Mese del SS.Rosario Libro IV: I SERMONI E I TRATTATI DEL BEATO ALANO: "Gemme da offrire in dono alla Vergine Maria": ilsantorosario TERZA Cinquantina: Il Giacinto Medicamentoso; "La quattordicesima …Altro
Mese del SS.Rosario Libro IV: I SERMONI E I TRATTATI DEL BEATO ALANO: "Gemme da offrire in dono alla Vergine Maria":

ilsantorosario

TERZA Cinquantina: Il Giacinto Medicamentoso;

"La quattordicesima eccelsa lode della Teologia, o esimi discepoli della Sacra Scrittura, riguarda la Sapienza e la Forza di Cristo, per mezzo delle quali Cristo santificò il mondo e ne risanò le ferite, e ci insegna a cercare la quattordicesima Gemma preziosa, dalla quattordicesima Miniera della straordinaria Rupe dell’Ave Maria, e ad offrirla alla Vergine Maria, Regina e Sovrana di tutti i medicamenti del mondo.

Questa Gemma è chiamata: Giacinto, e la si offre (alla Vergine Maria) quando (nell’Ave Maria, alla parola Gesù) si aggiunge “Christus”, che differenzia Gesù dagli altri uomini, per quanto grandi, che nel corso dei secoli hanno avuto questo nome.

Secondo Sant’Isidoro e Sant’Alberto, questa gemma muta come il cielo, così se il cielo è sereno, è limpido, se c’è il sole, splende, se il cielo si oscura, essa diventa cupo; e color caligine, se il cielo è nuvoloso; essa porta la gioia, allontana le malattie contagiose, ridona forza al corpo, ed espelle i veleni con grandissimi effetti medicamentosi.

Tutte queste caratteristiche si riferiscono a perfezione al nome “Christus”, dal momento (Cristo) è l’Unto, ovvero il Consacrato che, in virtù della Natura Divina, santifica i Sacramenti alla Sua Sposa, che è la Chiesa militante, secondo quanto afferma il Cantico dei Cantici al cap.1: “Inebriàti dal profumo dei tuoi balsami, corriamo insieme per raggiungerli”. Questo versetto si riferisce senza dubbio alla Vergine Maria, che, come Madre del Suo Figlio, è la Madre delle Unzioni.

E’ Lei, secondo Sant’Agostino, che muta per Misericordia, come muta il cielo, per Compassione verso le nostre fragilità.

E’ Lei che ci porta la Gioia di contemplare e di venerare i Misteri Celesti del Verbo fatto Uomo e della Passione di Cristo.

E’ Lei che allontana i contagi della lussuria, della bestemmia e delle calunnie, che hanno infettato questo nostro tempo.

E’ Lei, secondo San Bernardo, che ridona forza al corpo, e ritempra le capacità di coloro che La servono, dando loro buon carattere, salda memoria, mente sana e profonda sensibilità.

Secondo Sant’Agostino, è Lei che espelle i veleni, perché Ella schiaccia la testa del Serpente in ogni genere di peccato, come pure è Lei la Fonte di ogni rimedio e Medico che sana le nostre infermità. Per questo, tutti lodino una così eccelsa Regina, ogni giorno, nel Rosario.

Anzitutto perché i medici, dicono i Saggi, vanno onorati; poi perché tutti siamo malati; infine, perché anche i sani, non possono perseverare senza l’aiuto di così grande medicamento. LodateLa tutti, dunque, nel Rosario, che contiene i centocinquanta medicamenti, per i centocinquanta mali dell’umanità.

Forse stai dicendo che la Gemma Giacinto del Christus è di modico valore. Forse per te, nulla ha più sapore, infatti sei sempre arido. Ma rispondo sinceramente e brevemente, che se questa Gemma non valesse nulla, neppure Dio avrebbe alcun valore. Ma, dal momento che Dio ha un valore infinito, anche questa gemma sarà di valore infinito.

E’ così grande il suo valore che, se tutto il mare fosse d’inchiostro, e il cielo fosse un papiro, e ogni ramoscello fosse una penna per scrivere, e se ogni granello di sabbia fosse una mano (per scrivere), non si potrebbe mai esprimere a pieno il valore del Giacinto medicamentoso, quando (nell’Ave Maria) si dice Christus.

Secondo San Bernardo, tuttavia, l’Amorevole Maria, in nessun modo scompare davanti alla Luce di Cristo Suo Figlio, come una stella svanisce davanti allo splendore del sole, perché Ella è unita totalmente a Cristo in un’Estasi d’Amore, dal momento che è la Piena (di Grazia).

Infatti Ella ama così tanto chi le offre (la Gemma del Giacinto Christus) nell’Ave Maria che, se Ella potesse, muterebbe all’istante il Suo Cuore con quello (del Suo Rosariante) perché non sia dichiarato colpevole di peccato mortale.

Secondo Sant’Agostino (la Vergine Maria) ha un Amore così fedele e una infinita capacità di comprendere, che senza dubbio Ella potrà salvare coloro che La amano.

E questo perché la Sua capacità (di comprendere i peccatori) è innestata nel Suo Infinito Amore, e da esso trae la linfa vitale, essendo il Frutto meraviglioso del Suo (Amore): potrà, dunque, salvare coloro che La amano, o il Suo Amore non sarebbe perfetto, e non avrebbe alcuna possibilità (di salvarci).

Invece, secondo San Bernardo, (l’Amore di Maria) è fortissimo, perché Dio ha posto tutta la Sua Misericordia nelle Mani di Maria.

Anche San Girolamo scrisse la medesima cosa.
Questa è per te la più grande speranza della salvezza eterna, se persevererai ogni giorno a salutarLa nel Suo Rosario."

Preghiera:
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei Benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù Cristo: vero uomo e vero Dio, che tu, o Vergine Madre, hai concepito per opera dello Spirito Santo: quando a Gabriele hai risposto questa salvifica parola: “Ecco la Serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola. Amen.

Impegno:
Recitare ogni giorno la Terza Parte del Rosario e almeno una volta alla Settimana tutte e Tre le Corone.

( Libro IV: I SERMONI E I TRATTATI DEL BEATO ALANO:
"Gemme da offrire in dono alla Vergine Maria" :
da "Il Santissimo Rosario: Il Salterio di Gesù e di Maria" del Beato Alano della Rupe)


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