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Sei donne pro-morte "lasciano la Chiesa" dopo che Francesco definisce l'aborto un "atto omicida"

Sei donne in qualche modo famose, appartenenti a partiti pro-morte, hanno lasciato formalmente la Chiesa Cattolica in Svizzera dopo che papa Francesco ha denunciato l'aborto come un "atto omicida". …Altro
Sei donne in qualche modo famose, appartenenti a partiti pro-morte, hanno lasciato formalmente la Chiesa Cattolica in Svizzera dopo che papa Francesco ha denunciato l'aborto come un "atto omicida".
Tre di loro sono ex membri del parlamento. Cecile Bühlmann (ex-presidente di Greenpeace Svizzera) e Monika Stocker appartengono al partito Verde, ex Comunista. Ruth-Gaby Vermot è una Socialista.
A loro si sono unite Doris Strahm e Regula Strobel (due femministe radicali, che per decenni hanno guadagnato con la Chiesa) e Anne-Marie Holenstein (una consulente del Comitato Internazionale della Croce Rossa). Tutte e sei sono di fatto uscite dalla fede Cattolica decenni or sono.
La “Swiss Catholic Women’s Union” (Unione Svizzera delle Donne Cattoliche, che è sostenuta dai vescovi) si è rammaricata per la loro decisione, esprimendo "comprensione" per la loro "frustrazione" e per la loro "rassegnazione". È prevedibile che ora l'oligarchia mediatica tratterà le sei donne come eroine.
Foto: Cecile …Altro
Acchiappaladri
@Raffaele Vargetto Beh, nel titolo hanno ben messo fra virgolette "lasciano la Chiesa" ;-)
Queste donne forse finalmente hanno fatto una cosa buona (e ha fatto una cosa buona con quella sua dichiarazione, ovvia per un cattolica, sull'aborto che avrebbe ispirato le dimissioni a queste qui): eliminare la loro formale ed ipocrita appartenenza alla organizzazione umana "Chiesa Cattolica".
Non so in …Altro
@Raffaele Vargetto Beh, nel titolo hanno ben messo fra virgolette "lasciano la Chiesa" ;-)
Queste donne forse finalmente hanno fatto una cosa buona (e ha fatto una cosa buona con quella sua dichiarazione, ovvia per un cattolica, sull'aborto che avrebbe ispirato le dimissioni a queste qui): eliminare la loro formale ed ipocrita appartenenza alla organizzazione umana "Chiesa Cattolica".
Non so in Svizzera, ma in Germania queste "dimissioni" servono anche a pagare meno tasse.
ricgiu
✍️ Le streghe non le vogliamo, d'altronde si escludono da sè in automatico!
Raffaele Vargetto
Che senso ha il titolo? Queste donne non potevano far parte della Chiesa Cattolica con la loro militanza in gruppi politici di estrema sinistra e proaborto. Saranno uscite anni fa e, comunque, bisogna avere le idee chiare sull'appartenenza alla Chiesa, che è il Corpo Mistico di Cristo e non quello del diavolo e dell'anticristo.
alda luisa corsini
Ce ne faremo una ragione...
il vandea
Spero che solo un inizio. Fuori dalla Chiesa Cattolica tutti coloro che cattolici non lo sono mai stati, non solo femministe ,ma gay, radicali, comunisti, eretici, apostati (com preso falsi preti, falsi vescovi, e.... altro) , e tutte le cose cominceranno ad andare nel giusto verso.
Acchiappaladri
@CristianoD.O.C. :-D Telefonare 666 666 666 [Ufficio Informazioni, Dipartimento Arrivi, Inferno orario per il pubblico 00:00 - 06:30 solo martedì e venerdì] ;-) ;-)
AttilioS
adesso che 6 mortifere vestali della cojonaggine hanno lasciato il nostro glorioso Corpo Mistico mi chiedo: meglio non abbandonare le pecorelle che corrono verso il baratro oppure meglio custodire quelle che non sono ancora in pericolo?
CristianoD.O.C
Notizie dellla Emma Bonino?
Fatima.
Se ne andassero tutti quelli che la pensano così! specialmente i consacrati.
giandreoli
Spiace per le Signore ma è molto meglio così. Per loro, perché uscendo dalla Chiesa sono più coerenti (avrebbero dovuto farlo prima) e per la Chiesa perché evita anch'essa l'equivoco di apparire comprensiva in nome di un dialogo e di una misericordia che sta facendo tutt'ora gravi danni. Anche la Chiesa avrebbe dovuto prendere prima le distanze, e, a quanto pare, dovrebbe prenderne tutt'ora …Altro
Spiace per le Signore ma è molto meglio così. Per loro, perché uscendo dalla Chiesa sono più coerenti (avrebbero dovuto farlo prima) e per la Chiesa perché evita anch'essa l'equivoco di apparire comprensiva in nome di un dialogo e di una misericordia che sta facendo tutt'ora gravi danni. Anche la Chiesa avrebbe dovuto prendere prima le distanze, e, a quanto pare, dovrebbe prenderne tutt'ora rispetto a varie persone che rigettano la dottrina e la morale cattolica. Per meglio comprendermi chiedo la gentilezza di seguire la mia esposizione.
Guardo la mia mano rugosa, di settantenne con diritti inalienabili come quello alla vita. E' la mano vigorosa che quarant'anni fa sollevava materiali edili: stessa mano, stessa persona, stessi diritti. Mano che a vent'anni scriveva lettere d'amore e a sei anni scarabocchiava le prime parole: stessa mano, persona, diritti. Mano che a sei mesi s'attaccava al seno della mamma e, ancora nel suo grembo, ne succhiavo il pollice: stessa mano, persona, diritti. Splendido: già concepito ero io, la stessa persona d'oggi, il settantenne d'oggi. Era la mia mano d'oggi, la mia persona d'oggi, il mio diritto alla vita d'oggi: diritto che nessuno m'aveva dato e nessuno poteva togliermi perché dato dalla vita stessa. Dunque il concepito è già persona. Chiede d'essere accolto nella famiglia umana, protetto e che gli si rispettino i tempi di crescita che gli spettano di diritto perché è già "Uno di Noi". I diritti alla vita sono due: donna e concepito.
Concludo con un'osservazione. Vi sono sostenitori dell'aborto (anche giuristi) che dicono: "tu hai la fede: non abortire ma non imporlo a me che non accetto i limiti di una fede che non ho e non voglio". A costoro è bene ricordare il diritto alla vita e la difesa della vita del concepito è fondata sul diritto inalienabile alla vita del concepito stesso. Non la fede (certo anche) ma la ragione, il diritto naturale e la dignità della persona umana esigono un rispetto della vita del nascituro che anche il non credente deve osservare. Rispetto senza il quale la società stessa assume il volto di una brutale inciviltà.