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Cronaca

Coronavirus, il rapporto del generale Lunelli: "Con un piano aggiornato l'Italia poteva evitare 10mila morti

Guglielmo Mangiapane / Reuters
Guglielmo Mangiapane / Reuters 

Diecimila, delle oltre 35mila vite perse in Italia a causa del coronavirus si sarebbero potute salvare, se il nostro Paese avesse aggiornato il proprio piano anti-pandemie, secondo le linee guida indicate negli anni scorsi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

L’Italia, si legge nelle 65 pagine del rapporto messo a punto dal generale dell’Esercito in pensione Pier Paolo Lunelli, che verrà presentato ai magistrati che indagano sui presunti errori commessi dalle autorità italiane, disponeva solamente di un “piano vecchio e inadeguato” che “non fa alcun riferimento a scenari e ipotesi di pianificazione”.

È quanto anticipa il Guardian, che ha visionato il rapporto di Lunelli, che è stato comandante della Scuola per la difesa nucleare, batteriologica e chimica e ha contribuito a scrivere i protocolli contro le pandemie per alcuni Paesi, tra i quali l’Italia. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico, l’Italia non ha aggiornato il proprio piano anti-pandemie nel 2017, quando l’Oms e l’Ecdc indicarono nuove linee guida.Un “piano per la pandemia da influenza” pubblicato sul sito del ministero della Salute indica che l’ultimo aggiornamento risale al 15 dicembre 2016.

Tuttavia, le proprietà del documento Pdf indicano che la creazione del documento stesso risale al gennaio del 2006. “Quando si modifica un documento, se ne dovrebbe anche modificare il titolo”, spiega Lunelli al Guardian. “Potrebbe essere che l’Italia non aggiorna il proprio piano dal 2006”.

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