Francesco I
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Il problema è Bergoglio o il Concilio Vaticano II? Perché leggere “Il tridente antimodernista”

>>> Il tridente antimodernista. I tre testi Pontifici che condannano tutti gli errori oggi trionfanti <<<

Nuova recensione di Luca Fumagalli


L’avvento di Bergoglio, se da una parte ha aperto gli occhi ai molti che con Ratzinger credevano fosse ormai giunta l’epoca della definitiva restaurazione, dall’altra ha contribuito a gettare ancora più confusione nel campo “tradizionalista”: ultimamente sembra infatti che tutti i problemi della Chiesa siano nati con l’argentino, come se prima di lui sedessero sul soglio pontificio intransigenti difensori dello spirito di Trento. Le recenti rivalutazioni da parte “conservatrice” di Giovanni Paolo II dimostrano che l’asticella si sta sempre più abbassando e che quelli che fino a ieri erano considerati dei pericolosi sovvertitori, ora, nell’epoca della Pachamama, passano quasi per dei controrivoluzionari.
Oggi più che mai è perciò fondamentale ritornare alle fonti e riscoprire come il vero pericolo sia in realtà quello spirito modernista che ha trionfato al Concilio Vaticano II e che ha innescato un terremoto teologico, culturale e spirituale di cui Bergoglio è solo l’ultima e più palese manifestazione.
È da questa esigenza che nasce Il tridente antimodernista (Radio Spada, 2017), una collezione dei pronunciamenti papali più importanti sui pericoli della modernità che comprende l’enciclica Quanta cura di Pio IX – a cui è allegato il Sillabo – la Pascendi Dominici Gregis di San Pio X e la Mortalium Animos di Pio XI. Il volume, corredato da una breve introduzione, è un’arma per trafiggere gli araldi dell’inganno modernista e per smascherarne piani e strategie, che respinge i suadenti attacchi del buonismo, del pensiero unico massificante, indifferentista, gnostico; un “tridente” che offre sine glossa una panoramica a tutto campo su ciò che non è mai stato cattolico e mai lo potrà essere, essendo pure infallibilmente condannato dalla suprema Autorità.
Le umili pagine di questo piccolo “prontuario” – che merita di stare nella libreria di ogni buona famiglia cattolica – recano impressi segni tracciati non dal torbido inchiostro dell’arbitrio umano, ma dal sangue dei Martiri caduti per non abiurare nemmeno un articolo di quella Fede che da decenni è così facilmente svenduta, censurata e contraffatta.

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Luca Fumagalli, quando le fotocopie non bastano, Tridente antimodernista

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