IL "PAGELLONE" (di Radio Spada) - PROCESSIONE 3 GIUGNO A REGGIO EMILIA. Di fronte a vescovi sedicenti cattolici che, come abbiamo appena letto, dall'Olanda alla Germania oggi non solo non predicano …Altro
IL "PAGELLONE" (di Radio Spada) - PROCESSIONE 3 GIUGNO A REGGIO EMILIA.

Di fronte a vescovi sedicenti cattolici che, come abbiamo appena letto, dall'Olanda alla Germania oggi non solo non predicano più sul peccato pubblico di sodomia come da Catechismo della Chiesa Cattolica, ma addirittura partecipano alla organizzazione di eventi sociali che propagandano l'omosessualismo più impenitente e sfacciato, potrà (per i pochi laici e chierici che ancora sentono il dovere verso l'Onnipotente di fare qualche cosa di più della privata preghiera per combattere questi peccati) essere utile "importare" da Reggio Emilia la buona idea di una pubblica preghiera di riparazione in forma processionale, promossa ed organizzata con mezzi amatoriali ma tanta buona volontà e fede nell'aiuto della Provvidenza.

Stiamo parlando di cose molto serie, le più serie possibili per ogni piccolo "servo inutile", peccatore ma desideroso di convertirsi e fare qualche buona opera per quanto l'Altissimo gli ha concesso di poter contribuire alla guerra contro il Nemico.

Ma, almeno per un momento dopo la conclusione della iniziativa di preghiera (con il convincimento che sia stata gradita al Signore), tiriamo un po' il fiato e, ricordandoci quanto recentemente ben insegnatoci da Papa Francesco sulla letizia, sul sorriso che necessariamente deve contraddistinguere ogni cristiano che cerchi di vivere con coerenza la sua fede, SCHERZIAMO UN PO' sugli aspetti umani della iniziativa. ;-)

E' quello che simpaticamente fa uno dei promotori della processione di Reggio Emilia nell'articolo che riporto qui sotto (l'originale con le illustrazioni è qui www.radiospada.org/…/processione-3-g… )

Personalmente avrei aggiunto al Pagellone di Radio Spada almeno:

Don Giorgio Bellei. L'unico sacerdote diocesano (parroco a Modena) che era in testa alla processione a officiare insieme ai confratelli della FSSPX. Alla perfezione mancava solo la berretta. 👍 Voto: 9. Erede di Don Camillo.

Don Anonimo Reggiano
. L'unico sacerdote diocesano (di Reggio Emilia) che ha avuto il coraggio di partecipare, in regolamentare talare e mischiato fra i comuni oranti laici, alla processione. Ha avuto in un certo senso più coraggio lui dei confratelli "di fuori" che erano in testa ad officiare. Voto: 10 e Lode. Credente in N.S. Gesù Cristo.

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di Gabriele Colosimo
[presidente di Radio Spada]

Ci hanno rimproverato di non avere senso dell’umorismo, ci hanno detto che siamo musoni, antipatici e chi più ne ha più ne metta. In realtà non è così. Ecco il pagellone, un breve divertissment per parlare con ironia di queste tre settimane di frenetica organizzazione e di attacchi indiscriminati al Comitato Beata Giovanna Scopelli.

Iniziamo dai mattatori della processione:

Andrea Giacobazzi e Cristiano Lugli. Passo sicuro, stile vintage con occhiali a goccia e modello Wayfarer. Aprono sontuosamente la strada ai fedeli, sono i nostri John Belushi e Dan Aykroyd. Voto: 10. Blues Brothers.

Andrea Zambrano.
Giornalista de La Nuova BQ, l’unica penna davvero critica verso la processione, con argomentazioni, però, poco convincenti. Inaspettatamente poi viene e, ricredutosi, ne fa un ottimo articolo. Voto: 6. Lunatico.

Don Francesco Ricossa.
Nella domenica dell’Ascensione pronuncia un’omelia in cui, partendo dal nostro libro su Baron Corvo sconsiglia ai fedeli di prender parte a una preghiera in riparazione. Alcuni crittologi di fama planetaria sono incessantemente al lavoro per comprendere il legame tra Baron Corvo e la processione del Comitato. E anche quello tra l’Ascensione e Baron Corvo. Voto: 4. Confuso.

Don Paolo Cugini.
Organizza una veglia anti-omofobia, dimostrando di far parte a pieno titolo della chiesa (volutamente minuscolo) moderna, che vuol piacere al mondo e che non condanna i peccati, ma, anzi, ci va a braccetto, ottenendo il gradimento delle sigle LGBT. Apprezzabile, però, il fatto che, dopo aver ricevuto delle accuse infamanti in forma anonima, non abbia avallato le ipotesi che vedevano il Comitato coinvolto. Voto alla “pastorale”: 1. Protestante.

Christus Rex Traditio.
Un gruppetto di Verona che ha la sindrome di Vodafone: tutto intorno a te. Nessuno ha insistito, nessuno si aspettava che sarebbero venuti, alcuni neanche li volevano. Li invitiamo comunque a rendere pubbliche le loro iniziative di riparazione, non avendo ad oggi notizie di loro manifestazioni che non riguardino il Duce. Voto: 3. Egocentrici.

Giampietro Belotti.
Belotti è un tipo la cui unica occupazione nota è quella di vestirsi da nazista alle manifestazioni diverse da quelle di gay, immigrati e sinistra varia. Pensava di venire a fare il simpatico anche alla processione vestito da frate. Bloccato immediatamente dalle forze dell’ordine, inizierà poco dopo un piagnisteo sui social. Voto: 4. Prevedibile.

Alberto Nicolini.
Dopo il nazista dell’Illinois, parliamo di un nazista de facto. In un video il Nicolini, presidente dell’Arcigay di Reggio, si chiede per quale motivo possa aver luogo una processione di preghiera in uno stato laico. E meno male che questi sono quelli democratici e per la libertà di pensiero. Voto: 3,5. Goebbels.

Il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Massimo Camisasca.
Dopo settimane in attesa di un suo pronunciamento, il vescovo si sbilancia con un chiarissimo comunicato. Talmente chiaro che l’Arcigay capisce che sta dalla loro. Zambrano capisce che la riparazione al gay pride è la festa del Corpus Domini e i giornalisti ancora stanno tentando di decifrare il curialese utilizzato. Con l’aiuto dei crittologi di prima. Voto: 5,5. Pavido.

Don Mauro Tranquillo.
Le sue scarpe con la fibbia sono le indiscusse protagoniste della rassegna stampa del giorno dopo. Voto: 8. Borbonico.

Dario De Lucia.
Consigliere del Comune di Reggio, famoso principalmente per aver insultato Gianluca Buonanno dopo l’incidente in cui ha perso la vita, è in prima linea contro il Comitato. Minaccia segnalazioni massive delle pagine, tenta goffe manovre politiche per bloccare la processione, ma viene poi bastonato in consiglio comunale da tutte le opposizioni. Voto: 4. Ritenta, sarai più fortunato.

David Botti.
Vi chiederete chi sia. Ce lo chiediamo anche noi. Sconosciuto ai più, scrive articoli su un sito altrettanto sconosciuto, in cui critica duramente il Comitato. Dopo la Processione, non sazio di stralunate sentenze non richieste, dice che la medesima è stata un flop, perché sarebbero mancate importanti personalità e la psicologia delle masse ci darebbe torto. Tra i commenti, anche un lapidario “levateje er vino”. Voto 2. Tavernello.

Lorenzo Roselli.
Si trova in quasi tutte le foto, tanto che alcuni stanno ipotizzando che abbia ricevuto il dono della bilocazione. Sempre in prima linea, incute timore ai passanti con un aspetto metal, ben coadiuvato da una capigliatura selvatica. Voto: 8. Ubiquitario.

La Fraternità San Pio X.
Baluardo della fede cattolica, aderisce entusiasticamente alla chiamata del Comitato e guida coi suoi sacerdoti la processione. Ma attenzione a fare accordi con Roma, ché da un’intesa a don Cugini è un attimo. Voto: 7,5. Oremus.

Chi poteva venire, ma non è venuto.
Ha perso una grande occasione di preghiera pubblica, merce rara al giorno d’oggi. Confidiamo nelle prossime. Perché mica ci fermeremo qui, eh? Voto: s.v.

Chi è venuto da lontano.
Offrite al Signore le vostre preghiere, i vostri sacrifici economici e di tempo. Sarete ricompensati. Voto: 10. Combattenti.
Acchiappaladri
Anche a Milano dopodomani ci sarà in centro una processione per preghiera di riparazione dei peccati del Gay Pride:
CONVOCAZIONE A MILANO 29 GIUGNO 2017 H19:15 PER PREGHIERA DI RIPARAZIONE (per Gay Pride)
Sam Gamgee
Voto 5,5 al Vescovo di Reggio ? Sul serio ? Non l'ho capita , sinceramente .
Acchiappaladri
@Aracoeli
perché mi sembra che umanamente parlando mi sembra che per un sacerdote del posto andare alla processione anche solamente mischiato alla gente sia "costato di più": il "reggiano" rischia di continuare a vivere "additato" e osteggiato tutti i giorni da quelli che lì a Reggio E. non volevano che fosse fatta quella preghiera, che l'hanno combattuta a viso aperto o subdolamente, ecc.. Spero …Altro
@Aracoeli
perché mi sembra che umanamente parlando mi sembra che per un sacerdote del posto andare alla processione anche solamente mischiato alla gente sia "costato di più": il "reggiano" rischia di continuare a vivere "additato" e osteggiato tutti i giorni da quelli che lì a Reggio E. non volevano che fosse fatta quella preghiera, che l'hanno combattuta a viso aperto o subdolamente, ecc.. Spero che questo rischio non si tramuti in persecuzione reale, ma ... il rischio c'è.
Aracoeli
Bravo Acchiappaladri, ma non ho capito il voto a don Anonimo Reggiano. Perché stare mischiato fra i fedeli vale di più che stare in testa alla processione? Ben inteso che a me sta benissimo quello che ha fatto, intesta o in coda, l'importante è partecipare.