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Francia, caos al confine. Nuova legge di Macron respingimenti più facili

La stazione di Briançon al collasso: rispediti in Italia i migranti nell'arco di 10 chilometri

Francia, caos al confine. Nuova legge di  Macron respingimenti più facili

Una circolare, firmata dal ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner. Dieci pagine inviate agli organi di polizia di frontiera per ricordare ai funzionari quali sono le nuove norme sul contrasto all'immigrazione irregolare in Francia entrate in vigore dal 1 gennaio. Di fatto, una stretta agli ingressi di migranti dall'Italia e mani più libere per respingerli.

Dopo mesi di polemiche, tensioni e accuse reciproche tra Roma e Parigi, la guardia si alza di nuovo a Claviere e Bardonecchia. Già, perché la nuova legge permette alla gendarmerie francese una maggiore libertà nel respingimento alla frontiera. L'articolo 19 amplia i poteri di riammissione, estendendo il margine di azione della gendarmerie, da sempre nel mirino delle associazioni di volontari per i metodi spesso poco trasparenti. Ebbene se prima solo i migranti che venivano intercettati mentre passavano illegalmente il confine, diciamo in flagranza, venivano riconsegnati immediatamente alle autorità italiane secondo quanto previsto dalle norme di respingimento, ora anche per quelli rintracciati entro dieci chilometri dalla frontiera, in territorio francese inoltrato, varrà la stessa procedura semplificata. E cioè, respingimento immediato in Italia, senza troppe verifiche. Procedure spesso ambigue, che già Medici senza frontiere non aveva esitato a definire «illegali», perché «respingono sistematicamente i migranti verso l'Italia». Spesso anche stranieri minorenni, che per il diritto internazionale non dovrebbero mai essere respinti.

E pensare che dopo le tensioni dei mesi scorsi, culminate con l'accusa ai francesi di sconfinare in l'Italia riportando migranti senza autorizzazione, dieci giorni fa si è arrivati a una tregua: ovvero l'impegno da parte della Francia a informare la nostra polizia di frontiera delle operazioni di respingimento. La nuova legge consentirà di fatto di respingere con facilità e in modo legale verso il nostro Paese molte più persone. Non più solo i gruppetti che ogni giorno tentano di attraversare la frontiera, ma anche quelli che vengono intercettati in territorio francese inoltrato. Ecco perché in questi giorni la stazione di Briançon, appena oltre il confine, è nel caos. Il rifugio allestito qui dai volontari per assistere i migranti che arrivano dopo aver attraversato la montagna, è al collasso: siccome si trova entro i famosi dieci chilometri previsti dalla legge, i gendarmi stanno svolgendo i controlli necessari alla riammissione e i migranti sono bloccati. Per eseguire i respingimenti dovrebbero accertare, come prescrive la nuova legge francese, che vi siano «elementi concordanti sul passaggio illegale» dall'Italia. Ma il condizionale è d'obbligo, visto che tale circostanza è tutt'altro che scontata da verificare. Anzi, i migranti solitamente si liberano di qualsiasi traccia riconducibile al loro percorso proprio per evitare di essere rimandati indietro. Inoltre, le polemiche di questi anni con la Francia sui metodi della gendarmerie non fanno di certo ben sperare. A Claviere ogni giorno continuano ad arrivare gruppi di migranti usciti dai circuiti di accoglienza. Con la bella stagione e la neve che si scioglie ne arriveranno ancora di più, prevedono i volontari sul posto che ogni notte soccorrono chi rischia la vita per lasciare l'Italia è che viene, puntualmente, rimandato indietro.

Con l'entrata in vigore della nuova legge accadrà ancora di più.

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