
La prefazione del libro è scritta da Francesco, che mostra una interpretazione molto emotiva e annacquata della liturgia, chiamandola "qualcosa che tocca l'animo, la mente, la sensibilità, il mondo culturale della gente."
Per Francesco, "la liturgia deve toccare il cuore ed essere evocativa," un postulato che contrasta con le sue celebrazioni asciutte.
Il rito dello Zaire è un esempio promettere, un percorso per lo sviluppo di una liturgia per il rito amazzonico, scrive Francesco.
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