biografia QUI) che con i suoi libri – consigliatissimi – ha contribuito al "Risveglio" di un immenso numero di coscienze, offrendo a tutti le sue peculiarità di educatore, insegnante e guida davvero illuminata. (Altri post dedicati in parte a lui QUI e QUI).




«Se gli uomini conoscessero davvero l'enorme forza distruttiva della paura quando si impadronisce di qualcuno, la fuggirebbero come tra i peggiori malanni. Ben pochi sanno quanto essa sia responsabile delle tante sciagure che affliggono l'umanità.

Essa è un'autentica bomba asfissiante e dirompente che quando entra nell'uomo ha l'effetto dalle peggiori conseguenze. La sua azione devastante è inesorabile, se non si ha la cura di rigettarla subito lontano da sé, come si fa per un ordigno pericoloso.

Chi teme è sicuramente colpito, perché fa da calamita al male: lo risucchia e attira l'oggetto. Non si deve mai reagire col timore. Il male va affrontato con animo sereno, non pavido o incerto.

Nel caso si diventasse preda di una reazione di paura, di odio o di vendetta, l'aura energetica multicolore che circonda il corpo eterico-astrale (ved. QUI; ndr) verrebbe lacerata, permettendo così l'ingresso al fattore attaccante o a qualche Entità (cfr. QUI; ndr).

Si devono assolutamente superare gli impulsi emotivi o istintuali. Nella calma l'aura rimarrà compatta e impenetrabile e farà da barriera ad ogni assalto psichico. Quando si è tranquilli e decisi a difendersi rigettando il nemico, la partita è vinta.

La paura è un vortice vuoto, una sorta di buco nero tra i più pericolosi, che attira a sé la cosa che teme; è un tutto negativo, per cui l'uomo che ne è preso diventa un nulla lasciando ad altro o ad altri l'azione contro di lui.

La sua volontà è azzerata ed egli diventa, di fatto, una massa di energie simili ad una mucillagine inerte sulla quale si ripercuotono le vibrazioni che lo circondano, mentre è incapace di qualsiasi reazione.

Il panico, l'ansia e l'inquietudine sono i nemici più deleteri perché fanno vacillare il muro di protezione naturale dell'aura lasciando in tal modo entrare il male che vi trova accesso libero.




Chi supera la reazione istintiva ed emozionale rimarrà saldo con l'aura inaccessibile ed opporrà una barriera sicura ad ogni assalto psichico. Chi è deciso a difendersi ad ogni costo e a respingere la minaccia avrà la vittoria in ogni caso.

Per godere di buona salute, l'uomo ha bisogno di essere calmo, sereno e gioioso. La condizione dello Spirito occupa un posto importantissimo in tutte le manifestazioni della vita. La sua influenza è primaria.

La preoccupazione agisce negativamente sulla vitalità generale perché questa è determinata dall'energia psichica che ognuno porta in sé. Quando questa si abbassa per qualunque motivo, si determina una condizione per la quale le forze assalitrici possono avere il sopravvento.

Infatti, l'agitazione interna indebolisce le difese del corpo, proprio perché produce effetti dannosi sul dinamismo complessivo.

Le emozioni spiacevoli, derivanti da paura ed apprensione, come pure da tristezza e angoscia, per il loro riflesso sul corpo fisico abbassano il tono dell'organismo, lo indeboliscono e lo deprimono. L'opposto avviene per quelle gioiose, entusiastiche, felici ed euforiche che imprimono forza, vigore ed esaltazione.

Medici e infermieri nelle cliniche e negli ospedali hanno dovuto constatare che chi teme di contrarre una malattia è più soggetto a prenderla. Questo, è stato riscontrato principalmente in occasione di influenze ed epidemie (proprio come quella in corso ora con il "coronavirus" asiatico; ndr).

Coloro che temono di infettarsi, spalancano le porte al male che più fortemente paventano. La forza dello Spirito, l'ottimismo e il coraggio accrescono invece la refrattarietà ad ogni attacco, poiché il corpo subisce la diretta influenza dello stato d'animo.

Colui che non si dà alcun pensiero del contagio, a parità di condizioni esterne, non ne viene assalito restando immune (non solo, ma se poi effonde amore e comprensione verso i "colpiti" rimane protetto ancor più, proprio come una cascata che respinge qualsiasi corpo estraneo controcorrente; ndr) mentre chi lo teme ne è vittima.

(Come nell'evenienza attuale, in cui si prospetta un pericolo di pandemia planetaria; ndr) ...l'apprensione indiscriminata fiacca il fisico, predisponendolo, per così dire, ad un eventuale attacco.

Conviene, quindi, esercitarsi a mantenere la calma di fronte a qualsiasi circostanza fino a raggiungere l'impassibilità, non quella relativa soltanto ad una maschera, ma all'imperturbabilità vera, prodotta dalla serenità interiore di chi conosce che nessun male può incoglierlo se non facente parte dello schema d'esperienze da lui stesso scelto (ved. QUI e QUI; ndr), per evolversi nella sua vita terrena.»




Ed ora, eccoci arrivati al rimedio accennato sopra. Ho parlato di "perla" e di "ostrica" prendendo spunto dall'insegnamento di Gesù, che così dice: "Il Regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra."

La parabola si riferisce, come si legge, al Regno dei cieli che cerca perle preziose, e cos'altro c'è di valore immenso se non lo Spirito, la Scintilla Divina che dimora in ognuno di noi?

Già avevo trattato questo tema così basilare QUI e QUI, ma ora, per coerenza, preferisco esporre di nuovo il pensiero di Amadeus Voldben che, come si leggerà, non si discosta per nulla dal mio.


Rob Gonsalves

«Il punto di contatto più alto che l'uomo possa conquistare è il suo Io spirituale: è la dimora nella serenità più pura dove niente e nessuno potranno giungere.

È la nostra Vera identità, la Scintilla Divina, noi siamo Quella. Il resto non conta, è il bagaglio che portiamo con noi per le vie dei mondi e che cambiamo di volta in volta come veste mutevole ed effimera. (Cfr. QUI e QUI; ndr). Su tale vetta è pace che non conosce turbamento. 

Se i nostri pensieri sono rivolti all'Io spirituale, noi realizziamo il collegamento più proficuo per la vita dello Spirito. Concentrarsi sulla propria Essenza Divina è toccare il punto d'accensione che illuminerà l'intera nostra esistenza, è il Faro verso cui rivolgerci per non perdere di vista il punto d'approdo.»




Ed è questo Faro a darci la fede e il coraggio di fronte ai pericoli che ci minacciano. Dobbiamo affrontarli, e non sfuggirli; avere paura equivale a fuggire.

Come dinnanzi al cane, colui che fugge è inseguito e addentato, così chi ritiene di difendersi con la paura, cioè scappando, ignora che la fuga è un invito all'aggressione, favorendola di più per colpirlo alle spalle.

Che fare allora? Due sono le vie: una è la difesa in chiusura per i principianti dello Spirito e l'altra, al contrario, è in apertura totale come accennato sopra.

Con la prima si agisce di pensiero, concentrando le proprie energie a guisa di uovo intorno a noi in modo da formare una barriera invalicabile a qualsiasi elemento esterno, ma avendo però l'accortezza di lasciare aperto il varco alla sommità del capo per il collegamento col Divino.

Con la seconda si agisce emanando potenti flussi d'Amore (ovviamente connessi al Cielo) verso tutto ciò che è negativo e insidia la nostra incolumità fisica e spirituale. Così, piuttosto che essere dominati dal male, siamo noi a padroneggiarlo con il Bene sciogliendone qualsiasi virulenza.

Ma tutto ciò, ripeto, è possibile ottenerlo soltanto se, finalmente, ci decidiamo ad uscire dal torpore, abbandonando le nostre paure e comportandoci come veri Figli di Dio, Figli della Luce che illumina le Tenebre perché, in questo caso, sono esse a fuggire da noi.

Relazione libera di: Sebirblu.blogspot.it

Brani tratti da: "Le influenze negative" di Amadeus Voldben

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