30 luglio 2020 - 08:35

L’ex pm Gherardo Colombo vara la nave salva-migranti nel Mediterraneo

Presentata la neonata associazione Onlus ResQ-People Saving People: ad oggi hanno aderito 130 persone con la certezza dei fondatori di arrivare a mille associati da qui alla fine dell’estate

di Fabrizio Guglielmini

L'ex pm Gherardo Colombo vara la nave salva-migranti nel Mediterraneo
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Un nuovo progetto, tutto milanese, per salvare vite nel Mediterraneo con una nave specializzata nel soccorso di migranti in mare che sarà varata l’anno prossimo. La neonata associazione Onlus ResQ-People Saving People ha presentato la sua route map per diventare operativa nel Mediterraneo nel corso del 2021. Socio fondatore e presidente onorario, l’ex magistrato e pm del pool di «Mani pulite» Gherardo Colombo, che ha accettato il ruolo senza riserve: «Quando si è ventilata l’ipotesi di mettere in mare una nave per salvare le persone che affogano mi sono chiesto: se stessi annegando vorrei che qualcuno venisse a salvarmi? Ho risposto sì, sia alla domanda sia alla nave» ha detto Colombo a proposito dell’obiettivo di ResQ.

La presentazione pubblica della Onlus è frutto di un anno di lavoro fra studi legali, operatori umanitari e professionisti di diversi settori; ad oggi hanno aderito 130 persone con la certezza dei fondatori di arrivare a mille associati da qui alla fine dell’estate. Va di pari passo l’impegno sul piano finanziario: raggiungere un budget di circa due milioni di euro tramite fundraising per acquistare e rendere operativa l’imbarcazione da 40 metri (da acquistare, per un valore di circa 700mila euro) per il Search and rescue con personale specializzato e relativa logistica. «L’iniziativa — ha aggiunto Colombo — è in stretta connessione con gli articoli 3 e 32 della Costituzione dove la nostra Repubblica sancisce l’uguaglianza dei cittadini senza distinzione di razza, religione, condizioni personali e sociali; oltre a questo è codificata la tutela della salute di tutti senza distinzioni; questo perché la nostra Carta è inclusiva, nel senso di recuperare persone all’interno della società civile».

Un punto di partenza chiaro e condiviso: salvare vite umane. In secondo piano in questo momento di avvio concreto, le valutazioni sulle varie posizioni politiche in tema di migranti, così come i tanti aspetti legati alla modifica dell’impianto del decreto Sicurezza. Inevitabile, però, da parte del presidente di ResQ Luciano Scalettari, impegnato da vent’anni in interventi umanitari in Africa, accennare al contesto: «Sappiamo che in assenza di navi di Ong, l’intervento della Guardia costiera libica riporta i migranti nei centri di detenzione di un Paese in guerra. Anche per questo la presenza di una nave, la seconda tutta italiana, oltre alla “Mediterranea”, è fondamentale». Aggiunge Gherardo Colombo: «Tutti gli aspetti legali, giuridici e politici li affronteremo in corso d’opera, mano a mano che si presenteranno». Molti i personaggi sostenitori dell’iniziativa, fra gli altri: Cecilia Strada, Gad Lerner, don Virginio Colmegna, padre Alex Zanotelli e lo scrittore Corrado Stajano. Come ha ricordato la co-fondatrice Sara Zambotti è basilare per ResQ coinvolgere la società civile anche attraverso di loro: «Nei prossimi mesi programmeremo incontri a Milano e in tutta Italia per farci conoscere dall’opinione pubblica».

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