3 dicembre 2018 - 09:34

Don Luca Favarin: «Non fate il presepe». Ma il web insorge: «Sei la vergogna della Chiesa»

Il parroco di Padova lo scrive su Facebook e lo ripete alla radio: «È l’immagine di un profugo che cerca riparo e lo trova in una stalla: ipocrita poi esibire le statuette». Ma su internet è pioggia di insulti. Salvini: «Giù le mani»

di Redazione Online

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Don Luca
Don Luca

PADOVA «Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri». Lo scrive don Luca Favarin, 47 anni, prete padovano di frontiera, sul suo profilo Facebook e lo ripete ad una trasmissione radio. A pochi giorni dal caso «canzoncina senza Gesù» e lite sui presepi fra una dirigente scolastica e ministro Bussetti, in Veneto scoppia un nuovo fronte di scontri legato alle tradizioni natalizie. Il sacerdote in prima linea nella missione pastorale per la Diocesi di Padova a fianco dei migranti, ideatore e promotore di progetti di accoglienza innovativi come il ristorante «Strada facendo», si interroga sulle tradizioni natalizie e chiede coerenza: «Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri».

Non solo: intervenendo al Morning Show di Radio Padova don Luca ribadisce il messaggio dicendo che «Oggi fare il presepio è ipocrita. Il presepe è l’immagine di un profugo che cerca riparo e lo trova in una stalla. Esibire le statuette, facendosi magari il segno della croce davanti a Gesù bambino, quando poi nella vita di tutti i giorni si fa esattamente il contrario, ecco tutto questo lo trovo riprovevole». Apriti cielo. Il popolo del web insorge immediatamente: «Lei è fuori da ogni grazia di Dio», «Si vergogni», «Meriterebbe la scomunica», «Parla da politico» sono solo alcuni dei messaggi che gli utenti hanno postato sul profilo del prete. In giornata si fa avanti anche qualche «ammiratore» che dà ragione a don luca, ma la bufera non si placa.

Politici indignati

Furioso l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan: «Questo parroco ha perso l’orientamento e mi sembra che abbia solo voglia di stupire e creare notizia - sbotta - se è così livoroso nei confronti del presepe, mi domando se sia lui ad aver fatto la scelta giusta». Non le manda a dire nemmeno la Lega Nord: «La tentazione di nascondere i simboli cristiani è vecchia quanto la Chiesa e la Chiesa le sopravviverà - spiega il senatore Andrea Ostellari -. Mentre fallirà il progetto di ridurla al rango di associazione benefica fra le tante. Cristo non ha cambiato la storia perché è stato il più coerente o caritatevole degli uomini, ma perché ha vinto la morte e portato su di sé i peccati di tutti: poveri, rifugiati, pubblicani, prostitute e anche ipocriti. Don Favarin faccia come crede. Io sono ipocrita? Forse, ma Cristo è nato anche per me. Quindi farò il presepe, come ogni anno, con i miei figli e mia moglie». E in serata è arrivato anche il tweet del vicepremier leghista Matteo Salvini. Che ha scritto: «Giù le mani dal presepe».

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