IL DISCO SI POSÒ (un racconto sull' Uomo e il Male) @Patrizia777 se non lo conoscesse già, legga questo bel racconto di Buzzati (oppure lo ascolti in una professionale lettura qui: www.youtube.com/watchAltro
IL DISCO SI POSÒ (un racconto sull' Uomo e il Male)
@Patrizia777
se non lo conoscesse già, legga questo bel racconto di Buzzati
(oppure lo ascolti in una professionale lettura qui:
www.youtube.com/watch )

da: Dino Buzzati (1906 - 1972), “La boutique del mistero”, edizione Mondadori, 1968, pagg. 138-143.
Era sera e la campagna già mezza addormentata, dalle vallette levandosi lanugini di nebbia e il richiamo della rana solitaria che però subito taceva (l’ora che sconfigge anche i cuori di ghiaccio, col cielo limpido, l’inspiegabile serenità del mondo, l’odor di fumo, i pipistrelli e nelle antiche case i passi felpati degli spiriti), quand’ecco il disco volante si posò sul tetto della chiesa parrocchiale, la quale sorge al sommo del paese.
All’insaputa degli uomini che erano già rientrati nelle case, l’ordigno si calò verticalmente giù dagli spazi, esitò qualche istante, mandando una specie di ronzio, poi toccò il tetto senza strepito, come colomba. Era grande, lucido, compatto, simile a …Altro
Acchiappaladri
@Patrizia777
Prego :-) Vedo che è stata troncata la finale del racconto: la riporto qui sotto.
L'ultima frase del personaggio don Pietro è un invito dello scrittore alla riflessione: io la trovo poco cristiana, troppo compiacente ed autoassolutoria del male nella vita terrena. Forse era Buzzati che non riusciva ad accettare l'idea che la sofferenza terrena, temporanea, è una sorta di sottoprodotto …Altro
@Patrizia777
Prego :-) Vedo che è stata troncata la finale del racconto: la riporto qui sotto.
L'ultima frase del personaggio don Pietro è un invito dello scrittore alla riflessione: io la trovo poco cristiana, troppo compiacente ed autoassolutoria del male nella vita terrena. Forse era Buzzati che non riusciva ad accettare l'idea che la sofferenza terrena, temporanea, è una sorta di sottoprodotto di quella libertà regalata almeno "quanto basta" a ogni uomo, anche al malvagio che provoca la sofferenza dell'innocente, per avere la facoltà in definitiva accettare la Salvezza.

" ...
(I due intanto si erano già infilati dentro allo sportello, lo avevano chiuso, e il motore già girava con un sordo e armoniosissimo ronzio. Piano piano, quasi per miracolo, il disco si staccò dal tetto, alzandosi come fosse un palloncino: poi prese a girare su se stesso, partì a velocità incredibile, su, su in direzione dei Gemelli.)

«Oh» continuava a brontolare il prete «Dio preferisce noi di certo! Meglio dei porci come noi, dopo tutto, avidi, turpi, mentitori, piuttosto che quei primi della classe che mai gli rivolgon la parola. Che soddisfazione può avere Dio da gente simile? E che significa la vita se non c’è il male, e il rimorso, e il pianto?»
Per la gioia, imbracciò lo schioppo, mirò al disco volante che era ormai un puntolino pallido in mezzo al firmamento, lasciò partire un colpo. E dai remoti colli rispose l’ululio dei cani. "