RIFLESSIONE SULLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE (Luca 2:22-40) In questa prima domenica di febbraio la Chiesa ci chiede di meditare sulla circoncisione e presentazione di Gesù al Tempio e, soprattutto, …Altro
RIFLESSIONE SULLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE (Luca 2:22-40)

In questa prima domenica di febbraio la Chiesa ci chiede di meditare sulla circoncisione e presentazione di Gesù al Tempio e, soprattutto, sulla profezia del santo vecchio Simeone.
Simeone, come di dice l'Evangelista Luca, "era giusto e pio e aspettava la consolazione d'Israele; e lo Spirito Santo era su di lui". (Luca 2:25) Proprio lo Spirito Santo si è manifestato al santo vecchio Simeone e gli ha detto che non "sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore". (Luca 2:26)
Nel giorno in cui Maria e Giuseppe hanno portato Gesù al Tempio, Simeone, mosso dallo Spirito, si reca nel luogo santo ed incontra il piccolo Gesù. Lo riconosce subito e - chiedendo certamente il permesso ai genitori - lo prende in braccio benedicendo Dio. Dalle parole di Simeone esce fuori una bellissima lode di ringraziamento che, ancora oggi, dopo duemila anni si recita ogni sera nella preghiera di compieta: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele". (Luca 2:29-32)
Possiamo immaginare lo stupore di Maria e Giuseppe dinanzi a queste parole pronunziate da un uomo saggio sul conto del loro pargoletto. Quale genitore rimarrebbe indifferente dinanzi ad un simile panegirico?
La gioia di Maria, però, dura poco perché Simeone profetizza ancora dicendo: "Ecco, costui è posto per la caduta e per l'innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione, e a te stessa una spada trafiggerà l'anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori". (Luca 2:34-35)
Povera Maria... la vita del suo piccolo è appena agli inizi ma Le viene profetizzata già la sua passione e morte. Chissà che strazio nel cuore di questa madre!
Eppure Lei sapeva bene che Gesù non sarebbe stato mai completamente suo perché Iddio glieLo ha donato per la salvezza del mondo intero. Gesù è destinato a cose grandi e quanto è vero tutto ciò!
La Parola di Dio è sempre nuova e sempre sorprendente. Ho letto questo brano centinaia di volte ma ogni volta me ne sorprendo. Gesù ha una vita difficile sin dalla sua nascita ma, nonostante ciò, non si limita nell'amore verso il prossimo. Spende la Sua intera esistenza per il bene del prossimo. Sana le ferite di quanti hanno il cuore lacerato dal peccato. Cura le piaghe di chi è nel pieno della malattia. Aiuta quanti sono nello sconforto e dà la Sua vita per noi, per ciascuno di noi.
Questa domenica, andando alla Messa, ricordiamoci di questo. Gesù è nato per finire in Croce e lavarci col Suo Sangue. Siamo fortunati: abbiamo un Dio che ci ama così tanto da dare la Sua vita - in ogni Eucarestia - per noi!
Dio vi benedica e la Madonna vi accompagni.
Andrea Elia Rovera