Uomini giusti ai posti giusti / 23

Una piscina a sfioro, come “un nuovo spazio pubblico meditativo”. Che bello! La proposta arriva  da uno studio di architettura di Stoccolma ed è destinata al tetto della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, andato distrutto nell’incendio del 15 aprile scorso.

Direte: perché mai una piscina? Ma che domande! Gli architetti svedesi spiegano che “un’esperienza complementare all’edificio” (qualunque cosa significhi) è proprio ciò che ci vuole. Oltretutto “si abbinerà a meraviglia ai grandi interni e sarà uno spazio per il pensiero e l’auto-riflessione”.

Da autentici uomini giusti ai posti giusti, gli esperti di Stoccolma non si fanno tanti problemi nemmeno per le statue degli apostoli. “La guglia è crollata – affermano – ma le dodici statue sono sfuggite al fuoco e potranno fare da guardiane attorno alla grande piscina con vista panoramica sulla città”.

Le autorità francesi non hanno ancora deciso a chi affidare i lavori di ricostruzione del tetto, ma lo studio di Stoccolma  ha rotto gli indugi: “Una cattedrale non è una struttura isolata. Appartiene al tessuto urbano, alla città e alle persone”. Dunque, perché non mettere una piscina sul tetto? Che potrebbe anche fare da riserva d’acqua (ma questo lo aggiungiamo noi) da impiegare in caso di nuovo incendio.

Un piccolo dubbio, circa la proposta, sorge quando veniamo a sapere che gli architetti in questione avevano già proposto l’idea di una piscina a sfioro come “spazio pubblico” sul lungomare di Stoccolma. Non è che per caso gli egregi architetti stanno riciclando la stessa piscina?

Ma non lasciamoci prendere dai cattivi pensieri. E andiamo a Vicenza, dove incontriamo un altro uomo giusto al posto giusto. Trattasi di un signor parroco il quale, al grido di “Sbagliato escludere i credenti omosessuali, chiediamoci se anche nell’amore gay c’è Dio”, ha celebrato una “veglia contro l’omofobia” nella chiesa di San Carlo al Villaggio del Sole. Non è magnifico? Fra l’altro il signor parroco aveva al collo una stola arcobaleno, e una bandiera con gli stessi colori era stata posta sull’altare.

Come dite? Che non vedete in giro tutta questa omofobia? Suvvia, non siate ipocriti sepolcri imbiancati duri di cuore vecchie comari.

“Abbiamo organizzato la veglia di preghiera – ha spiegato il signor parroco arcobaleno – per sollecitare una presa di coscienza come Chiesa e credenti sull’atteggiamento problematico che abbiamo tenuto nei confronti delle persone omosessuali. Per fortuna il clima in questi anni nella Chiesa cattolica è cambiato, soprattutto con papa Francesco. Oggi si parla di amore omosessuale e ci si interroga se quella tra due persone dello stesso sesso possa essere non solo una relazione umanamente significativa ma anche una relazione in cui c’è la presenza di Dio, visto che Dio è amore”.

Come dite? Che il Catechismo della Chiesa cattolica giudica gli atti omosessuali “intrinsecamente disordinati”? Suvvia, non siate farisei cristiani ideologici mummie da museo musilunghi! Lasciatevi commuovere, piuttosto, dal racconto della veglia: “Molti dei fedeli gay, lesbiche, bisessuali e transgender presenti, che frequentano il gruppo in parrocchia, non hanno saputo trattenere lacrime e commozione”.

Come dite? Che i veri discriminati oggigiorno sono quelli che ricordano che gli atti omosessuali sono contrari alla legge naturale? Basta così, queste obiezioni da elitari pessimisti queruli tristi chiusi formalisti egoisti non meritano neppure una risposta.

Ed ora eccoci in Danimarca, dove Jaleh Tavakoli, una blogger danese di origine iraniana che non ha mai nascosto le sue critiche nei confronti dell’Islam, è stata minacciata dall’Autorità per la vigilanza sociale con l’accusa di aver condiviso un video online sullo stupro e l’uccisione in Marocco di due giovani donne scandinave per mano di islamisti. Da veri uomini giusti ai posti giusti, i membri dell’agenzia governativa hanno fatto sapere alla blogger che per aver condiviso il video potrebbe perdere la custodia della sua bambina adottiva di otto anni.

Come dite? Che è un ricatto bello e buono? Ma no, è la civiltà occidentale!

“È il peggior tipo di abuso di potere che abbia mai visto”, ha dichiarato l’avvocato danese Karoly Németh, che rappresenta legalmente la blogger e suo marito. Ma evidentemente anche l’avvocato è vittima di vecchie idee. Meno male che uomini giusti, e donne giuste, ai posti giusti provvedono a porre opportuni limiti alla libertà di espressione quando tale libertà va ostinatamente e inopinatamente contro il politicamente corretto.

Torniamo in Italia per segnalare, in questo mese di maggio, una festa dedicata alla Madonna nella quale la Madre di Dio è presentata con i seguenti titoli:  “donna mediterranea”, “maestra dell’incontro”, “madre della terra”. Il tutto all’insegna della “fratellanza umana”. Succede in quel di Corato (Bari), al Santuario Madonna delle Grazie.

Come dite? Che, già che c’erano, potevano anche aggiungere “dea della fertilità”? Buona idea. Sarà forse per la prossima volta.

E chiudiamo con una segnalazione, direi, obbligatoria: riguarda i vescovi e i cardinali che sabato 17 maggio, guardandosi bene dal presentarsi alla Marcia per la vita che si è svolta a Roma, sono rimasti a casa. Bravi, avanti così! Veri uomini giusti ai posti giusti!

Aldo Maria Valli

 

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