Beata Anna Caterina Emmerich: sulla morte di san Giovanni Evangelista
(Clemens Brentano, Diario di Dulmen, Gennaio a Giugno 1823, edizione critica di Jozef De Raedemaeker)

"Su Pietro, Giovanni, Roma e la venerazione delle reliquie nell'Antico Testamento.
In occasione del mio colloquio con il Papa (riferimento mistico da chiarire, nda.), ho visto molte altre cose, per esempio che Pietro è stato a Roma per 26 e non per 25 anni, che la Chiesa è stata fondata a Roma perché era il centro dell'impero mondiale e tutte le nazioni avevano un riferimento ad essa, e perché la Chiesa deve superare l'impero mondiale. Ho visto anche che resterà in piedi come un'isola, come una roccia, anche se tutto ciò che la circonda perirà ( ? ).
(In precedenza aveva pronunciato qualcosa di simile dove vedeva Roma in piedi come un'isola nel mare. Forse è da prendere in modo allegorico).
Ho visto anche che Gesù si fidava più di Pietro che di Giovanni e lo metteva davanti a tutti per la sua forza e la sua sincerità. Ho visto che gli disse sul mare di Galilea: "Seguimi", e che questo significava che anche lui sarebbe stato crocifisso (Gv 21,19).
Ma Pietro sapeva che anche Gesù amava particolarmente Giovanni e chiese: "Signore, ma che cosa sarà con questo? ". Gesù gli disse: "Che ti importa se voglio che rimanga fino alla mia venuta? Ma questo significa: finché non verrò a portarlo via". Non so come la gente non capisca questo. (Perché lei vide sempre, prima della morte di Giovanni, Gesù che gli appariva e gli indicava la sua morte; anche come gli disse dove preparare la sua tomba e di deporsi in essa, senza mantello, il che si suppone abbia un riferimento segreto al fatto che avesse lasciato il mantello nel giardino degli Ulivi.
Ella vide tutto questo in modo molto circostanziato ed esatto nell'ultima festa di San Giovanni, e parlò delle circostanze toccanti della morte, e rinviò la comunicazione, e, come al solito, poi non comunicò altro che alcuni tratti generali troppo indefiniti per essere in grado di comprenderli. Ma ha molte circostanze, che gli Acta Apostolorum riportano)."

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Ich bin so traurig über diese "genormten" Bischöfe und Priester. Gebetsmühlenartig, wie im Buddhismus, wiederholen sie blind ihr idealistisches, von der Realität abgekoppeltes Papstbild, im Gegensatz zu den frommen Gläubigen, die schon lange wissen, daß mit Benedikt XVI. der letzte Papst gestorben ist und wir nun auf Petrus Romanus warten, der die wahre katholische Kirche in der letzten Verfolgung vor dem Kommen des Herrn AUßERHALB DES VATIKAN leiten wird, wie es in einem Traum don Boscos exakt beschrieben ist.

@Caterina Greco Se dubitassimo al papato di BenedettoXVI dubiteremmo all'assistenza dello spirito Santo alla Chiesa. Questo, grazie a Dio, non facciamo. Minutella: riconosco i meriti. I preti miei amici: li difendo anche se dicono Francesco perché non li devo ne posso giudicare, la coscienza è fatta di un materiale unico da ogni uomo e ancora più da ogni prete: vivono nel sistema gerarchico, è l'aria che li mantiene in vita, hanno problemi con i messaggi della Madonna perché lo hanno imparato così nella teologia, ma si sentono molto male, chiudendo gli occhi... etc. La Madonna distingue nettamente: i preti che sono zitti e così fanno male: sono i miei superiori e amici preti. E i nemici: sono quelli che vendono l'anima per andare pari passi con quello che è vestito di bianco, uomo o demone, e lo accompagnano fino all'ultimo. Tutto ciò si aggraverà con la persecuzione di coloro che non ammettono la nuova sessualità satanica nella chiesa: saranno i "nemici dell Ucraina", del Clima e dell'umanità. Ci sarà chi va in prigione, e chi paga con la vita. finirà con l'avvertimento: il primo atto della Venuta di Cristo, il trionfo del Cuore Immacolato, quel momento fantastico per gli eletti. E ci sarà la chiesa cattolica che si separa dal Vaticano. E dopo ... un altra volta, fino ai Nuovi Cieli e Terra. Giusto?

Secondo me, quel "mi impressiona molto" è ciò che tutti noi sentiamo, ciò che anche Daniele e san Giovanni Evangelista hanno espresso quando hanno visto questa prova tremenda. 'E infinitamente triste che i preti non si rendono conto della gravità del loro silenzio, ma avanzando il tempo tanti capiranno. Ma non tutti. E questi sono i nemici di Dio. Quelli che copiano l'agenda gay. E vanno incontro al loro destino buio. Ma, secondo lei, questo modo di parlare, come se solo i Minutelliani fossereo il resto della chiesa va bene? No, non corrisponde alla realtà, e si sbagliano pesantemente. In ogni modo, come don Minutella si è espresso fino a poco tempo fa è inaccettabile, dichiarando invalide le messe di chi avrebbe celebrato con Francesco. Per questi sacerdoti, e li conosco in tanti, è il papa, anche se non capiscono. Il diavolo ha fatto un bel lavoro per nascondere l'avvento del suo figlio primogenito vestito di bianco.

@Cara Luisa Cardinale, se il dottor Cionci ha ritenuto papa il Santo Padre Benedetto XVI, per forza della logica riconosce legittimi i pontificati anteriori. Con ciò non condivido il suo supporto di don Minutella che danneggia gravemente la fede nelle sante messe cattoliche per l' Una Cum con Francesco dei nostri sacerdoti confusi, non parlo degli ideologi. Dall'attuale situazione di sede vacante si capisce che il menzionare del nome o moeno del papa o di un falso papa non interviene sulla validità della santa messa. Già l'ha detto san Tommaso d'Aquino, preché lo disprezzano?