Sangue di San Gennaro, si scioglie il secondo giorno di preghiera: l'annuncio e l'ostensione

Alla fine San Gennaro ha fatto di nuovo il miracolo. E Napoli tira un sospiro di sollievo. Il sangue del Santo, che ieri era rimasto solido, si è sciolto al secondo giorno di preghiera. «Alle ore 17.18 del 2 maggio, secondo giorno di preghiera - si legge sul sito della Diocesi -, si è ripetuto il prodigio della Liquefazione del sangue di San Gennaro».

C’era molta apprensione, a Napoli e non solo, perché dopo due giorni non succedeva nulla. E' l'abate della Cappella del tesoro di San Gennaro, Vincenzo De Gregorio, aveva ufficializzato che il prodigio di San Gennaro non si era compiuto neppure questa volta. Lo aveva fatto, come prevede il rito, al termine della celebrazione in ricordo della traslazione delle reliquie del santo patrono, che si svolge tradizionalmente il sabato che precede la prima domenica di maggio. Accanto a lui c’erano l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, con il suo predecessore Crescenzio Sepe che ha concelebrato con altri sacerdoti.

San Gennaro, il sangue non si scioglie per la seconda volta: le immagini del 1 maggio

Era la seconda volta consecutiva, dopo lo scorso 16 dicembre, che il prodigio non si compiva. Nel corso dell'omelia Battaglia aveva invitato i fedeli a «non cedere alla tentazione di sostare sulla soglia della superficie, incuriositi dal prodigio, afferrati dalla brama di voler leggere in esso buoni auspici o presagi nefasti per il nostro futuro: il sangue, sia che si sciolga, sia che resti nella sua immodificata sacralità - aveva detto - ci rimanda al sangue di Cristo, nel cui mistero pasquale ancora ci troviamo e che ancora dà il senso alla grande e intensa icona del sangue che si scioglie».

Dopo l'annuncio, l'arcivescovo ha riportato la teca in processione dall'altare maggiore alla cappella che ospita le reliquie del santo patrono. Dopo un breve momento di preghiera, don Mimmo ha impartito la benedizione e ha concluso la celebrazione.

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