Home Blog Ossido di GRAFENE e PEG nei vaccini

Ossido di GRAFENE e PEG nei vaccini

L’ossido di grafene (GO) e i suoi derivati, negli ultimi decenni, hanno assunto un ruolo di primaria importanza in quella che viene definita età del carbonio. L’ossido di grafene è un materiale stratificato prodotto dall’ossidazione della grafite.
Grazie alle sorprendenti proprietà elettriche, meccaniche, termiche e di reattività viene sfruttato in molte applicazioni, suscitando l’interesse di tutto il mondo scientifico e tecnologico: dall’ingegneria alla medicina, dalla chimica alla fisica.

Uno dei vantaggi dell’ossido di grafene è la sua facile disperdibilità in acqua e altri solventi organici, nonché in diverse matrici, grazie alla presenza delle funzionalità dell’ossigeno. In medicina può essere utilizzato come materiale di rilascio dei farmaci ed ha campi di applicazione in fase di studio per quanto riguarda la lotta contro il cancro. Si tratta di nanotecnologia applicata alla medicina, per indurre la morte programmata delle cellule tumorali. Ci sono studi scientifici in essere circa l’uso di nanoparticelle di argento, combinate con l’ossido di grafene, proprio per combattere lo sviluppo di virus influenzali e Covid-19
C’è ossido di grafene nei vaccini?

Aifa nega fermamente e la notizia viene ripetutamente etichettata come bufala, tuttavia in Giappone, su un lotto di vaccini Moderna, è stato individuato un contaminante, definito “particolato metallico” e “sostanza magnetizzabile” non meglio identificata.
Due ricercatori spagnoli dell’Università di Almeria hanno trovato ossido di grafene nelle fiale di due vaccini.

Esistono brevetti depositati per l’uso delle nanoparticelle di ossido di grafene come vettore di vaccini per il Covid-19.
Sappiamo che sono allo studio vaccini intranasali, anche per il Covid, proprio usando nanoparticelle di ossido di grafene.
E sappiamo anche che le nanoparticelle di ossido di grafene sono pericolose e potenzialmente tossico, perché penetra nelle cellule e può danneggiarle.

E veniamo al Peg

Sappiamo che nei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna ci sono le nanoparticelle di polietilenglicole (Peg) che, combinate con nanoparticelle lipidiche (Lnp) avvolgono l’mRna contenuto nel siero. Le nanoparticelle lipidiche servono ad ingannare l’organismo, penetrando nelle cellule senza essere attaccati dal sistema immunitario, le nanoparticelle di polietilenglicole servono a conservare e rendere stabili quelle lipidiche.

Il Prg veniva considerato una sostanza inerte, cioè che non reagisce con i sistemi biologici, ma nel 2016 è stato scoperto che non è così e che il 72% delle persone ha nel proprio organismo anticorpi contro il Peg. Il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) e la Food and Drug Administration (Fda) sospettano che dietro le reazioni avverse ai vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna ci possa essere proprio una risposta immunitaria o allergica al Peg.

Si tratta di una sostanza molto usata in cosmesi ma per la prima volta usato in un vaccino.

https://www.chimica.unifi.it/upload/sub/LAUREA/PUB/2012-2013/ELABORATI/croce_riccardo-e.pdf
https://cordis.europa.eu/article/id/219667-lbl-technology-applied-to-graphene-oxide/it
https://www.lescienze.it/news/2021/08/04/news/come_visualizzare_in_3d_nanoparticelle_di_grafene_nelle_cellule-4953776/
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.02.25.432893v1
https://agenziastampaitalia.it/images/MICROSCOPIA_DE_VIAL_CORMINATY_DR_CAMPRA_FIRMA_E_1_fusionado_es_it.pdf

Grafene e vaccini


https://patents.google.com/patent/CN112220919A/en
https://www.pnas.org/content/early/2013/07/09/1222276110

Giappone: Sostanza estranea rinvenuta nelle fiale di Moderna


https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/12/22/covid-vaccino-reazioni-avverse-nanoparticelle/?refresh_ce=

Mariano Amici medico