Magistero papale choc… decattolicizzante

Dopo i nostri recenti editoriali “natalizi”…. vedi a seguire:
Bergoglio docet: “l’abete rosso simboleggia Dio…” Gesù è Figlio del dio albero
Un Natale sempre più svuotato del Suo Mistero… anche mariano.
Per Bergoglio Gesù è venuto per la Fratellanza universale!
vogliamo fare una sorta di “riepilogo” non con le nostre parole, ma con un ragionamento ragionato che prendiamo in prestito dal professore Stefano Fontana, visto che per altro lo condividiamo totalmente.

SI LEGGA ANCHE QUESTA FRESCA TESTIMONIANZA.

Quanto segue ci aiuterà a riflettere anche sul come lavorare, operare e PREGARE in questo Anno Nuovo ricco di sfide, tempeste, ma anche di speranza…. poichè la vittoria sarà di chi avrà perseverato nella Verità, con la Carità, fino alla fine.


PAROLE CHOC
Il linguaggio di Francesco, volutamente impreciso
imgdi Stefano Fontana

Nel giro di pochi giorni papa Francesco ha fatto tre affermazioni dal contenuto molto problematico. Dapprima ha detto che Maria non è nata santa ma lo è diventata perché santi non si nasce ma si diventa. Poi ha detto che il cristianesimo è rivoluzionario. Quindi ha affermato che è meglio essere atei piuttosto che andare in Chiesa e poi comportarsi male: “C’è gente che è capace di tessere preghiere atee, senza Dio, e lo fanno per essere ammirati dagli uomini. E quante volte vediamo lo scandalo di quelle persone che vanno in chiesa e stanno lì tutta la giornata o vanno tutti i giorni e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente! Meglio non andare in chiesa: vivi così, come se fossi ateo. Ma se tu vai in chiesa, vivi come figlio, come fratello e dà una vera testimonianza, non una contro-testimonianza”.

La prima affermazione chiama in causa la corretta interpretazione del dogma dell’immacolata concezione. La seconda si oppone agli insegnamenti di moltissimi pontefici che hanno insegnato l’incompatibilità tra il concetto di rivoluzione e la fede cristiana. La terza è un intrico di gravi questioni teologiche e pastorali che richiedono di essere decrittate tramite un fine lavoro di esegesi che però nessun fedele è in grado di fare. Da qui il “conflitto delle interpretazioni” e lo smarrimento di tanti che si attendono invece dal papa poche e chiare parole. A far confusione, dicono, ci pensiamo già noi.

La terza affermazione sugli atei e gli incoerenti frequentatori della messa è tra l’altro in contraddizione con altri insegnamenti dello stesso Francesco. E’ nota la discussa affermazione della Evangelii gaudium ripresa nella famosa nota 351 di Amoris laetitia secondo cui “l’Eucarestia non è un premio per i perfetti ma un aiuto per i deboli”. Ammesso che sia così, non si capisce perché sia meglio essere atei che andare in chiesa pur essendo cristiani incoerenti. La coerenza qui viene richiesta in modo assoluto, mentre in nome di una superiore misericordia ai divorziati risposati non si chiede più la coerenza di vivere come fratello e sorella secondo le indicazioni di Familiaris consortio 84.

In ogni caso, anche se esaminata in se stessa, la frase presenta delle oscurità teologiche. L’ateismo, quando è colpevole, un tempo era considerato un peccato. Oggi, di fatto, non è più così, perché si pensa che Dio si riveli in tutti gli uomini e quindi anche negli atei. E’ per questo che si concedono le chiese alle cattedre dei non credenti e si permette loro di insegnare (in chiesa) che Dio non esiste. L’ateismo è la situazione dell’uomo che consapevolmente rifiuta Dio. Come è possibile che tale situazione di vita sia preferibile a chi va in chiesa pur non riuscendo poi ad essere cristiano fino in fondo nella vita pratica? In questo modo la coerenza diventa il criterio di valutazione al posto del contenuto di verità. Un ateo coerente sarebbe preferibile ad un cristiano incoerente. Può essere corretto criticare l’ipocrisia, anche se oggi (siamo seri …) quanti vanno in chiesa tutti i giorni “per essere ammirati dagli uomini”?, ma è problematico indicare la coerenza dell’ateo come alternativa.

La frequenza con cui papa Francesco pronuncia frasi problematiche come queste conferma un significativo cambiamento del linguaggio pontificio su cui da tempo si concentrano studiosi e osservatori. L’esempio massimo di questo nuovo codice comunicativo è stata Amoris laetitia. Si tratta di un linguaggio volutamente impreciso, allusivo, evocativo, sfumato, volatile ed ondeggiante. Un linguaggio che propone domande senza risposta, contrapposizioni dialettiche senza sintesi, polarità senza combinazione e spesso usa frasi del tipo “sì…ma” dove il “ma” introduce non solo attenuanti ma eccezioni. E’ un linguaggio per immagini dalla problematica interpretazione teologica più che per concetti: la dottrina come pietre scagliate, la tradizione che non è un museo, il peccato chiamato fragilità, il confessionale che non deve essere sala di tortura … E’ un linguaggio che non chiude ma apre, non precisa ma pone domande, non conferma ma fa nascere dubbi. Un linguaggio “in tensione”, storico, biografico, esistenziale, dinamico, che procede per contrapposizioni e contraddizioni e che inquieta.

La questione principale davanti a questi evidenti cambiamenti su cui, come ripeto, sono stati già scritti libri e libri, è se dietro questo mutamento di linguaggio ci sia anche un mutamento nella concezione del papato stesso. Il linguaggio non è mai solo linguaggio. Quando si usano parole nuove per indicare le cose di prima vuol dire che è nata una nuova dottrina che le vede in modo diverso. Specularmente, se si vuole far nascere un nuovo modo di pensare bisogna parlare in modo diverso. In questo senso il linguaggio di papa Francesco è l’estremizzazione coerente del passaggio iniziato col Vaticano II dalla dottrina alla pastorale, dalla natura alla storia, dalla metafisica all’ermeneutica. E ciò non poteva non finire per riguardare anche il ruolo del papa nella Chiesa.


 

Riportiamo anche la seguente testimonianza….

Un amico ha deciso di passare il Capodanno a Medjugorie, pensando di riuscire a stare tranquillo. Ma non ce l’ha fatta.

di Grozio
Quanto scritto e commentato in questi mesi da blog e quotidiano come La Verità circa le priorità di questa Chiesa  a trazione demagogico-ambiental-migrazionista trova conferma anche in un posto santo come Medjugorie.

Non ci avremmo creduto se non vi avessimo assistito. La prima messa solenne dell’anno, celebrata a mezzanotte del 1 gennaio dal Nunzio apostolico Pezzotti assieme a mons. Oser (visitatore apostolico, incaricato dal Papa di vagliare e verificare veridicità delle apparizioni mariane) e al capo generalizio dei francescani minori, don Milienko davanti a  svariate migliaia di pellegrini e fedeli presenti, ha visto protagonista il  Nunzio con una omelia che ha destato preoccupazione e contrarietà in molti fedeli, alcuni dei quali hanno lasciato anzitempo la celebrazione con rabbia e dissenso.

Un’omelia che è stata un manifesto politico firmato Bergoglio. Con la scusa di riprendere il discorso del Papa tenuto nella giornata della pace del 8 dicembre scorso, Pezzotti ha snocciolato venti minuti di Bergoglio pensiero focalizzandosi su due punti con un altissimo tasso di demagogia e genericità: la buona politica, come strumento per coinvolgere i giovani che hanno smarrito la fiducia (!?) il tutto condito da richiami alla coscienza (forse quella luterana?) e a tanta retorica sul bene comune, la solidarietà, l’ambiente.

Ma non poteva mancare il rimprovero a quei politici e quei partiti che vogliono “eliminare il migrante”. Pezzotti ha sottolineato infine l’importanza del confronto, del dialogo e dell’accoglienza  di questa gente che scappa da guerre, fame , ….Evidentemente il monsignore non sa che solo il 5% scappa da zone di guerra (si legga la bravissima Anna Bono, prima di consultare Jeffrey Sachs).

Quello che lascia  atterriti è che l’omelia propagandistica abbia avuto luogo in una terra santa come Medjugorie, dilaniata dalla guerra fino a vent’anni fa e oppressa dal comunismo. Gente che ha sofferto davvero la guerra, martiri che non sono scappati, ma hanno patito prima e ricostruito poi.

Iniziare il 2019 con un’omelia del genere suona come una provocazione e un paradosso. Migliaia di fedeli al freddo sotto zero sulla spianata ascoltavano un pacioso monsignore fare campagna elettorale per Jorge Bergoglio dall’interno della chiesa.

Le sensazioni raccolte nel day after fra persone attente del posto é che anche Medjugorie stia iniziando ad essere “normalizzata” (secondo i canoni neo ecclesiali) prima di essere riconosciuta, considerando peraltro che  negli ultimi due anni la partecipazione dei fedeli è drasticamente diminuita, grazie anche alla non troppa simpatia di Bergoglio per questo luogo (la Madonna postina….).

Il parallelo con la Cina dalle due chiese – quella clandestina, oppressa e perseguitata , e quella ufficiale alleata con Il  Vaticano e filo governativa – non sembra irrealistico.

Chissà se lor signori hanno considerato che prima di ogni scelta strategica dovranno fare i conti con la padrona di casa, la Madonna…

 

9 pensieri riguardo “Magistero papale choc… decattolicizzante

  1. ..ovviamente, tutto condiviso. Solo che, mentre noi stiamo qui, sbalorditi ma consapevoli (l’ultima è quella della reiterata non benedizione, o benedizione protestante), la stragrande maggioranza dei “fedeli”, ignari, sprovveduti, ma anche innocenti viene “traghettata”, lentamente, inavvertitamente, ma inesorabilmente verso la meta stabilita, sull’altra “riva malvagia”…

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  2. Si può affermare che la stragrande maggioranza di cattolici che osannano il papa, è ignorante su questioni dottrinali?
    Si sono accorti con Francesco che esiste la chiesa? E prima dov’erano? Si può dire che se non aprono gli occhi, recuperando il tempo perduto, sono dannati per sempre ma per colpa loro e non del papa?

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    1. Mi riferivo alla maggioranza di quelli ignari e sprovveduti.. poi ci sono quelli consapevoli ai quali questa crociera verso l’altra sponda fa comodo… è il ritorno al mondo in cui si sentono più a loro agio, alla casa del loro protettore rosso scarlatto, dove tutto si giustifica, dove il bene e il male hanno pari dignità, dove possono finalmente conciliare le pulsioni ideologiche represse con gli aneliti di una religione ridotta a romanticismo, sentimentalismo, naturalismo, sociologismo, buonismo, solidarismo, protagonismo, antropocentrismo, egoismo mascherato da filantropismo con le risorse degli altri, postsessantottismo, egualitarismo, cattocomunismo…. comunismo.

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    1. magari fosse stato lasciato ai laici, il guaio è che il catechismo i laici non lo usano affatto. Vedi quelli del rinnovamento che non usano il catechismo, o i kikiani che usano il catechismo di Kiko, chi usa davvero questo testo? Nessuno! Poi Bergoglio ha dato il colpo di coda, lo sta completamente annullando con la sua pastorale vincolante e i preti non lo conoscono e i vescovi lo hanno infilato nel cassetto.
      Sono stato nella pastorale giovanile, so cosa dico, ciao da Alessandro.

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  3. Post del blogger Claudio Marus su Acta Apostaticae Sedis (4.01.19):

    ” [papa Bergoglio] O ha dei vuoti di memoria preoccupanti, o la sua innata rabbia lo fa zigzagare su dei terreni molto minati. Un’altra delle sue tante uscite, tempo fa, conteneva questa ‘massima’: “Insultare e offendere la dignità di una persona è sulla stessa linea dell’omicidio”. Stando a tutto quello che esce giornalmente dalla sua bocca, lo si può considerare un pluriomicida recidivo pericoloso per sé e per gli altri. Infatti purtroppo è proprio così, per non parlare delle anime buttate al macero. E lo chiamano ancora ‘Sua Santità e Papa’. Ma non si diceva una volta “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”?

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  4. segnalo l’opportuno e appassionato appello del prof. Roberto de Mattei:
    https://www.marcotosatti.com/2019/01/05/osi-monsignore-un-appello-a-vincere-il-silenzio-ce-fuoco-nella-chiesa/

    Dopo averlo letto ho inviato una mail al DICASTERO PER LA COMUNICAZIONE in Vaticano ( spc@spc.va) con il seguente messaggio:
    sottoscrivo in toto l’appello del prof. Roberto De Mattei “OSI MONSIGNORE! UN APPELLO A VINCERE IL SILENZIO. C’È FUOCO NELLA CHIESA”.
    Nome e Cognome

    Invito i lettori di questo sito, qualora lo condividano, a fare altrettanto.

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