Luca Giordano, San Benedetto nei rovi vince la tentazione. Il racconto di San Gregorio Magno.

Il San Benedetto nei rovi di Luca Giordano è esposto all’interno del Museo dell’Abbazia di Montecassino, in una delle sale del secondo piano dedicata alla iconografia di San Benedetto.

Per questo quadro “Luca fa presto”- così veniva appellato Luca Giordano per la velocità con cui eseguiva le sue opere – si è ispirato ad uno degli episodi più intensi della vita di san Benedetto, legato alla sua lotta contro le tentazioni.

San Gregorio Magno nel II Libro dei suoi Dialoghi, dedicato proprio alla vita del Santo Fondatore del monachesimo occidentale, lo racconta così:

“(…)lo invase una tentazione impura così forte, come il santo uomo non aveva provato mai.

 Un tempo egli aveva veduta una donna ed ora lo spirito maligno turbava con triste ricordo la sua fantasia. E fiamma sì calda il diavolo suscitò nell’animo del servo di Dio con quella appariscente bellezza, che egli non riusciva più a contenere il fuoco dell’amore impuro e già quasi vinto stava per decidersi ad abbandonare lo speco.

 Fu un istante: illuminato dalla grazia del cielo, ritornò improvvisamente in se stesso. Visti lì presso rigogliosi e densi cespugli di rovi e di ortiche, si spogliò delle vesti e si gettò, nudo, tra le spine dei rovi e le foglie brucianti delle ortiche.

 Si rotolò a lungo là in mezzo e quando ne uscì era lacerato per tutto il corpo; ma con gli strappi della pelle aveva scacciato dal cuore la ferita dell’anima, al piacere aveva sostituito il dolore; quel bruciore esterno imposto volutamente per pena, aveva estinto la fiamma che ardeva all’interno, e così, mutando l’incendio, aveva vinto l’insidia del peccato.

 Da quel giorno in poi, come egli stesso in seguito confidava ai discepoli, fu talmente domato l’incentivo della sensualità, da non sentirlo affatto mai più.”

 

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