La Cei aumenta lo stipendio ai preti. E da quando c'è Bergoglio sono crollate le offerte - Secolo d'Italia

giovedì 26 settembre 15:39 - di Davide Ventola
Il costo della vita è un problema anche per i sacerdoti italiani. Lo fa sapere la Cei, che ha approvato l’aumento degli stipendi dei preti del 12%, pari a venti euro. Le retribuzioni erano ferme da dieci anni.

L’annuncio della Cei

«Il Consiglio Permanente – riferisce la nota della Cei – ha determinato un aumento del valore monetario del punto che permette di calcolare la misura della remunerazione spettante ai sacerdoti inseriti nel sistema di sostentamento del clero. Tale valore era fermo dal 2009, quale segno di partecipazione condivisa dal clero italiano alla stretta economica che grava su gran parte della popolazione a causa della crisi; le somme in tal modo risparmiate sono state destinate agli interventi caritativi. L’incremento percentuale ora approvato è pari al 12,61%, per un incremento della remunerazione mensile di 20 euro».
Per il 10% dalle offerte dei fedeli e per il restante, in Italia, dal reddito in caso di insegnamento nelle scuole e, per la gran parte, dall’Istituto centrale per il sostentamento del clero (ICSC), ovvero la Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha il compito appunto di gestire gli stipendi di parroci, preti, vescovi, cardinali e di garantire loro il supporto previdenziale e assistenziale.

Quanto guadagnano i preti italiani?

La remunerazione complessiva di un sacerdote può andare da un minimo di 988,80 ad un massimo di 1.866,36 euro lordi mensili per 12 mensilità. Le offerte per il clero italiano negli ultimi anni sono drammaticamente precipitate. Basta leggere i dati della “raccolta annuale di erogazioni liberali”, così come riportata dall‘Istituto centrale per il sostentamento del clero. Dal 2005 al 2017 la raccolta si è pressoché dimezzata. Dagli oltre 17 milioni di euro del 2005 (fino ad aprile pontificato di Giovanni Paolo II poi Benedetto XVI) si è crollati ai 9 milioni e 600mila euro di due anni fa, ultimo dato. Il trend negli ultimi anni si è acuito, sotto il pontificato di Papa Francesco. Sacerdoti che, evidentemente, lo dicono i numeri, son avvertiti come più lontani dalla vita quotidiana degli italiani. Un dato su cui i Vescovi italiani (e chi li guida) dovranno necessariamente tenere conto.

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