"Fiesoli voleva infangare don Milani"

«LO scontro con Rodolfo fu sulla sua idea di comunità rigida e sulla terapia selvaggia basata sulle confessioni pubbliche». Edoardo Martinelli, ex allievo di don Lorenzo Milani ed ex sindacalista, già fondatore della cooperativa Il Forteto (il nome fu suggerito da lui) con cui ruppe prestissimo, nel '78, ha deposto ieri al processo per abusi e maltrattamenti contro il "profeta" Rodolfo Fiesoli e 22 soci: «Attuarono quella terapia selvaggia con una mia amica, disperata perché da bambina suo padre aveva abusato di lei. Cercarono di applicarla anche a me. Rodolfo mi guardava negli occhi, mi voleva far dire che ero un abusato, addirittura che anche don Milani era un abusante. Cose fuori dal mondo. Era come se mi volesse ipnotizzare. Erano pressioni disumane. Tutto un gruppo faceva coercizione. Siccome credo di non aver mai perso del tutto la lucidità, dissi a Rodolfo: "Si va io e te da don Bensi, il mio confessore"». Don Raffaele Bensi, professore di religione di generazioni di studenti, era una istituzione del cattolicesimo democratico fiorentino, ed era stato confessore di don Milani. Martinelli ha un vivido ricordo dell'incontro: «Non si fa a tempo a entrare che Rodolfo gli fa il suo sorriso e gli mette la mano sui genitali (era un suo vezzo). Don Bensi gli sferrò uno sganassone e lo cacciò a calci nel sedere. Poi mi disse: "Questo è pazzo, è uno psicotico attivo". Quel giorno capii che ero finito in un bordello».

Martinelli esce dalla cooperativa ma molti anni dopo, nel 2001, alla prima marcia di Barbiana, vede Rodolfo alla testa del corteo con Michele Gesualdi, anch'egli ex allievo di don Milani e all'epoca presidente della Provincia. «Scoprii che Fiesoli aveva un ruolo importante, che gli era stato affidato il progetto Barbiana finanziato con fondi europei, che era l'educatore simbolo di Barbiana per i ragazzi delle scuole del Mugello. Per me era un delinquente, uno che aveva distrutto la vita di persone ancora prima di fondare il Forteto. Mi sono preoccupato. Barbiana per me è un punto d'anima profondo. Occorreva reagire. Ho letto la sentenza di condanna di Fiesoli e Goffredi per abusi su una disabile. Ho letto i libri sul Forteto». Ma per anni, racconta, le istituzioni hanno chiuso occhi e orecchi. Con altri ex allievi di Barbiana, Martinelli ha chiesto molti colloqui, ricevendo molti rifiuti. Anche da Bertinotti, anche dal cardinale. «E — ricorda — alla penultima marcia di Barbiana, nel 2012, Michele Gesualdi mi ha aggredito. Io facevo foto. Lui attraversò tutta la piazza e mi prese per il collo». «Solo ora che la gente sa dai giornali vi vergognate », ha scritto sul suo profilo Facebook.

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Franca Selvatici