LA GRANDE ROGAZIONE DI ASIAGO. Un segreto da condividere

images-12.jpegSabato per gli asiaghesi c’è l’appuntamento più importante dell’anno, quello con la Grande Rogazione, che richiama ormai stabilmente oltre 3000 persone, molte provenienti anche dagli altri comuni dell’Altopiano e dal resto del Veneto. La partenza è alle 6 dal Duomo di Asiago, e il percorso tocca tutti i confini del Comune per una lunghezza di circa una trentina di chilometri, con arrivo alle 7 di nuovo nel Duomo, in un tripudio di campane e di canti tradizionali. Si tratta di un momento di grande spiritualità (per chi ci crede), di grande socialità, ma è anche un tuffo nella natura, nella storia e nelle tradizioni locali, oppure semplicemente l’occasione per incontrare vecchi e nuovi amici.

Su questo importante appuntamento vi propongo una riflessione di qualche anno fa.

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UN SEGRETO CONDIVISO

Ci sono cose che si raccontano con esitazione e riguardo, quasi fossero dei segreti. Vorresti metterne a parte gli amici più cari, ma temi di tradire chi te li ha affidati con fiducia, dubiti che il tuo racconto svuoti un’emozione e banalizzi la magia di un evento, al tempo stesso avverti il rischio di scivolare nell’enfasi e nella retorica… C’è un segreto che sull’Altopiano dei Sette Comuni conoscono tutti: la Grande Rogazione. Ma che segreto è, vi direte, se lo condividono oltre 20mila persone? E come può restare riservato un appuntamento che si ripete puntualmente ogni anno, da secoli, il giorno prima dell’Ascensione? Il fatto è che non basta sapere che c’è: solo chi l’ha “vissuta” dal di dentro sa davvero cos’è la Grande Rogazione. E perciò anche gli ospiti che da anni sono di casa ad Asiago, raramente la conoscono realmente, a meno che non si siano accollati almeno una volta le 13 ore e i 30 chilometri di cammino. Troppo facile scambiarla per una normale processione religiosa, una normale scampagnata collettiva, una normale manifestazione del folklore. La Rogazione asiaghese è tutto questo, ma anche molto di più.

IL PERCORSO

Si parte alle sei del mattino dal Duomo di Asiago, e dietro lo stendardo rosso con la croce bianca la processione si incammina attorno al Sacrario del Laiten, percorrendo i confini del comune attraverso le stradine sterrate e i prati ancora ingialliti dal tarassaco. Un migliaio di persone, all’inizio, felici di condividere una levataccia, un panorama ancora sospeso nel grigio dell’alba, i canti delle contrade che restituiscono intatto, ogni anno, un sentimento tenace di comunità; e poi via via sempre di più, fino al Golf, fino alla tappa del Lazzaretto, dove la processione si ferma per la prima colazione al sacco e la celebrazione della messa, ex voto per la liberazione del paese dalla peste, nel Seicento.

TRA SACRO E PAGANO

Le famiglie stanno insieme, le ragazze regalano uova colorate ai maschi, in particolare ai ragazzi da cui hanno ricevuto in dono il tradizionale “cucco” di terracotta il giorno di San Marco: religiosità che si intreccia con la festa, riti propiziatori precristiani e devozione genuina, amicizia e antiche reminiscenze dionisiache, come la sera ai boschetti di Gallio, quando i più giovani, come creature dei boschi, si cingono il capo di ghirlande di larice. Il “giro del mondo” prosegue, sempre accompagnato dall’armonioso e potente fraseggio dei cori; la processione è ormai una fiumana di migliaia di persone che si dipana tra i boschi e i pendii del Kaberlaba, tocca Canove, Camporovere, affronta la faticosa salita al Monte Bi. Ogni tanto una sosta per il cibo e la convivialità, un incontro con vecchi amici dispersi da anni, un bicchiere di vino o una tazza di the offerti personalmente (rito nel rito) da Mario Rigoni Stern sotto casa sua. 

L’ARRIVO

L’entrata in paese, alle sette di sera, è una marcia trionfale scandita dal suono possente delle campane: è la comunità che da’ il benvenuto a se stessa, un’emozione che resta dentro per sempre. Questo non è turismo, nè spettacolo, nè semplice folklore. Se cercate solo questo, non venite ad Asiago domani, e non parlatene in giro. Certe cose vanno condivise solo con chi le rispetta.

LA GRANDE ROGAZIONE DI ASIAGO. Un segreto da condividereultima modifica: 2010-05-13T11:45:00+02:00da sergiofrigo
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