La Passione di Gesù nella Divina Volontà 

3ª MEDITAZIONE

“Figlio mio, Figlio mio, ti benedico! Che amara separazione, crudele più d’ogni morte!”

Mio adorabile Gesù, mentre insieme con te ho preso parte ai tuoi dolori e a quelli dell’afflitta Mamma, vedo che ti decidi a partire per andare dove il Voler del Padre ti chiama. È tanto l’amore tra Figlio e Madre che vi rende inseparabili, per cui tu ti lasci nel cuore della Mamma, e la Regina e dolce Mamma si depone nel tuo, altrimenti vi sarebbe stato impossibile il separarvi. Ma poi, benedicendovi a vicenda, tu le dai l’ultimo bacio per rafforzarla negli acerbi dolori che sta per sostenere, le dai l’ultimo addio, e te ne parti.

Ma la pallidezza del tuo volto, le tue labbra tremanti, la tua voce soffocata come se volesse dare in pianto nel dirle addio, ah, tutto mi dice quanto l’ami e soffri nel lasciarla! Ma per adempiere la Volontà del Padre, coi vostri cuori fusi uno nell’altro, a tutto vi sottoponete, volendo riparare per quelli che, per non vincere le tenerezze dei parenti ed amici, ed i vincoli e gli attaccamenti anche leciti e santi, non si curano di adempiere il Voler santo di Dio e di corrispondere allo stato di santità a cui Dio li chiama. Qual dolore non ti danno queste anime nel respingere dal loro cuore l’amore che vuoi dar loro, per contentarsi dell’amore delle creature!

Amabile Amor mio, mentre con te riparo, permettimi che rimanga con la tua Mamma per consolarla e sostenerla mentre tu parti; poi accelererò i passi per venirti a raggiungere. Ma con sommo mio dolore vedo che la mia angosciata Mamma trema, ed è tanto il dolore che, men­tre fa per dire al Figlio addio, la voce le muore sulle lab­bra e non può articolar parola, quasi viene meno, e nel suo deliquio d’amore dice:

“Figlio mio, Figlio mio, ti benedico! Che amara separazione, crudele più d’ogni morte!”.

Ma il dolore le impedisce ancora di parlare e la rende muta.

Sconsolata Regina, lasciami che ti sostenga, ti asciughi le lacrime e ti compatisca nel tuo amaro dolore. Mamma mia, io non ti lascerò sola, e tu prendimi con te; insegnami in questo periodo sì doloroso per te e per Gesù ciò che devo fare, come devo difenderlo, come ripararlo e consolarlo, e se devo mettere la mia vita per difendere la sua. No, non mi sposterò da sotto il tuo manto; ai tuoi cenni volerò da Gesù e gli porgerò il tuo amore, i tuoi affetti, i tuoi baci insieme ai miei, e li metterò in ogni piaga, in ogni goccia del suo sangue, in ogni pena ed insulto, affinché, sentendosi in ogni pena i baci e l’amore della Mamma, le sue pene restino raddolcite. Poi ritornerò sotto il tuo manto, portandoti i suoi baci per raddolcire il tuo cuore trafitto.

Mamma mia, il cuore mi batte, voglio andare da Gesù; e mentre io bacio le tue mani materne, tu benedicimi come hai benedetto Gesù e permettimi che vada da lui.

(Meditazione tratta dalla 2ª ORA de Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.)