Padre Manelli restituisca il maltotlo alla vecchietta. CHIEDO A PADRE MANELLI LA RESTITUZIONE IMMEDIATA DELLE MIE PROPRIETA’! "Padre Manelli restituisca il maltolto alla vecchietta". ADRIANA PALLOTTI …Altro
Padre Manelli restituisca il maltotlo alla vecchietta.

CHIEDO A PADRE MANELLI

LA RESTITUZIONE
IMMEDIATA DELLE MIE PROPRIETA’!


"Padre Manelli restituisca il maltolto alla vecchietta".

ADRIANA PALLOTTI
Una delle tante piccole "nonne" nascoste che hanno aiutato a formare
con la preghiera questo grande paese: L'ITALIA.

Davide contro Golia! Solo i piccoli riescono a fare cose davvero grandi, nell'amore. Ma per il mondo io neppure esisto, perché faccio parte della categoria debole. Ecco il motivo sconvolgente per il quale descrivo la seguente umiliazione, questa incredibile e drammatica ingiustizia subìta qui non in Iraq, Siria o Ucraina.
Tutto vero. Mi hanno fatto del male! Oltretutto molto approfittandosi delle mie umane fragilità:
VERGOGNA!
Nell'opera lirica, Andrea Chenier, il protagonista vittima dei suoi nemici accusatori, rivolgendosi loro canta: "ho fatto di mia penna arma feroce".
Povera creatura, indifesa qual sono, sopravvivo ancora sotto le macerie di un terremoto che si preannuncia a grappolo. Scoperto l'epicentro urge informare la popolazione, analizzando in dettaglio la causa di un sisma di siffatta portata. Non vogliono però si sappia questa storia, ancora "Sconosciuta". Ma per dovere di coscienza ora lo farò io pronunciando:
NOMI E COGNOMI!
Questa suspense merita di essere raccontata bene e letta tutta d'un fiato, fino all'epilogo. Numerose "frecce" pronte sul mio arco, rimasto in tensione per anni, ardono come fuoco e stanno per essere scoccate, finalmente.
Sì! Scagliate non dall'odio in risposta al male ricevuto, ma dal mio perdono e verso il cielo, in alto a beneficio della carità a cui mi appello, affinché illumini i responsabili. Perché lunga sarà questa giaculatoria di rivelazioni indicibili. Non sanno ancora quel che fanno. Poveretti!
Hanno messo in gioco la mia vita, quella di una persona assai anziana che non meritava tale oltraggio.
Sì! Ho quasi * 100 ANNI *. Ma convivo da tempo con un incubo temibile, alla mia età. Ed oltre al danno, non hanno risparmiato neppure la beffa. Così vogliono sfrattarmi, buttarmi fuori dalla mia casa. Non ci sono ancora riusciti, loro malgrado. Sebbene in silenzio attendono sempre la mia annunciata morte per impadronirsi alla fine di tutti i miei beni.
IMPEDIAMOGLIELO!
O tu che leggi, se puoi per favore, sostienimi con forza ora, prima che sia troppo tardi per me. Ma fai presto! Affrettati anche tu e unisciti a me, dandomi una mano su questa vicenda oscura dai contorni assai inquietanti. Aiutami a far luce e difendimi.
È giunto il momento di rovesciare tutta questa menzogna. Affinché trionfi la giustizia, l'innocenza e la tenerezza, il rispetto verso i piccoli, i più indifesi:
LA VERITÀ.
Il merito di questa mia lucidità appartiene solo al buon Dio. Per cui:
io Adriana Pallotti, classe 25 marzo 1917, nel pieno svolgimento delle mie facoltà, in grado di intendere e volere, dichiaro sotto la mia responsabilità quanto segue. Ovvero di aver subito come vittima un condizionamento psicologico rovinoso, dotato di tale esercizio da essere ora rimasta completamente spogliata di tutto. Nulla tenente! Dopo infiniti sacrifici.
UN DISONORE!
Iniziò un bel giorno, quando uno dei quattro membri della miaonlus, la tesoriera, mi informò che avrei perso tutti i miei beni in quanto si riscontravano gravi anomalie nella gestione della:
FONDAZIONE DELLA DIVINA VOLONTÀ DI ADRIANA PALLOTTI.
Essendo io inesperta, un sacerdote campano, Don Biagio Pellecchia, anni fa mi consigliò di costituire una fondazione onlus, a scopo di beneficenza, di cui io ero presidente e lui membro. Prima però di vedermela letteralmente smontare e demolire a pezzi, insieme ad un cuore caduto malato e tradito da chi vi è subentrato dopo, cioè dalla:
Associazione Missione dell'Immacolata fondata da padre Stefano Manelli.
La tesoriera nel frattempo era diventata anche dir. della mia banca, la BCC, consigliatami dalla stessa perché secondo lei "migliore" dell'altra da cui emigravo con tutti i miei risparmi. Ella, oltre ad aver ottenuto di creare diversi conti correnti a me intestasti, sui quali operava, ambiva prendere il mio posto di presidenza nella onlus, giammai concessole.
Pertanto sono riusciti a farmi inciampare passo passo. Così, ben pilotata da questi angeli custodi, ho ceduto tutto ciò che possedevo, tutte le mie proprietà senza neppure accorgermene. Quasi!
Ecco la causa. Il primo passo di una lunga serie, atto a spiegare l'oggetto della mia indignazione. Ero in buona fede, ignara e incompetente di tutto.
Sostengo di essere stata abilmente impressionata: manipolata. Ma in modo scatenante da quando la mia tesoriera, Dora De Salvia, persistentemente mi raccomandava: "Guarda che la Prefettura ti porterà via la casa ”.
Io purtroppo, inerme, ho creduto e ceduto contro voglia: tutto!!!
Assoggettandomi così alla volontà di padre Stefano Manelli ch'è riuscito praticamente a strapparmi dalle mani la vita, la mia storia, la mia identità: la mia casa. Il Fondatore dell’Ordine Francescano dell’Immacolata Commissariato dalla Santa Sede.
TUTTO TRANNE LA DIGNITÀ!
Spaventata quindi da questi cattivi consiglieri, nel 2012 sono stata indotta a spogliarmi di ogni cosa in mio possesso. Neppure l'usufrutto della mia cameretta mi hanno concesso. Nessuna tutela.
Non sapere cosa fare di buono, o fare del male per riempire la propria noia esistenziale, non è cristiano!
QUESTA È LA MIA STORIA!
Vivo a San Giovanni Rotondo perché figlia spirituale di Padre Pio, a pochi passi dalla sua cella, dal convento dei frati minori cappuccini.
Sono invalida, quasi cieca, nata con le cateratte congenite. E a un anno e mezzo dalla mia nascita ho perso mia madre, incinta, a causa della spagnola, trasmessa dal babbo di rientro dalle armi durante i bombardamenti della prima guerra mondiale, a Ciano di Zocca (MO).
Nel 1945 mi son trasferita sul Gargano dove sono stata accolta dal santo profeta e da lui ben guidata, fino alla fine.
Grazie al buon consiglio del frate cappuccino, mio papà, da lui istruito, ha voluto costruire per me una grande "Casa di Preghiera”, secondo però le intenzioni specifiche di:
SAN PIO DA PIETRELCINA.
Una casa dove vivo e opero tuttora. In unione a coloro che amano davvero e seguono fedelmente questo grande "dono". Si tratta del nuovo e speciale Carisma della Divina Volontà, ispirato dal Signore alla Serva di DioLuisa Piccarreta, la piccola figlia della Divina Volontà.
Diplomata in pianoforte al Conservatorio di Bologna, ho insegnato per molti anni la dottrina della Chiesa. Ma ora mi occupo esclusivamente di questo particolare cammino dei nuovi santi, della scienza del vivere nel Divino Volere, consigliatami tanto ai tempi dallo stesso frate beneventano. Quindi, una intensa attività di apostolato ha segnato l'intera mia vita e continua ancora, grazie a Dio!
Ecco il secondo punto. Non ho paura di morire, ma di morire sofferente, di crepacuore.
Mi sento assai turbata da quando hanno indirizzato, alla mia persona, quelle terribili ed allarmanti parole, tanto indegne poi, ricevute tramite gli avvisi dei rappresentanti legali di Padre Manelli, dell’Associazione Missione dell'Immacolata: Carolina Scarano e Bruno Lucianelli. Mi si chiede di:
SGOMBERARE LA CASA PERCHÉ OCCUPANTE SENZA TITOLO.
I miei "occhi” si sono d'un fulmine spalancati, all'udire ciò. Quasi una bestemmia ereticale! Finalmente hanno visto la luce oltre le tenebre, come mai prima d'ora. Tutto il marchingegno del diavolo, architettato subdolamente, si è a me rivelato tramite questi suoi adepti, associati.
Che oppiacea e sinistra mistificazione si nascondeva e si nasconde dietro quei veli, vestiti e fraudolenti del buon nome della mia povera Madonna Immacolata: vittima pure Lei. Serbandoci il più efficace trattamento.
COMPLIMENTI!
Anche con la vista a posto, normale, mai le mie pupille avrebbero potuto mettere a fuoco o immaginare una scena del genere, così "diabolica". Quindi io sono stata letteralmente plagiata dalla loro sottile macchinazione, invisibile. Una pastetta!
Psicologicamente succube e assoggettata alla loro volontà, senza saperlo, di tutto questo "complotto", condotto dai due Padri, Manelli e Pellettieri, che credevo mi volessero del bene: aiutare. Che impatto.
Un urto tremendo, una sorpresa inaudita. Dovranno di ché rispondere prima d'operare un altro sì grande miracolo, con la loro ammantata santità, per dimostrare il contrario, ora! Dunque:
UN MOSTRUOSO INGANNO!
Sicché, tutta "la trama di Penelope" è stata finemente svelata. Mentre rischio di fatto di ritrovarmi da un momento all’altro in mezzo alla strada. Da sola. Micidiale pensiero, alla mia età. Ma non ho altra scelta. Ecco il motivo per cui ho deciso di denunciare questa inquietante storia, straordinariamente grave e dal profilo a dir poco clamoroso.
Sì! Diversi religiosi sono a conoscenza del mio caso. Tra cui qualche vescovo. Sono anche intervenuti questi ecclesiastici. E dopo aver “fiutato" ben bene le mie "situazioni", hanno mostrato subito serio interesse verso di me, ma non per aiutarmi. Anzi!
Ma appena hanno recepito le mie inequivocabili volontà, di riottenere io tutte le mie proprietà, mi hanno scaricata all'istante ed abbandonata a me stessa, alle mie future ceneri. Forse perché troppo vecchia per valere ancora qualcosa o dire la mia!!!
Anche lo stesso Comm. Apostolico F. I. Padre Fidenzio Volpi è intervenuto. Ma alla fine il silenzio assoluto. Tutti presi dalla:
IMITATIO PONTIUS PILATUS.
Forse attendono quella "notizia" tanto agognata per asciugarsi accuratamente le mani, dopo lavatesele. Chissà?!
Un Vescovo del nord, Mons. Serafino Spreafico il quale ha desiderato tanto presentarmi un suo stimato giurisprudente, scrive all'amico Commissario Volpi di temere un colossale scandalo, prima di rincorrerlo a Roma per ricomporre una frittata ben farcita.
Loro, di concerto con l'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie titolare di Nazareth, ossia con Mons. G. Pichierri e Mons. S. Giannotti, incontrati da me nel 2013, si stavano interessando alla mia vicenda, ma illudendomi tutti di perorare la mia causa.
Non ho ricevuto …
ReginaPacis
AMICI CARISSIMI, I MANELLIANI VOGLIONO BLOCCARE LA PETIZIONE DI ADRIANA INVIANDO A MOLTI QUESTO SCRITTO QUI SOTTO CHE E' FALSO. ADRIANA NON HA PIU' NULLA PERCHE' MANELLI L'HA SFOGLIATA DI TUTTO CON L'INGANNO. ADRIANA VOLEVA DONARE TUTTO ALLA FONDAZIONE DELLA DIVINA VOLONTA' MA MANELLI L'HA INGANNATA COME HA FATTO CON ALTRI. LO SCRITTO SOTTO E' UN FALSO DEI MANELLIANI PERICOLOSI.
FIRMATE LA PETIZIONE …
Altro
AMICI CARISSIMI, I MANELLIANI VOGLIONO BLOCCARE LA PETIZIONE DI ADRIANA INVIANDO A MOLTI QUESTO SCRITTO QUI SOTTO CHE E' FALSO. ADRIANA NON HA PIU' NULLA PERCHE' MANELLI L'HA SFOGLIATA DI TUTTO CON L'INGANNO. ADRIANA VOLEVA DONARE TUTTO ALLA FONDAZIONE DELLA DIVINA VOLONTA' MA MANELLI L'HA INGANNATA COME HA FATTO CON ALTRI. LO SCRITTO SOTTO E' UN FALSO DEI MANELLIANI PERICOLOSI.
FIRMATE LA PETIZIONE AIUTIAMO ADRIANA. -


Nella Divina Volontà! Cari figli del Divin Volere, per amore alla Verità, vi invito a NON firmare la petizione messa sul Web da Luciano Mirigliano.. Questo giovane signore si è introdotto in casa di Adriana Pallotti (ora novantottenne!), duo o tre anni fa, segregandola dal mondo e da tutti i suoi amici e conoscenti, cambiando, fin dal primo giorno tutte le serrature dell'abitazione di Adriana, impedendo a chiunque desidera conoscere o sentire la testimonianza di Adriana sulla Divina Volontà (da lei conosciuta e vissuta fin dai tempi in cui Federico Abresch portava avanti le conferenze sulla Divina Volontà in San Giovanni Rotondo), di ascoltare dalla sua viva voce l'esperienza di vita nella DV. Questo Luciano ha raggirato talmente bene Adriana, curandosi di lei, purtroppo anche finanziariamente, facendole spostare il conto dalla banca a dove ora lui può accedere liberamente...!!!
possesso anche della grande casa che il papà di Adriana, figlio spirituale di padre Pio, le aveva fatto costruire vicino al convento dove risiedeva padre Pio, perché stesse "sotto le sue ali". L'abitazione di Adriana legalmente ora è di proprietà, con atto notarile, della comunità delle suore alle quali lei ne aveva fatto dono negli anni passati, ma Luciano vorrebbe prendersela lui, e sta battendo tutte le strade per giungere al suo scopo...