Il mistero miserabile di Dario Fo

Adesso che ha 37 anni, una militanza anticlericale che lo ha portato fino allo “sbattezzo” ci siamo ritrovati: ha cercato la sua “vecchia” educatrice per riaprire un dialogo con la Chiesa. Alcune colazioni, alcuni pranzi dal “Cinese” e un’intesa fatta di rispetto e di voglia sincera di capirsi. La maturità ha portato con sé i ripensamenti, le domande senza più rabbia, soprattutto la certezza che di un bene e di un male oggettivo c’è bisogno e che l’uomo, a qualunque religione appartenga o non appartenga è capace di comunione davanti alla sofferenza. “Ero affamato, ero assetato, ero carcerato e mi hai soccorso”. Il mio amico si dice convinto che non solo su un ordine morale oggettivo si può e si deve capirsi, ma anche sul piano della carità, quella che soccorre l’uomo quando è incappato nei briganti...

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